«Il mio vuole essere soprattutto un suggerimento al
Dipartimento, ossia l'opportunità - ha spiegato il professore - di predispone
anche il controllo dei patogeni classici dell'ulivo: funghi, batteri, insetti.
Perché una pianta sana ha più possibilità di rispondere agli attacchi dei
parassiti, penso all'Occhio di pavone, alla rogna dell'olivo».
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