Inchiesta Xylella: il Gip convalida il sequestro degli ulivi 'condannati'
Il giudice ha convalidato il provvedimento firmato dal procuratore capo Cataldo Motta e dai sostituti Elsa Valeria Mignone e Roberta Licci. La Procura di Lecce aveva emesso un decreto di sequestro preventivo d'urgenza, contenente dieci avvisi di garanzia.
Dal Salento. Il sigillo del giudice sull'inchiesta Xylella è stato apposto. Il gip Alcide Maritati ha convalidato il provvedimento firmato dal procuratore capo Cataldo Motta e dai sostituti Elsa Valeria Mignone e Roberta Licci. La Procura di Lecce, aveva emesso prima di Natale, un decreto di sequestro preventivo d'urgenza, contenente dieci avvisi di garanzia per i protagonisti dell'affaire Xylella.
Esso riguardava gli ulivi colpiti dal batterio, che in base al Piano Silletti avrebbero dovuto sottostare alla "mannaia" dell'eradicazione. Prima dell'epilogo odierno della vicenda, la Procura soltanto tre giorni fa, aveva trasmesso una nota al gip Maritati con la quale ribadiva la necessità di "confermare" il provvedimento, provvedendo solamente alla revoca di uno dei tre sequestri; quello relativo agli ulivi, a cui si fa riferimento nell'ordinanza risalente al 10 dicembre e "sospesa" lunedì scorso da Silletti, il quale aveva contestualmente anche rassegnato le dimissioni.
Oltre che al commissario straordinario, i dieci avvisi di garanzia sono stati recapitati a Donato Boscia, responsabile dell'Istituto per la protezione delle piante del Cnr, al dirigente dell'Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia, Silvio Schito, e il suo predecessore Antonio Guario; il dirigente del servizio Agricoltura della Regione, Area politiche per lo sviluppo, Giuseppe D'Onghia; Giuseppe Blasi, Capo Dipartimento delle politiche europee ed internazionali e dello sviluppo rurale; Vito Nicola Savino, dirigente dell'istituto Caramia di Locorotondo; Franco Nigro docente di Patologia Vegetale dell’Università di Bari, Maria Saponari, ricercatrice presso l'Istituto per la protezione delle piante del Cnr e Franco Valentini ricercatore dello Iam di Valenzano.
I reati contestati: diffusione colposa della malattia delle piante, violazione dolosa e colposa delle disposizioni in materia ambientale, falso materiale e ideologico commesso da pubblico ufficiale, getto pericoloso di cose e come detto distruzione di bellezze naturali.
Fonte: http://www.leccenews24.it/cronaca/inchiesta-xylella-il-gip-convalida-il-sequestro-degli-ulivi-condannati-.htm
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