Ferdinando Boero Veramente io credevo che parlassimo della Magistratura. Io di questo ho parlato. Mica dei giornali. Se non stai attaccando la Magistratura, che ha indiziato di reato tutta una serie di professionisti, allora non so di che stiamo parlando.
Stefano Puglisi Stiamo parlando di chi ha denunciato i professionisti, dall'alto della propria ignoranza, dei giornalisti da strapazzo in cerca di facile notorietà, e di cittadini non esperti (scienziati compresi) che hanno già scritto la sentenza di condanna, eseguito la sentenza e scavato la fossa per i colleghi baresi.
Ferdinando Boero No no, io non sto parlando di giornalisti o di non esperti. Io sto parlando di Magistratura. E ho detto mille volte che per esprimermi aspetto le risultanze delle indagini. Ho anche detto che se risultasse che le indagini fossero fondate nelle loro supposizioni ci sarebbero gravissimi comportamenti da sanzionare. Tutto qui. Dai tuoi interventi, invece, caroStefano Puglisi mi pare che non ci siano dubbi. Che tutti siano ignoranti e catastrofisti. Se permetti mi pare che siano posizioni forse troppo assolutiste e anche assolutorie. A me non piace il catastrofismo della pandemia che farà morire tutti gli olivi d'Europa se non eradichiamo tutti gli olivi del Salento, e non mi piace il catastrofismo di chi vede complotti di multinazionali dappertutto. Aspetto di vedere cosa scaturirà dall'indagine della Magistratura. E sono contento che questa indagine sia stata avviata. Così avremo la possibilità di capire meglio.
Stefano Puglisi No, attenzione: tu hai detto "Se non stai attaccando la Magistratura (...) allora non so di che stiamo parlando", ed io ti ho risposto elencando le categorie che sto attaccando e spiegandoti, così, di cosa stiamo parlando. E poi, quand'anche volessi criticare la decisione del magistrato, attaccherei "quel" magistrato, non l'intera Magistratura! Inoltre, non è vero che per esprimerti "aspetti le risultanze delle indagini", perché ti sei GIÀ espresso con molta durezza nel post che stiamo commentando, e con una sentenza già confezionata e infiocchettata. Il semplice fatto che tu mi attribuisca "posizioni assolutorie" significa che li consideri colpevoli a prescindere, pur non sapendo niente di loro e della loro disciplina scientifica, mentre io, più volte, ho dovuto ricordare che nei Paesi civili vige il principio della presunzione d'innocenza. Quanto alla vostra ignoranza sulla patologia vegetale, mi sembra evidente e scontata, visto che tu e gli altri complottisti non avete uno straccio di competenza in materia. Accontentati di essere uno dei più grandi biologi marini del mondo, senza pretendere di sapere tutto di tutto. E la pandemia del Salento non è catastrofismo, ma SCIENZA: i dati che sono stati menzionati riguardano la zona al confine tra quella ormai compromessa e quella ancora non colpita, ma in quella compromessa la pandemia è già un dato di fatto; e poi, come ho già detto (ma repetita iuvant), se si verificano poche centinaia di casi di Ebola in Italia, non c'è bisogno di aspettare che diventino milioni per poter decretare che siamo all'inizio di una pandemia: la scienza serve anche a questo, a formulare previsioni sulla base di esperienze precedenti.
