Osservazioni
del dott. Mario Scortichini
https://www.researchgate.net/profile/Marco_Scortichini2
Tra
le osservazioni, quelle depositate dal professor Marco Scortichini,
batteriologo romano del Crea (Consiglio per la Ricerca e la
Sperimentazione in Agricoltura), specialista che ha già redatto il
"Protocollo ufficiale di diagnosi di Xylella" per
l'Organizzazione europea per la protezione delle piante:
«Un
suggerimento, più che altro, ho affidato al Dipartimento, ossia
l'opportunità -spiega il professore - di predisporre anche il
controllo dei patogeni classici dell'ulivo: funghi, batteri, insetti.
Perché una pianta sana ha più possibilità di rispondere agli
attacchi dei parassiti, penso all'Occhio di pavone, alla rogna
dell'olivo».
Osservazioni
del prof. Cristos Xiloyannis
Altre
riserve, invece, sono state prodotte dal ricercatore greco Cristos
Xiloyannis, ordinario di Coltivazioni arboree dell'Università della
Basilicata, tra gli assertori dell'inutilità degli abbattimenti
degli alberi e della necessità di rafforzare le difese delle piante,
mediante il nutrimento del terreno e il rispetto delle buone pratiche
di cura, a partire dalla potatura.
Le
osservazioni consegnate al Dipartimento da parte degli esperti
toccano i nervi scoperti delle linee guida: dall'eradicazione,
appunto, introdotta ma in misura assai più blanda rispetto al
precedente piano Silletti, all'uso dei pesticidi.
Nelle
linee guida le sostanze chimiche ad attività insetticida autorizzate
sull'olivo e che potrebbero presentare un grado di attività contro
il "Phylaenus spumarius", ossia la sputacchina, sono
undici, di cui due impiegabili anche in agricoltura biologica: Tra le
proposte anche l'inserimento dell'olio di arancio, tra gli
insetticidi naturali.
Si
tratta di sostanze che rispettano i protocolli integrati, ha
sottolineato lo stesso Nardone. Ma il dibattito è aperto.
Altro
nodo da sciogliere, quello sull'aumento della sostan-za organica fino
al superamento del 2% per rendere più fertili i terreni. Misura
contestata da diversi scienziati della task force, che sulla
questione avrebbero proposto una correzione della bozza esistente.
La bozza
prevede nelle "zone infette" potature severe (con rimozione
continua della nuova vegetazione in post-intervento, compresi i
polloni), mentre negli "oliveti con sintomi iniziali di Codiro"
la potatura tempestiva dei rami sintomatici fino a 50-60 centimetri
al di sotto dell'avvizzimento visibile a occhio nudo.
Prevista,
infine, negli "oliveti indenni" la potatura biennale delle
piante di olivo. Confermate la "zona di contenimento" e la
"zona cuscinetto" Questa la nuova cura, dunque, al netto
delle osservazioni che potrebbero essere recepite nelle prossime
ore.
Il nuovo
piano sarà adottato entro questo fine settimana. A seguire l'Ok
della Giunta e l'invio del piano al ministero.
Ieri,
intanto, Rosa D'Amato, eurodeputata tarantina (M5S), è intervenuta
all'audizione del commissario Ue alla Sicurezza alimentare, Vytenis
Andriukaitis:
«Ho
chiesto, visto il ricorso alla corte di Lussemburgo che dovrà
decidere sulla legittimità delle scelte della Commissione sul caso
Xylella, e di adottare celermente misure alternative».
Fonte:
D'AMATO ESIGE CHIAREZZA DA ADRIUKAITIS: "NON POSSIAMO METTERE A RISCHIO LA SALUTE DI CINQUECENTO MILIONI DI CITTADINI EUROPEI"
“Ho chiesto al commissario Ue di guardare in faccia la realtà, visto il ricorso alla corte di Lussemburgo che dovrà decidere sulla legittimità delle scelte della Commissione sul caso Xylella, e di adottare celermente misure alternative e sostenibili. La Commissione non deve fare altro che applicare quei principi di proporzionalità, logicità e ragionev...olezza citati nelle sue stesse direttive. Ancora una volta, purtroppo, l’Ue si è nascosta dietro le mere procedure burocratiche, senza entrare nel merito di una scelta che è prima di tutto politica: ossia decidere, in un momento di stallo come quello attuale, se aprire finalmente la porta a una ricerca scientifica più ampia, includendo quelle sperimentazioni che sono già in corso, che sono improntate alle buone pratiche e al biologico e che, stando ai primi riscontri, riescono ad essere sia efficaci, sia sostenibili a livello ambientale e socioeconomico”. Lo ha detto Rosa D’Amato, eurodeputata del Movimento 5 Stelle, a margine dell’audizione del commissario Ue alla Sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis, al Parlamento Ue. Nel corso dell’audizione, D’Amato è intervenuta anche sulla vicenda glifosato, l’erbicida ritenuto cancerogeno dall’Oms ma non dall’Efsa, l’agenzia Ue per la sicurezza alimentare. “Ho ribadito ad Andriukaitis di rendere pubblici gli studi con cui l’Efsa scongiurerebbe la cancerogenicità del glifosato, studi attualmente protetti da segreto commerciale, facendo leva su un chiaro e prioritario interesse pubblico come da regolamento 117/2009 – dice l’eurodeputata M5S – Su questo, il commissario ha fatto sapere che inoltrerà un’apposita richiesta. Bene, ma non basta. Nell’attesa di avere nuovi dati sul glifosato, l’Ue deve applicare il principio di precauzione e bloccare qualsiasi misura, anche temporanea, che ne consenta l’uso oltre la scadenza della vecchia autorizzazione, fissata a giugno 2016. Non possiamo mettere a rischio la salute di 500milioni di cittadini europei”.
