L’ORDINE DEI DOTTORI AGRONOMI E DEI DOTTORI FORESTALI
DELLA PROVINCIA DI LECCE il 3 dicembre
2015 nella Audizione “Xylella fastidiosa. Stato dell’arte e provvedimenti”
convocata dalla alla IV COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE in un documento ha
chiesto tra le altre cose:
adottare maggiore trasparenza nella selezione di tecnici per
il monitoraggio effettuata dall’ARIF o dalle strutture regionali.
La stampa oggi rende noto che il Presidente Emiliano ha bloccato
l’Arif che stava procedendo a 100 assunzioni di dottori agronomi e dottori
forestali perché è necessario che venga garantita a tutti coloro che hanno i
requisiti la possibilità di candidarsi e quindi sarà indetto un AVVISO
PUBBLICO.
Inoltre allego la e mail dell’Ordine che chiedeva un
contributo a tutti i dottori agronomi e forestali della Provincia di Lecce per
l’Audizione dove io ho proposto che fosse l’Ordine di Lecce a gestire il
monitoraggio affidandolo agli iscritti e in collaborazione con i Comuni
Da: ordinelecce@conaf.it
Data: 30-nov-2015 9.51
A: "BRUNO
Antonio"
Ogg: Fw: Invito Audizione 4^ Commissione
From: Ordine Agronomi Lecce
Sent:
Thursday, November 26, 2015 11:12 AM
Subject:
Invito Audizione 4^ Commissione
Caro/a Collega
L’Ordine è stato invitato all’audizione della 4^ Commissione
Consiliare della Regione Puglia prevista per il 3 dicembre p.v. ed avente per
oggetto “Xylella. Stato dell’arte e provvedimenti”.
Il Consiglio nel portare all’attenzione degli iscritti
l’evento, ha intenzione di depositare un documento nel quale dare rilievo alle
proprie proposte.
Pertanto, chiediamo il tuo contributo con opportuni
suggerimenti da inviare alla mail dell’Ordine entro le ore 12,00 del giorno 2
dicembre p.v.
Il Presidente
Rosario Centonze – dottore agronomo
----Messaggio originale----
Da: direttoreareaagraria@libero.it
Data: 30-nov-2015 12.08
A:
Ogg: R: Fw: Invito Audizione 4^ Commissione
Caro Presidente e colleghi Consiglieri,
in allegato LA PROPOSTA PROGETTUALE a cura dei dottori
agronomi e dei dottori forestali della Provincia di Lecce. Il costo del test
ELISA è l'unica spesa prevista. I colleghi che vorranno avranno accesso alle
informazioni che permetteranno loro di effettuare i test. IL PROGETTO NON
PREVEDE MOVIMENTAZIONE.
Un caro saluto
antonio
Monitoraggio e contrasto di Xylella fastidiosa nei Comuni
della provincia di Lecce: proposta di una agricoltura integrata per verificare
ed eliminare lo sviluppo del COmplesso del DlsseccamentoRapido dell'Olivo (Co
DiR O)
Presupposti teorici ed obiettivi del progetto
Il complesso del disseccamento rapido dell'olivo (CoDiRO) è
causato da diversi agenti eziologici tra cui un
batterio che prende il nome di Xylella fastidiosa sub specie
pauca ceppo CoDiRO.
Il batterio Xylella fastidiosa è un organismo alloctono per
l'Europa, patogeno dell'olivo e di numerose altre
specie vegetali, introdotto di recente nel Salento. E' un
batterio da quarantena e come tale è soggetto ad
una legislazione specifica che mira al controllo di
organismi che, se introdotti sul territorio europeo,
possono creare ingenti danni economici. Le piante colpite
dal CoDiRO diventano improduttive e vanno
incontro a un dissecca mento piuttosto rapido.
Come tanti altri patogeni alloctoni, il batterio ha trovato
nel Salento le condizioni climatiche favorevoli al
suo sviluppo e purtroppo nessun organismo antagonista,
proliferando notevolmente e in pochi anni, in una
area estesa di oltre 10mila ettari distruggendo migliaia di
piante di olivo, secolari e non. Per limitare il
progredire della malattia su tutto il territorio italiano,
la Regione Puglia ha identificato tre aree (area
infetta, area cuscinetto e area di sorveglianza ) dove
applicare differenti forme di lotta al CoDiRO e al
batterio Xylella fastidiosa.