Ferdinando Boero Ho scritto questo post a seguito di un altro, e va letto con quello. La tua posizione sulla Magistratura, perché per me di questo si parla, la accomuna ai giornali e agli ignoranti. Ora prendi le distanze e dici che sono quei magistrati. Ma la cosa non cambia. La condanna che ho prefigurato, va inflitta se risultano colpevoli. E lo ripeto per la miliardesima volta: aspettiamo il risultato delle indagini. Tu invece hai già assolto, perché li conosci. Se permetti non è un buon motivo. A volte si è talmente presi dalle proprie convinzioni scientifiche che si tende a strafare. E si tende a gonfiare i casi. Magari per chiedere milioni di finanziamenti. Non stiamo parlando di SCIENZA come non parliamo di Magistratura. Parliamo di scienziati e di magistrati. Aspettiamo le risultanze delle indagini. Se ho dato l'impressione con questo post di aver già emesso una sentenza, ho sbagliato. Ma nel post che precede questo ho concluso dicendo: "Potrebbe essere vero, anche se appare così inverosimile. Vorrei tanto non crederci. Se fosse vero, ancora una volta la scienza si piega al denaro e alla convenienza politica. Per favore, non confondete i ricercatori con la ricerca. Non confondete la Chiesa con il cardinale Bertone. E un grazie, ancora una volta, alla Magistratura". Fine della citazione. Quando ho scritto il secondo, che stiamo commentando, stavo estrapolando dal "potrebbe essere vero, anche se appare così inverosimile".... e qui non si scrivono sentenze, o saggi scientifici, è uno scambio di opinioni su facebook. Tu esageri un pochino a dare degli ignoranti a tutti, e se venisse fuori che le cose stanno come dice la Magistratura dove ti andrai a nascondere? Il tuo mi pare un atteggiamento un pochino arrogante. Comprendo i casi umani di chi si vede accusato, e comprendo la solidarietà degli amici, che attaccano a testa bassa. Però andiamoci piano. Abbiamo visto ministri come Clini finire nei guai, con tutta la sua scienza! E con tutta la sua arroganza nel discutere di Taranto. Un pochino di cautela. Sia nel condannare che nell'assolvere. Vediamo come va a finire l'inchiesta. Ripeto però: SE venisse fuori che anche la metà delle contestazioni è fondata, allora questi scienziati hanno fatto un cattivissimo servizio alla SCIENZA. E non sarebbe la prima volta che accade. Vedi i sismologi e L'Aquila.
Armando Luches Ma il morbo c'è o non c'è? Che dicono i botanici? Tutti fessi o venduti o incompetenti? Se c'è non sarà un sequestro della magistratura a fermarlo. Anzi. Lo abbiamo visto già con le cure Di Bella et similia. E se non c'è chi se l'è inventato?
Stefano Puglisi Non mi piace quel che leggo, Ferdinando. Tu ti sei reso conto, grazie ai miei interventi, di aver sbagliato, e adesso stai cercando di rivoltarmi contro le stesse critiche che io ho mosso nei confronti del tuo post, che stiamo commentando. Ma, purtroppo per te, scripta manent, e mi dispiace di essere costretto a riportare di nuovo quel che hai scritto: ""(...) Ci sono tante persone per bene. Ma sembra una legge di natura che siano i delinquenti a prevalere. Ma poi no. Speriamo che si riesca a arrivare in fondo e che chi ha partecipato a questa mostruosità riceva la punizione che merita. Condannato a vita a vivere... ". Eccetera eccetera. Io non leggo da nessuna parte "Aspettiamo il risultato delle indagini", perché l'hai scritto DOPO che io ho messo in evidenza il fatto che tu avessi già emesso la tua personale sentenza per quella che hai definito "una mostruosità", pur essendo l'inchiesta solo all'inizio e pur non disponendo delle competenze tecnico-scientifiche necessarie per farti un'idea fondata dell'accaduto, ed hai anche comminato la tua personale condanna. E insisti nell'attribuirmi l'intenzione di attaccare la Magistratura, quando, in TUTTI i miei interventi, non ho mai scritto UNA SOLA PAROLA contro la Magistratura, né potrei farlo perché sono sempre stato dalla parte della Magistratura quando veniva attaccata dal nostro centro-destra e, poi, anche da esponenti del centro-sinistra, e infatti ho sempre creduto nel principio di legalità ed ho sempre votato per l'Italia dei Valori, difendendo pubblicamente la Magistratura dagli attacchi che le venivano rivolti. Il semplice fatto che tu dica - e ripeta - che io li abbia già "assolti" dimostra, al contrario, che sei tu ad averli già condannati, dal momento che non c'è ancora un rinvio a giudizio, bensì solo un'inchiesta, e che quindi non sono ancora IMPUTATI, e che quindi non sono ancora state formulate accuse precise contro di loro, e che quindi non c'è nulla da cui debbano essere "assolti". Io ho sempre e solo ricordato che anche loro godono del principio della presunzione d'innocenza, che tu e la maggior parte degli altri partecipanti alla discussione non gli avete riconosciuto, presi come eravate a preparare la forca per impiccarli, in questa specie di villaggio virtuale del West nel quale avete ambientato la discussione. Tu sei addirittura arrivato ad ipotizzare che siano pagati dalla Monsanto, senza che ci fosse neppure uno straccio d'indizio in tal senso. Questo è complottismo di bassa lega, mancavano solo le scie chimiche...