Fonte:
“Ho chiesto al commissario Ue di guardare in faccia la realtà, visto il ricorso alla corte di Lussemburgo che dovrà decidere sulla legittimità delle scelte della Commissione sul caso Xylella, e di adottare celermente misure alternative e sostenibili. La Commissione non deve fare altro che applicare quei principi di proporzionalità, logicità e ragionev...olezza citati nelle sue stesse direttive. Ancora una volta, purtroppo, l’Ue si è nascosta dietro le mere procedure burocratiche, senza entrare nel merito di una scelta che è prima di tutto politica: ossia decidere, in un momento di stallo come quello attuale, se aprire finalmente la porta a una ricerca scientifica più ampia, includendo quelle sperimentazioni che sono già in corso, che sono improntate alle buone pratiche e al biologico e che, stando ai primi riscontri, riescono ad essere sia efficaci, sia sostenibili a livello ambientale e socioeconomico”. Lo ha detto Rosa D’Amato, eurodeputata del Movimento 5 Stelle, a margine dell’audizione del commissario Ue alla Sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis, al Parlamento Ue. Nel corso dell’audizione, D’Amato è intervenuta anche sulla vicenda glifosato, l’erbicida ritenuto cancerogeno dall’Oms ma non dall’Efsa, l’agenzia Ue per la sicurezza alimentare. “Ho ribadito ad Andriukaitis di rendere pubblici gli studi con cui l’Efsa scongiurerebbe la cancerogenicità del glifosato, studi attualmente protetti da segreto commerciale, facendo leva su un chiaro e prioritario interesse pubblico come da regolamento 117/2009 – dice l’eurodeputata M5S – Su questo, il commissario ha fatto sapere che inoltrerà un’apposita richiesta. Bene, ma non basta. Nell’attesa di avere nuovi dati sul glifosato, l’Ue deve applicare il principio di precauzione e bloccare qualsiasi misura, anche temporanea, che ne consenta l’uso oltre la scadenza della vecchia autorizzazione, fissata a giugno 2016. Non possiamo mettere a rischio la salute di 500milioni di cittadini europei”.
Fonte:
http://www.damatorosa.eu/video-xylella-damato-m5s-incalza-commissario-ue-in-puglia-procedere-con-misure-alternative/
SALENTO RIBELLATI ALL'AFFARE XYLELLA O
SARÀ LA FINE PER TE
Hanno potato drasticamente e su ogni
taglio non hanno minimamente disinfettato. Qst comporterà, con
l'arrivo del caldo, la proliferazione di funghi e batteri che
accederanno facilmente dalle ferite provocate. La fase B sarà l'uso
indiscriminato di chimica per "contrastare la sputacchina"
su cui stanno iniziando a dare l'allarme. Tagli, fitofarmaci e
l'assenza di azioni valide a contrastare il complesso di
disseccamento rapido dell'olivo ed il gioco è fatto! Il loro scopo
verrà raggiunto pur senza estirpazioni.
Un raggiro nel raggiro del raggiro.
Giochi di parole che creano però solo
rabbia perché i cittadini hanno proposto soluzioni e cure
alternative, hanno creduto ingenuamente che ci fosse la volontà di
aprire la ricerca a 360 gradi, che un cambio nel direttivo della
Regione Puglia potesse cambiare il "diabolico progetto",
che le azioni di contrasto continue ed il continuo presentare
proposte e documentazioni a Bruxelles potesse dare una svolta, che
l'indagine della procura potesse dare un freno. Invece la macchina di
distruzione prosegue, forte anche dei contrasti, creati
volontariamente, all'interno dell'unica forza che si è posta a
contrastarla. Ma non hanno tenuto presente un elemento importante, un
particolare da non sottovalutare: c'è una parte di popolo che dal
primo momento si è ben distanziato da condizionamenti e mai ne sarà
vittima, cittadini liberi e consapevoli che si sono esposti senza
secondi fini personali, che non hanno mai smesso, seppur con
difficoltà, di alimentarsi di verità e di forza. Oggi quel popolo
comprende che non vi sono altre strade da percorrere se non difendere
a denti stretti la sua terra ed il futuro delle prossime generazioni,
costi quel che costi. Ivano Gioffreda, l'agricoltore salentino che ha
con coraggio fatto emergere le menzogne celate dietro l' "affare
xylella" scrive: << Sono appena tornato da Roma, dove ho
avuto un lungo colloquio con alcuni ricercatori, la situazione che mi
è stata illustrata, è più nera di quanto io immaginassi. Non c'è
alcuna speranza, le porte della ricerca sono chiuse.
La torta è molto grossa.
Ci rimane una sola strada, la
mobilitazione popolare.
Dobbiamo lasciare i social e scendere
nelle piazze. Uniti siamo forti>>
I loro piani sono evidenti, ora è
solo una questione di coraggio e di volontà. Salentini siete
disposti a difendere il domani dei vostri figli?
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