Quattro pagine per rispondere ad una serie di quesiti rivolti
da 21 sindaci e per sciogliere i nodi ancora aperti riguardo agli avvisi di
pagamento per l'anno 2014, recapitati a febbraio scorso ad enti pubblici e
cittadini.
Con un invito finale:
«Il Consorzio di bonifica è pronto a
correggere eventuali errori nell'emissione degli avvisi».
A firmare il documento è il commissario unico dei consorzi
Ugento Li Foggi, Arneo, Stomara e Terre d'Apulia Gabriele Papa Pagliardini, il
quale ribadisce la necessità del pagamento del tributo per l'anno 2014
che «non contiene alcuna somma destinata a ripianare i debiti del Consorzio
Ugento Li Foggi».
Allo stesso tempo, fa
sapere che i proventi derivanti dagli avvisi e dalle conseguenti cartelle
esattoriali, sa-ranno destinati a sostenere il piano triennale delle opere e
dei lavori previsti per le annualità 2014-2015-2016.
Per quanto riguarda
il debito del Consorzio, Pagliardini spiega che al 31 dicembre 2015 ammonta a
29 milioni di euro e che la Regione, per fronteggiare il debito, «ha approvato
uno stanziamento di 8 milioni e 500mila euro destinati al finanziamento di una
organica riforma della legge regionale del 2012 sul riordino dei Consorzi di
bonifica».
Sulle
"perplessità" dei sindaci su chi sia «il soggetto che deve provare
l'esistenza di concreti benefici derivanti dalle opere di bonifica eseguite», il commissario Pagliardini risponde che i
«Piani di classifica vigenti sono stati predisposti sul presupposto della
presenza delle opere pubbliche di bonifica, e che nella delimitazione dei
comprensori rientrano gli immobili che traggono un contributo diretto e
specifico dalle opere pubbliche».
Detto questo, il commissario informa che il perimetro di
contribuenza è stato ridotto a 91mila ettari dei 188mila previsti in
precedenza, in cui ricadono 405 chilometri di canali di bonifica, 720 km di
reti irrigue; 93 pozzi e 1.177 utenti irrigui.
Pagliardini, inoltre, ribadisce il fatto che il tributo che
si richiede si riferisce alle nuove opere da fare e pertanto, il Consorzio «sulla base delle priorità
connesse anche allo stato di efficienza dei canali, ha previsto gli interventi
da fare e ha richiesto le risorse ai consorziati per provvedervi».
Per quanto riguarda le lagnanze dei
Comuni sullo stato di manutenzione dei canali, ciò «è dipeso dalla mancata
emissione dei tributi da parte dei consorzi a causa della prolungata
sospensione dei piani di classifica disposta dal legislatore regionale».
Rivolgendosi infine ai sindaci daci firmatari dei quesiti
(Ruffano, Collepasso, Cutrofiano, Ugento, Parabita, Taurisano, Supersano,
Casarano, Botrugno, Nociglia, Tuglie, Neviano, Alezio, Racale, Taviano, Maglie,
Montesano salentinio, Matino, Spongano, Santa Cesarea Terme, Aradeo),
Pagliardini conclude:
»Mi sto adoperando in tutti i modi
possibili per risolvere la complessa situazione di difficoltà stratificata nel
tempo degli enti che amministro, su questo garantisco il mio massimo impegno,
così come rinnovo la disponibilità personale e delle strutture consortili a
risolvere in autotutela gli eventuali errori nell'emissione degli avvisi».
D.Nuz.
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