Io non esagero affatto nel dare degli ignoranti a tutti, perché nel campo della patologia vegetale LO SIETE, a prescindere dai risultati dell'inchiesta, visto che nessuno degli INQUISITORI qui presenti ha una formazione o un'esperienza professionale in quel campo. Mi considero ignorante anch'io in quella disciplina, pur essendolo un po' meno di voi, dato che - almeno - un esame universitario di patologia vegetale l'ho sostenuto, e so che, ad esempio, le eradicazioni sono l'UNICO rimedio valido per contrastare certi patogeni delle specie arboree, molto virulenti. E sono io a chiedervi dove vi andrete a nascondere, anche se i colleghi dovessero risultare colpevoli, perché rimarrà comunque il fatto che non abbiate riconosciuto loro la presunzione d'innocenza e che abbiate parlato con supponenza di una materia che non conoscete, quindi qui non sono certo io a peccare di "arroganza". E, come ho già detto, fossi in te starei più attento a prestarmi a campagne complottistiche come questa, perché uno scienziato di fama come te potrebbe facilmente restarne vittima a sua volta: non c'è niente di più facile, in un Paese crociano il cui popolo ha da tempo adottato il principio pseudodemocratico del "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza".
Io non esagero affatto nel dare degli ignoranti a tutti, perché nel campo della patologia vegetale LO SIETE, a prescindere dai risultati dell'inchiesta, visto che nessuno degli INQUISITORI qui presenti ha una formazione o un'esperienza professionale in quel campo. Mi considero ignorante anch'io in quella disciplina, pur essendolo un po' meno di voi, dato che - almeno - un esame universitario di patologia vegetale l'ho sostenuto, e so che, ad esempio, le eradicazioni sono l'UNICO rimedio valido per contrastare certi patogeni delle specie arboree, molto virulenti. E sono io a chiedervi dove vi andrete a nascondere, anche se i colleghi dovessero risultare colpevoli, perché rimarrà comunque il fatto che non abbiate riconosciuto loro la presunzione d'innocenza e che abbiate parlato con supponenza di una materia che non conoscete, quindi qui non sono certo io a peccare di "arroganza". E, come ho già detto, fossi in te starei più attento a prestarmi a campagne complottistiche come questa, perché uno scienziato di fama come te potrebbe facilmente restarne vittima a sua volta: non c'è niente di più facile, in un Paese crociano il cui popolo ha da tempo adottato il principio pseudodemocratico del "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza".
Vittorio Ascalone Adesso sono veramente più contento : ho scoperto di far parte di un gruppo di ignoranti tuttologi (però io sono il meglio di tutti, avendo raggiunto secondo il Puglisi "il massimo dell'ignoranza") e siamo tutti in ottima compagnia del' ex-direttore Perrino (di questo piccolo padreterno ,presuntuoso, arrogante e anche maleducato) anche lui poverino senza alcuna competenza , al quale mi sento legato da un sentimento di umana solidarietà per aver sopportato un collaboratore tanto .....sopra le righe.
