Il rimedio omeopatico è costituito da una piccola quantità
di sostanza che in grandi dosi provoca sintomi simili a quelli della malattia
da curare.
La potenza è determinata dal numero di triturazioni,
diluizioni e succussioni che ha subito.
Il farmaco viene somministrato alle piante in soluzione
acquosa, preparato aggiungendo al rimedio dell’acqua e, nel caso di grandi
botti, mescolando con un bastone per ottenere una miscela uniforme.
Il pH dell’acqua può influenzare l’azione del rimedio,
solitamente rallentandola, mentre residui di prodotti chimici possono antidotarla;
quindi i recipienti devono essere tutti accuratamente lavati con acqua calda o
vapore.
Per somministrare la soluzione si usano annaffiatoi, sistemi
spray oppure l’impianto di irrigazione; per il trattamento di grandi zone
bisogna calcolare la quantità di acqua necessaria in modo tale da somministrare
la dose corretta.
Il rimedio viene diluito e distribuito alle coltivazioni
secondo il seguente schema:
1. 500mL/500L per ettaro o 10mL/10L per piccole zone;
2. 250mL/500L per ettaro o 5mL/10L per piccole zone;
3. 125mL/500L per ettaro o 1mL/10L per piccole zone.
La somministrazione può essere ripetuta solo dopo che
l’effetto del rimedio si sia esaurito; nel caso di un peggioramento dei sintomi,
solitamente visibile in 48 ore, si può utilizzare un antidoto o la soluzione
diluita 125mL/L per ettaro o 1mL/10L nel caso di aree circoscritte.
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