TERREMOTO Xylella: perché?
Che cosa hanno fatto gli scienziati e i colleghi agronomi
che si sono occupati e si occupano del disseccamento degli ulivi del Salento?
Come posso spiegare che si tratta di buona fede? Di perfetta
buona fede. La maggioranza dei colleghi e degli scienziati agronomi che si è
occupata e si occupa del disseccamento degli ulivi del Salento è stata formata e
informata dal paradigma del riduzionismo.
In epistemologia il termine riduzionismo rispetto a
qualsiasi scienza sostiene che gli enti, le metodologie o i concetti di tale
scienza debbano essere ridotti al minimo sufficiente a spiegare i fatti della
teoria in questione.
In questo senso il riduzionismo può essere inteso come
un'applicazione del cosiddetto "rasoio di Occam" (o "principio
di economia"), secondo cui non bisogna aumentare senza necessità le entità
coinvolte nella spiegazione di un fenomeno.
Ma vediamo cosa dice il Vocabolario Treccani: (vedi nota 1)
Invece i 100mila ettari di oliveto del Salento leccese che
rappresentano poco più del 60% della superficie agricola utilizzata della
provincia di Lecce sono un Ecosistema (quindi un Sistema) e quindi il problema
del disseccamento è complesso e a tale proposito va affrontato e risolto
tenendo conto della Teoria della Complessità. Ma vediamo cosa dice l’enciclopedia
treccani: (vedi nota 2)
Ora tutti gli sforzi della maggioranza degli scienziati ed
agronomi che si sono occupati del disseccamento degli olivi si sono rivolti
prima ad alcuni funghi, un insetto e un batterio per poi ridurre l’attenzione (riduzionismo
appunto) solo al batterio.
Questo è accaduto.
Quelli che sostengono ancora oggi che bisogna estirpare
dalle radici tutti gli ulivi infetti hanno il profondo convincimento che gli
olivi muoiono a causa del batterio e che siccome il batterio vive nello xilema
degli ulivi, estirpando e bruciando tutti gli ulivi infetti, si otterrebbe il
risultato di eliminare completamente il batterio risolvendo definitivamente il
problema del disseccamento e del contagio.
E che dire poi dei continui richiami a fare presto, a tagliare, tagliare e bruciare?
E che dire poi dei continui richiami a fare presto, a tagliare, tagliare e bruciare?
Nei social ci sono tanti post di scienziati e colleghi
agronomi che hanno chiesto insistentemente di fare presto, di ridurre a legna da ardere gli ulivi
infetti e di intervenire con insetticidi per eliminare completamente l’insetto
vettore.
E’ la soluzione che qualunque riduzionista applicherebbe!
Questo è il vero problema. E siccome la letteratura scientifica
sul disseccamento degli ulivi del Salento è stata scritta da scienziati
riduzionisti i colleghi professionisti che devono fare riferimento alla
letteratura da divulgare e applicare non hanno potuto far altro che dire: “se
un albero è infettato dal batterio bisogna tagliarlo e bruciarlo”.
Personalmente attraverso un master tenuto dal Prof. Palma
dell’Università del Salento ho avuto accesso alla teoria dei sistemi, alla
teoria della complessità e alla fisica quantistica motivo per il quale ho
capito che il riduzionismo scientifico non è in grado di spiegare la realtà e
che questa può essere spiegata con la teoria dei sistemi i cui problemi per
essere risolti devono essere affrontati con il paradigma della complessità.
In pratica la realtà è l’Ecosistema “Paesaggio del Salento”
il cui problema è il disseccamento degli ulivi che può essere affrontato e
risolto solo applicando il paradigma della complessità.
Tanto dovevo perché mi sembra abbastanza chiaro che solo
così sarà possibile capire quello che sta succedendo qui e ora nel Salento
leccese che i giornali hanno definito “Bufera Xylella”.
Nota 1 riduzionismo
riduzionismo s. m. [der. di riduzione, sul modello
dell’ingl. reductionism]. – Con sign. generico, ogni indirizzo epistemologico
che tenda a ridurre, cioè a riformulare, teorie, concetti e linguaggio di una
disciplina traducendoli in quelli di un’altra disciplina, che è assunta come
fondamentale o che precede, in un’ideale gerarchia delle scienze, quella
oggetto della riduzione. In partic., nella storia del pensiero scientifico si
parla di riduzionismo con riferimento al meccanicismo (sec. 17°, 18° e 19°) in
quanto sosteneva la necessità di ricondurre i fenomeni fisici, chimici e
biologici (incluso l’uomo, interpretato nel Settecento come macchina, sia pure
complessa) alle leggi della meccanica; oppure con riferimento alle tendenze,
più recenti, a spiegare i fenomeni biologici in base alle proprietà delle
molecole che compongono gli organismi viventi (biologia molecolare) o a
considerare i fenomeni psicologici come manifestazioni di processi
sostanzialmente neurologici e biochimici. In alcune correnti della filosofia
della scienza contemporanea, il termine è stato usato per indicare la tesi
secondo cui le teorie sono riducibili agli enunciati osservativi (fra gli
altri, B. Russell) e quella che riconduce il significato dei concetti alle loro
definizioni operative (P. W. Bridgman).
Nota 2 complessità
Enciclopedie on line
complessità Caratteristica di un sistema (perciò detto
complesso), concepito come un aggregato organico e strutturato di parti tra
loro interagenti, in base alla quale il comportamento globale del sistema non è
immediatamente riconducibile a quello dei singoli costituenti, dipendendo dal
modo in cui essi interagiscono.
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