Se qualcuno pensa di irrorare tutto il Salento con quintali
di diserbante ha sbagliato bersaglio. Nel nuovo piano degli interventi non
voglio sentir parlare di false "misure ecosostenibili" che nella
realtà prevedono il ricorso a prodotti chimici dannosi per l'ambiente e per
l'uomo. .
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XYLELLA, CASILI (M5S): “NEL NUOVO PIANO RIPARTIRE DA
STUDI E VALUTAZIONI DI CARATTERE AMBIENTALE”
“La Regione Puglia non può più sbagliare. Il nuovo piano di
contrasto al fenomeno del CoDiRo dovrà comprendere valutazioni di carattere
ambientale mancate all’atto della definizione e dell’adozione del piano
precedente. In primo luogo il nuovo piano dovrà scontare la VAS (Valutazione
ambientale strategica), non essendoci nessuna possibile forzatura derogatoria a
un piano ordinario quale quello che si profila.” questa la richiesta del
consigliere regionale M5S Cristian Casili che prosegue: “Ho fatto già presente
sia al Consiglio regionale con una mozione votata all’unanimità che al capo di
dipartimento agricoltura, prof. Gianluca Nardone, la necessità di affrontare
questi studi che saranno un supporto indispensabile per predisporre
correttamente il piano di contenimento della malattia.”
Il consigliere pentastellato entra poi nei dettagli
specificando che per gli aspetti ambientali il piano dovrà contenere una parte
di studio di base, volta a definire i fattori ambientali che favoriscono il
CoDiRo. “Semplificando - prosegue Casili - gli aspetti da considerare sempre
con riferimento esclusivo ai fattori ambientali, consistono:
* Nello stato dei
terreni (qualità ecologica e chimica, residui di pesticidi e composizione
organica e di metalli) per rilevare eventuali alterazioni correlabili al
fenomeno CoDiRo.
* Nell’influenza dei
cambiamenti climatici, con uno studio mirato da parte di un soggetto
scientifico qualificato.
* Nello studio della
qualità delle acque utilizzate in agricoltura, per rilevare possibili
correlazioni fra eventuali alterazioni della qualità irrigua e il fenomeno
CoDiRo, da parte di soggetti scientifici qualificati.”
Il piano, secondo il consigliere pentastellato, dovrà
contenere anche una parte dedicata alla valutazione degli effetti ambientali
delle azioni che verranno messe in campo da subito, in attesa che gli studi di
cui sopra, unitamente a quelli di natura agronomica e fitosanitaria,
restituiscano un quadro informativo sufficiente all’adozione di misure più
mirate. “Di tali azioni - commenta Casili - si dovranno valutare, per quanto
possibile, le ricadute sulla qualità delle matrici ambientali, sull’ecosistema
e sulla salute umana, mettendo a confronto prevalutativo diverse azioni di pari
efficacia per selezionare la più sostenibile. Infine - conclude - il piano
dovrà contenere anche un vero e proprio sistema di monitoraggio ambientale
degli effetti delle misure adottate, sulle principali matrici. “
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