Stefano Puglisi Siamo alle offese personali, vero, Ascalone? E meno male che il "maleducato" sarei io. Tipico di chi non ha più uno straccio di argomento...
Marco Cattaneo Ferdinando, spero che tu ti sia reso conto della mostruosità che hai scritto, vero? No, perché a me pare una porcheria di proporzioni bibliche. Perché domani, quando dovessi essere a capo della commissione per accertare la diffusione della medusa killer nel Mediterraneo, e proponessi una soluzione che ti sembra la più idonea per ridurne il numero e la pericolosità, non vorrei mai che un magistrato con tre consulenti a suo piacimento decide che le tue misure sono una cazzata e ti incrimina per omicidio colposo, diffusione di patogeno e quant'altro, avvalorando le tesi di altri senza nemmeno metterne a conoscenza il resto della comunità scientifica. Io spero che tu stia scherzando, perché un giustizialismo del genere, detto con quelle parole, è l'anticamera di tutti i regimi.
Davide Dal Pos Grazie Marco Cattaneo..davvero...è bello sentire una voce in più! Emoticon smile Un abbraccio!
Ferdinando Boero Stavo per farlo, caro Marco. Una volta un buontempone mi ha mandato una foto di Chironex dicendomi che l'aveva presa a Taranto. Stavo per scatenare un putiferio. Chironex uccide. Poi ho realizzato che si trattava di una bufala. Può succedere. La Magistratura ha chiesto a due periti, esperti fitopatologi. Hanno trovato qualcosa di strano. Non ci sono magistrati contro scienziati. Ci sono scienziati con pareri differenti. Magari il GIP archivierà tutto e la cosa finirà lì. Sono curioso di vedere come andrà a finire. Non mi pare ci siano mostruosità bibliche. Non si tratta di giustizialismo, si tratta di confronto tra interpretazioni di scienziati, da una parte e dall'altra. Spero tanto che non ci siano state frodi e manipolazioni di dati. Lo so che non succede mai... ma potrebbe essere la prima volta. Ti pare? Speriamo che la Magistratura abbia torto, ma vorrei vederci più chiaro. Ci sono fitopatologi che dicono che le certezze di altri fitopatologi non sono così certe. Ma vedo che tutti avete già la sentenza in tasca.
Marco Cattaneo Scienziati contro scienziati non è cosa da discutere in tribunale. È da confronto peer review. Anche duro. Ma se alcuni scienziati sono minacciati di galera e gli altri sono gli accusatori io ci vedo un pericolo enorme. Vedremo chi sono questi consulenti, che poi mi risulta siano tre. E se la loro consulenza nascesse da un'opposizione pregiudiziale?
In ogni caso, mi pare comunque un danno per il regolare procedere di un'indagine scientifica su un tema che potrebbe mettere davvero a rischio gli olivi di mezzo paese. Il segreto istruttorio su questo è una follia.
In ogni caso, mi pare comunque un danno per il regolare procedere di un'indagine scientifica su un tema che potrebbe mettere davvero a rischio gli olivi di mezzo paese. Il segreto istruttorio su questo è una follia.
