Gli innesti su olivo 2015 della Voce dell’Ulivo
Un germoglio, ormai alto più di venti centimetri, è spuntato
per primo in uno degli innesti effettuati sul "Gigante di Alliste",
l'olivo millenario che da alcuni mesi mostra gravi sintomi di disseccamento.
L'innesto è stato effettuato il 22 Giugno 2015, in occasione della venuta nel
Salento dell'europarlamentare dei Verdi Europei José Bové.
Dalla Voce dell'Ulivo: "Sono stati molti gli innesti
effettuati dagli agricoltori, su nostra iniziativa, nell'epicentro dell'aria
infetta, in particolare nelle campagne di Alezio, Gallipoli, Felline. Cento di
questi hanno già germogliato e godono di ottima salute. Per noi, lo ribadiamo,
è solo un tentativo che fino ad oggi ci fa ben sperare di salvare i nostri
patriarchi, attraverso una semplice e millenaria pratica agronomica".
L'associazione ricorda che questa iniziativa nasce dal
dialogo con il territorio, che ha portato a scoprire come alcuni agricoltori
avevano già notato la tolleranza del Leccino ai disseccamenti e quindi avevano
immaginato la salvezza dei propri alberi con il solo innesto di gemme di
Leccino sulle piante compromesse dal disseccamento.
Come pure è stato notato che due polloni pedali nati dalla
stessa pianta, quello innestato a Leccino sta resistendo mentre quello non
innestato presenta già dei sintomi da Co.Di.Ro.
A conforto dell'intuizione degli agricoltori c'è la teoria
CODIT *riguardante la capacità di compartimentalizzazione vascolare degli
alberi (buona capacità della pianta di confinare nel suo interno i patogeni
limitandone la loro diffusione in direzione verticale, orizzontale e in
profondità), che dà ulteriori speranze di buona riuscita di questa pratica
agronomica.
* La sigla sta per "Compartimentalization Of Decay in
Trees", che significa più o meno "compartimentazione della
degradazione negli alberi".
E' una teoria che analizza l'aggressione di un patogeno sul
legno di un albero vivo, individuando o schema di questo attacco e creando un
modello che lo descriva.
Il modello definisce 4 "muri", cioè quattro
barriere con un'efficacia crescente che la pianta interpone al propagarsi dell'infezione:
1 - tessuto vascolare longitudinale
2 - cellule dell'anello di crescita
3 - cellule dei raggi midollari
4 - crescita di nuovi tessuti verso l'esterno.
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