Tutta la provincia di Lecce ricade nell'area definita
"infetta". Per tale area è previsto il contrasto della
diffusione della malattia applicando una serie di così dette
"buone pratiche agricole". Infatti, l'Osservatorio
Fitosanitario Centrale della Regione Puglia sta concentrando
la sua attenzione solo nelle zone "Cuscinetto"
e di "Sorveglianza" dando poche indicazioni e
lasciando pochi strumenti agli amministratori dei Comuni che
ancora non sono colpiti gravemente dalla fitopatologia.
Nel 2014, come riportato nella cartografia regionale WebGIS
vi sono le segnalazioni degli alberi di olivi risultati positivi o negativi al
CoDiRo da cui si prenderanno le mosse per il prosieguo del progetto.
Obiettivo di questo progetto è la lotta al CoDiRO su tutto
Territorio della Provincia di Lecce attraverso due azioni
principali rivolte a sostenere tutti gli imprenditori
agricoli, conduttori e proprietari di uliveti e una azione
generale volta alla salvaguardia dell'ambiente e del
paesaggio:
1) azione di monitoraggio (capillare) sulla zona periferica
del feudo comunale a confine in particolare con
zone già infette dei comuni limitrofi e a campione in
terreni posti lungo le strade principali o dove si
segnalano probabili focolai. L'attività si farà mediante un
servizio di diagnosi molecolare (gratuito per la
prima campagna di monitoraggio - Successivamente si
suggerisce un costo minimo per chi vuole aderire,
anche solo € 10,00 a copertura delle spese
dell'Associazione) (basato su test ELlSA) volto a identificare
precocemente la presenza del batterio Xy/ella fastidiosa.
2) azione di informazione e divulgazione scientifica
attraverso incontri pubblici delle attuali conoscenze
della patologia CoDiRO e relative procedure agronomiche
rivolte a limitare la propagazione del batterio.
Dopo le prime analisi, potrebbe essere presentato un report
alla popolazione sancesariana.
3) azioni generali tendenti al recupero di un equilibrio
ambientale sia delle aree coltivate che di quelle
naturali per creare le condizioni di una biodiversità
diffusa che possa creare le condizioni per una situazione
ostile alla diffusione della Xylella e di altri patogeni non
presenti sul territorio.
Destinatari
Il progetto è rivolto, a tutti i proprietari e conduttori di
terreni coltivati ad ulivo a qualsiasi titolo nella Provincia di Lecce, che
vogliono attivarsi per conoscere e combattere la malattia.
Ma è da sottolineare che gli ulivi del Salento, non sono
solo uno strumento economico, rappresentano il
paesaggio e una cultura millenaria propria di tutta la
popolazione salentina. La difesa degli olivi e della loro
storia e il relativo patrimonio paesaggistico-culturale è un
dovere morale di tutti legato indistintamente ai
cittadini di San Cesario di Lecce ma anche a tutti coloro
che hanno a cuore il Salento così come è oggi.
Descrizione del Progetto
L'idea progettuale prevede la suddivisione dei vari feudi
Comunali di tutti i Comuni della Provincia di Lecce in settori, concentrati in
particolar modo lungo la periferia del feudo comunale. Fatta esclusione per
l'area urbana, in ogni settore (evitare
movimento campioni) sarà eseguito in campo uno screening
tramite analisi ELiSA per verificare la presenza
del batterio Xy/ella fastidiosa.
Solo nel caso in cui un settore risultasse infetto, sarà consigliato
all'agricoltore e ai confinanti,nel raggio di
almeno 100/300 metri, di eseguire particolari pratiche
agronomiche seguendo linee guida condivise con
Istituti di ricerca e universitari, volte a salvaguardare
gli ulivi e a ridurre la possibilità di diffusione del
batterio negli oliveti vicini per intervenire ad effettuare
trattamenti necessari (oppure potrebbe essere
individuata un'apposita cooperativa di giovani contoterzisti
con tariffe agevolate). Inoltre, il test ELiSA
permetterà di identificare le branche compromesse dal
batterio rispetto alle ramificazioni sane. Questo è
uno strumento estremamente potente che consentirà di far
eseguire potature mirate ad eliminare solo la
parte di ulivo che realmente risulta infetta.