Ferdinando Boero Non credo ci sia segreto istruttorio. I risultati dell'inchiesta sono stati consegnati a tutti gli interessati e possono renderli pubblici o meno. Sono anche stati dati ad alcuni giornali. Marco, non è solo uno scontro di pareri scientifico-tecnici. Ci sono milioni di euro a disposizione per far fronte all'emergenza. Non è che io dico che una medusa appartiene ad un genere, un altro dice che no, appartiene ad un altro (è successo per Pelagia benovici) e arriva il giudice e decide se ho ragione io o gli altri. Ma tu hai letto il documento? Tutti quelli che gridano a lesa scienza hanno letto il documento della magistratura? Quando un comitato tecnico scientifico ha tranquillizzato la popolazione de L'Aquila non c'è stato un comportamento limpido. Ne convieni? Hanno dato una rassicurazione che non si poteva dare. Non c'erano le basi scientifiche per darla. Come non c'erano le basi scientifiche per dire che ci sarebbe stato il terremoto. Ma si è subito gridato a lesa scienza. Io mi aspetto un pochino più di cautela. Questa faccenda potrebbe andare oltre le risultanze scientifiche. Perché se prevale una tesi i milioni vanno in una direzione, e se non prevale vanno in un'altra. Prima di dare tutto il credito a una campana, forse è meglio sentirne altre. Non credi? E se una campana, per mandato politico, rifiuta di sentire l'altra, non ti pare che sia il caso di dire: fermi! cerchiamo di capire meglio? Poi è vero che ci sono le tesi più assurde a bocciare il piano Silletti. Ma non si può sollevare il polverone e equiparare gli stregoni con i fitopatologi che hanno ravvisato qualcosa di dubbio nel trattare il problema da parte di altri fitopatologi. Io sono cauto. Beato te per la tua certezza incrollabile. Spero che tu abbia ragione. E non dirò che mi sono sbagliato, nel caso. Perché non ho dato ragione a nessuno. Certo, se venisse fuori che hanno ragione i fitopatologi che contestano, i difensori della scienza non avrebbero fatto un buon servizio alla scienza che, come sappiamo, si basa sul dubbio e sul confronto. E se c'entrano i soldi e la loro utilizzazione, la magistratura qualcosa da dire ce l'ha. Spero che tu abbia ragione, ma per il momento non ho elementi che mi permettano di dartela. Aspetto di vederci più chiaro.
Marco Cattaneo Nando, a proposito dell'Aquila ho letto gran parte degli atti, e le cose non stanno esattamente nel modo semplificato in cui le hai esposte.
Ma io non ho nessun problema, guarda. Se va bene a voi che il confronto sui dati scientifici si svolga in tribunale anziché in un convegno serio, io sono tranquillo. E sono tra i pochi che non abbiano parlato di lesa scienza né ora né per l'Aquila. Parlo di un'emergenza che va affrontata. E il segreto istruttorio (che c'è fino al rinvio a giudizio, è certo che gli indagati hanno diritto di conoscere gli atti, altrimenti cadente pure il principio di difesa) non è lo strumento migliore per affrontarla. Se poi anche gli uomini di scienza ne sono contenti, puoi capire a me che me ne importa. Facciamo che me ne lavo le mani, e vi auguro buon Natale. Per quanto i due pesi e due misure che usi - io non avrei fatto un buon servizio alla scienza, mentre tu non ti saresti sbagliato - mi sembrino imbarazzanti. Però non prendetemi per il culo: nel momento in cui dieci sono sotto accusa per reati gravi e i tre che ne contestano i risultati sono i periti dell'accusa, abbiate la decenza di non parlare di confronto scientifico e non mi venite a dire che io sono quello che non vuole il confronto scientifico. Chi non vuole il confronto scientifico sono quelli che gli preferiscono i processi.
Ma io non ho nessun problema, guarda. Se va bene a voi che il confronto sui dati scientifici si svolga in tribunale anziché in un convegno serio, io sono tranquillo. E sono tra i pochi che non abbiano parlato di lesa scienza né ora né per l'Aquila. Parlo di un'emergenza che va affrontata. E il segreto istruttorio (che c'è fino al rinvio a giudizio, è certo che gli indagati hanno diritto di conoscere gli atti, altrimenti cadente pure il principio di difesa) non è lo strumento migliore per affrontarla. Se poi anche gli uomini di scienza ne sono contenti, puoi capire a me che me ne importa. Facciamo che me ne lavo le mani, e vi auguro buon Natale. Per quanto i due pesi e due misure che usi - io non avrei fatto un buon servizio alla scienza, mentre tu non ti saresti sbagliato - mi sembrino imbarazzanti. Però non prendetemi per il culo: nel momento in cui dieci sono sotto accusa per reati gravi e i tre che ne contestano i risultati sono i periti dell'accusa, abbiate la decenza di non parlare di confronto scientifico e non mi venite a dire che io sono quello che non vuole il confronto scientifico. Chi non vuole il confronto scientifico sono quelli che gli preferiscono i processi.
