Di cosa si sta ammalando la nostra Puglia? Cosa succede al Salento? Negli ultimi anni abbiamo stressato le falde con emungimenti di enormi quantitativi d'acqua per usi irrigui, industriali e anche domestici e stiamo imbarcando velocemente acqua dal mare. La salinizzazione delle falde ci sta devastando! Non avremo più acqua di questo passo perché il processo è irreversibile. L'utilizzo di queste acque saline e di scarsissima qualità sta destrutturando e impoverendo i nostri suoli che si compattano, impermeabilizzano e si allagano dopo le prime piogge. Le nostre terre stanno morendo. Abbiamo percentuali di S.O (sostanza organica) che in media non superano l'1%. Continuiamo ad ossidare le terre e a bruciare sostanza organica. Continuiamo ad utilizzare diserbanti e concimi chimici su suoli ormai ridotti a mero substrato polverizzato. Negli anni abbiamo preso senza mai restituire nulla. Il bilancio è spaventoso. La Puglia insieme alla Sardegna è la regione con il più alto indice di desertificazione. I cambiamenti climatici verso un regime di tipo xerico peggiorano il quadro generale. Come è mai possibile non aver considerato tutti questi fattori per il disseccamento degli ulivi nel Salento? Un corretto approccio avrebbe dovuto considerare il sistema Ambiente-Albero-Suolo. E quindi clima, inquinamento dei suoli, diserbanti, pesticidi, fisiologia della cultivar coinvolte, età della pianta, sistemi di potatura, sostanza organica, microbiologia dei suoli, caratteristiche fisiche e chimiche dei suoli, incidenza di funghi e rodilegno...etc. Occorre cambiare urgentemente rotta e tornare a far brulicare le nostre terre di vita. Questa è la "battaglia" di tutte le battaglie, perché senza terra un popolo non ha modo di esistere.
di Cristian Casili
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