Successivamente, oltre la pianta malata anche le piante vicine
verranno messe sotto osservazione, con monitoraggio
periodico, per verificare se si dovesse sviluppare la
malattia; nel contempo verrà eseguita una terapia preventiva
nelle piante sane con prodotti naturali per
indurre una maggiore resistenza alla malattia; mentre per le
piante colpite si utilizzeranno prodotti naturali
che sembrino dare risalto nel contenerne la diffusione.
Parallelamente all'analisi sarà avviato un dialogo tra i
dottori agronomi e forestali promotori del progetto e agricoltori interessati:
ciò al fine di descrivere modalità di trasmissione della malattia, esporre il
comportamento degli insetti vettori,
mostrare video o materiale esplicativo. La campagna
informativa ha lo scopo di rendere l'agricoltore
consapevole del nuovo avversario e sensibilizzarlo alla
lotta.
Benefici, ricadute e impatti attesi
Il versante ionico del Salento presenta al momento oltre 10
mila ettari di uliveti colpiti dal complesso del
disseccamento rapido dell'olivo. Negli ultimi due anni il
CoDiRO ha ampliato il raggio di azione colpendo
aree estese nella zona Nord del Salento: Trepuzzi,
Squinzano, Casalabate sino a raggiungere la costa
adriatica. La modalità di progressione della malattia,
tuttavia non è ben chiara: si alternano aree diffuse di
infezione, a piccole zone spot.
Gli esempi che si possono osservare nei paesi della
provincia di Lecce dove l'infezione è più estesa dimostrano
che poche piante infette, nel giro di uno o due anni possono
infettare le piante adiacenti e compromettere
interamente qualsiasi attività agricola associata alla
coltivazione dell'ulivo. Il danno ricadrebbe sugli
agricoltori, oleifici, braccianti agricoli e contoterzisti
con il rischio reale di perdere il 100% del prodotto nel
caso di diffusione massiccia del batterio.
Il danno paesaggistico-culturale, invece, è incalcolabile.
La perdita di un solo albero secolare si può
ipotizzare con un valore compreso tra 750 e 3500 euro. Ma
purtroppo il danno non è solo di tipo
economico. Si rischia uno stravolgimento completo del
panorama di cui tutti i giorni godiamo percorrendo
le strade che collegano i nostri paesi o passeggiando
attraverso gli uliveti.
L'attuazione di questo progettò può evitare gli scenari
sopra indicati ed evitare la moria di migliaia di
esemplari di ulivo in attesa venga individuata una cura
definitiva.
Ma può anche creare un percorso virtuoso di alcune aziende
del territorio comunale che vogliono
impegnarsi a combattere con forza questa calamità, senza
aspettare passivamente aiuti solo per ripagare i
danni se mai tali aiuti saranno sufficienti per tutti e
guardare gli alberi seccare. Un percorso che sia esempio
di agricoltura sostenibile e visitabile da tutti.
Fabbisogno economico-finanziario
Il fabbisogno economico-finanziario è funzione del numero di
campiona menti che si andranno ad
effettuare. Per una indagine capillare sul feudo di San
Cesario di Lecce, si prevedono circa 200 campionamenti per
avere una descrizione accurata dello stato dei fatti
relativa ad un'area di circa 800 ettari. Tuttavia, il primo
screening economicamente a carico dei volontari del
progetto, riguarderà 90 campionamenti.
L'iniziativa prevede l'impiego di due Dottori Agronomi e di
un biologo (assistente agronomo) che esegua i
campionamenti. Nel progetto è previsto anche la produzione
di un filmato esplicativo, brochure e libretto
di buone pratiche agricole da consegnare alle persone
interessate e attività di informazione e divulgazione.
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