Marco Cattaneo Sarò più breve: io non ho nessuna certezza, Nando, a differenza di quanto mi attribuite in parecchi. Se ne ho una, è che il confronto scientifico, anche aspro, non può farsi nelle aule di tribunale.
Ferdinando Boero Ripeto, per chiarire: qui non si parla solo di scienza ma di uso di dati scientifici per gestire una cosa che costa milioni di euro. E che porta a stravolgere un assetto territoriale. Prima dell'intervento della magistratura non c'è stata possibilità di confronto scientifico. Ci sono solo stati dei comitati con poco valore scientifico che si opponevano, senza alcuna base scientifica, all'abbattimento degli olivi. Hanno fatto un esposto alla magistratura e i magistrati ci hanno messo del tempo, chiedendo supporto ad altri ricercatori, e non a stregoni, per arrivare a conclusioni provvisorie che forse serviranno a chiarire meglio le cose. Pare che sia stato difficile avere accesso ai dati, da parte dei magistrati. Ci sono istituti scientifici che godono di immunità inspiegabili.. E' una faccenda che va oltre il sereno confronto scientifico di due visioni opposte. Se non fosse intervenuta la magistratura, l'altra campana scientifica non sarebbe stata messa in grado di esprimersi. Quando la scienza tratta di questioni che potrebbero avere rilevanza penale, è soggetta anche lei alla giustizia. Vedremo se c'è la rilevanza penale. Non ti ho detto, caro Marco Cattaneo, che hai parlato tu di lesa scienza, per L'Aquila. Ho detto che è un argomento che è stato utilizzato. So che sei molto critico con il modo in cui la scienza può essere utilizzata, e che hai assunto posizioni apparentemente impopolari (vedi SIF e cambiamento climatico) quindi non ci sono retropensieri... Vedi, se una parte della comunità scientifica dice che le cose stanno in un modo e gestisce milioni di euro e opera in modo drastico su un territorio, e un'altra parte scientifica dice che gli interventi potrebbero essere non rispondenti a correttezza scientifica, forse vale la pena di approfondire. Nel frattempo gli interventi, che potrebbero essere errati, e che costano milioni di euro, devono essere sospesi e si deve fare chiarezza nel modo più rapido possibile. Ora è responsabilità del sistema giudiziario che ha fermato gli interventi il fare più in fretta possibile a chiarire la cosa, magari con una commissione di esperti di livello internazionale a cui mettere a disposizione l'accesso diretto a tutti i dati. Perché se poi hanno ragione gli scienziati contestati sarà bene continuare al più presto gli interventi. Avendo maggiori certezze, derivanti dal confronto che, fino ad ora, non è stato possibile. Comunque chi ha ricevuto la notifica la può rendere pubblica. Il segreto c'è per tutelare gli indagati, nei confronti dei quali non ci sono segreti.
Stefano Puglisi Caro Ferdinando, tu hai scritto che i magistrati si sono basati sui pareri di "due periti, esperti fitopatologi" (che secondo Cattaneo sono tre). Sei sicuro che siano "esperti fitopatologi"? Tu sai chi siano? Hai letto i loro curricula? In un post successivo a questo hai pubblicato un link all'elenco delle pubblicazioni del collega del CNR Donato Boscia, uno degli indagati, definendolo "di tutto rispetto". Di questi non meglio identificati "periti", invece, non si sa nulla, ma tu li metti sullo stesso piano degli indagati sostenendo che "ci sono scienziati con pareri differenti", e trascurando, oltretutto, il fatto che l'operato degli indagati sia stato difeso dal prof californiano considerato il più grande esperto vivente della Xylella.
Il caso de L'Aquila, secondo me, viene menzionato spesso e a sproposito, come ha osservato anche Cattaneo.
Per quanto riguarda le presunte "difficoltà di accesso ai dati", non ce n'è stata alcuna nel sequestrare a maggio i PC e tutto il materiale cartaceo raccolto dai colleghi del CNR, mentre le "immunità inspiegabili" delle quali gode lo IAM di Valenzano sono in realtà SPIEGABILISSIME, dato che lo IAM appartiene al CIHEAM, organizzazione INTERGOVERNATIVA alla quale aderiscono 13 Paesi mediterranei, con sede a Parigi, i cui rapporti con gli Stati ospitanti sono disciplinati da apposite convenzioni. Tuttavia, a monte di queste considerazioni, la delirante idea che l'infezione sia stata diffusa ad arte dallo IAM per specularci sopra è del tutto identica alla caccia agli untori scatenatasi a Milano ai tempi della pestilenza del XVII secolo, come ha giustamente osservato l'autore di un articolo che tu hai stroncato non per il suo contenuto, ma solo perché pubblicato dal Foglio. Il solo pensarlo è un atto di delegittimazione della scienza, di atteggiamento fortemente prevenuto da parte dei denuncianti, perché non c'è alcun valido motivo di pensare che un'istituzione prestigiosa come quella non abbia rispettato tutte le procedure e i protocolli prescritti per l'importazione e la custodia del materiale infetto da studiare: se in una città si diffondesse un'epidemia di colera, a chi verrebbe in mente di accusare il centro di ricerche sulle malattie infettive operante in loco, se non a qualche complottista dall'immaginazione troppo fervida? Ipotizzare un complotto del genere ci trasporta in un film in cui James Bond combatte contro le trame criminali della SPECTRE! Ma gli scienziati non dovrebbero seguire il principio del rasoio di Occam? Perché non prendere per buona l'ipotesi più semplice, proposta da Boscia, che ha suggerito che la Xylella sia entrata in Italia con l'importazione di materiale di propagazione infetto di specie ornamentali, e che ne ha approfittato per segnalare anche gli scarsi controlli vigenti in Italia sull'introduzione di materiale vegetale, a differenza di quel che accade negli USA?
Tu hai scritto che "se non fosse intervenuta la magistratura l'altra campana scientifica non sarebbe stata messa in grado di esprimersi. Quando la scienza tratta di questioni che potrebbero avere rilevanza penale, è soggetta anche lei alla giustizia". Quindi, secondo te, in casi del genere le dispute scientifiche dovrebbero svolgersi nei tribunali? E perché mai "l'altra campana" non sarebbe stata in grado di esprimersi? Chi o cosa avrebbe potuto impedirle di pubblicare articoli scientifici e scrivere lettere alla Regione, ai Ministeri, a tutte le istituzioni interessate? E non può bastare una semplice accusa basata sul NULLA per bloccare un'operazione di questa portata, volta a contrastare un'emergenza fitosanitaria. Se qualcuno accusa, deve anche avere qualcosa di concreto fra le mani, non solo sospetti e fantasticherie complottistiche.
Il caso de L'Aquila, secondo me, viene menzionato spesso e a sproposito, come ha osservato anche Cattaneo.
Per quanto riguarda le presunte "difficoltà di accesso ai dati", non ce n'è stata alcuna nel sequestrare a maggio i PC e tutto il materiale cartaceo raccolto dai colleghi del CNR, mentre le "immunità inspiegabili" delle quali gode lo IAM di Valenzano sono in realtà SPIEGABILISSIME, dato che lo IAM appartiene al CIHEAM, organizzazione INTERGOVERNATIVA alla quale aderiscono 13 Paesi mediterranei, con sede a Parigi, i cui rapporti con gli Stati ospitanti sono disciplinati da apposite convenzioni. Tuttavia, a monte di queste considerazioni, la delirante idea che l'infezione sia stata diffusa ad arte dallo IAM per specularci sopra è del tutto identica alla caccia agli untori scatenatasi a Milano ai tempi della pestilenza del XVII secolo, come ha giustamente osservato l'autore di un articolo che tu hai stroncato non per il suo contenuto, ma solo perché pubblicato dal Foglio. Il solo pensarlo è un atto di delegittimazione della scienza, di atteggiamento fortemente prevenuto da parte dei denuncianti, perché non c'è alcun valido motivo di pensare che un'istituzione prestigiosa come quella non abbia rispettato tutte le procedure e i protocolli prescritti per l'importazione e la custodia del materiale infetto da studiare: se in una città si diffondesse un'epidemia di colera, a chi verrebbe in mente di accusare il centro di ricerche sulle malattie infettive operante in loco, se non a qualche complottista dall'immaginazione troppo fervida? Ipotizzare un complotto del genere ci trasporta in un film in cui James Bond combatte contro le trame criminali della SPECTRE! Ma gli scienziati non dovrebbero seguire il principio del rasoio di Occam? Perché non prendere per buona l'ipotesi più semplice, proposta da Boscia, che ha suggerito che la Xylella sia entrata in Italia con l'importazione di materiale di propagazione infetto di specie ornamentali, e che ne ha approfittato per segnalare anche gli scarsi controlli vigenti in Italia sull'introduzione di materiale vegetale, a differenza di quel che accade negli USA?
Tu hai scritto che "se non fosse intervenuta la magistratura l'altra campana scientifica non sarebbe stata messa in grado di esprimersi. Quando la scienza tratta di questioni che potrebbero avere rilevanza penale, è soggetta anche lei alla giustizia". Quindi, secondo te, in casi del genere le dispute scientifiche dovrebbero svolgersi nei tribunali? E perché mai "l'altra campana" non sarebbe stata in grado di esprimersi? Chi o cosa avrebbe potuto impedirle di pubblicare articoli scientifici e scrivere lettere alla Regione, ai Ministeri, a tutte le istituzioni interessate? E non può bastare una semplice accusa basata sul NULLA per bloccare un'operazione di questa portata, volta a contrastare un'emergenza fitosanitaria. Se qualcuno accusa, deve anche avere qualcosa di concreto fra le mani, non solo sospetti e fantasticherie complottistiche.
Stefano Puglisi Questo articolo riporta l'autorevole presa di posizione del giudice Savino, molto critica nei confronti dei colleghi leccesi.
Ferdinando Boero Vedi caro Stefano Puglisi le immunità ci sono, e le spieghi: le "immunità inspiegabili" delle quali gode lo IAM di Valenzano sono in realtà SPIEGABILISSIME, dato che lo IAM appartiene al CIHEAM, organizzazione INTERGOVERNATIVA alla quale aderiscono 13 Paesi mediterranei, con sede a Parigi, i cui rapporti con gli Stati ospitanti sono disciplinati da apposite convenzioni. Fine della tua spiegazione. Il fatto è che ci sono delle istituzioni scientifiche che non possono essere sottoposte ad alcuna verifica. Il che è strano. I nomi degli altri fitopatologi sono contenuti nell'istanza che io non ho letto. Ce l'hanno i magistrati e gli indagati. e i loro avvocati. Anche io penso che sia impensabile che l'epidemia sia dolosa. Sarebbe davvero mostruoso. La mia interpretazione, ma è solo un'illazione, e aspetto di vederci chiaro, è che la presenza di un patogeno sia stata "cavalcata" per ottenere grandi finanziamenti sia per fare ricerca sia per la gestione stessa dell'emergenza. Ci sono milioni di euro in ballo. E c'è stata una sorta di monopolio della ricerca, protetta da immunità che tu spieghi ma che comunque ci sono. E' una situazione che non risponde ai requisiti di open access che sono sempre più richiesti dall'UE e dal mondo scientifico in generale. Conosco personalmente diversi ricercatori dello IAM e la mia esperienza con loro è positivissima. Ma continuo a pensare che sia meglio che non ci siano segreti inviolabili nella scienza.
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