venerdì 18 dicembre 2015

Ortofarmacia una delle risposte alla crisi dell’agricoltura del Salento

Ortofarmacia una delle risposte alla crisi dell’agricoltura del Salento

(..) Adam Smith ha detto che il miglior risultato si ottiene quando ogni componente del gruppo fa ciò che è meglio per sé, giusto? Incompleto. Incompleto! Perché il miglior risultato si ottiene... quando ogni componente del gruppo farà ciò che è meglio per sé, e per il gruppo! Dinamiche dominanti, signori. Dinamiche dominanti! Adam Smith... si sbagliava! (John Nash)


Dal film Beautiful Mind


C’è molto lavoro da fare per il territorio del Salento e non c’è tempo per chiedersi di chi è la colpa se il territorio è in una crisi, soprattutto non serve a nulla. La crisi del territorio del Salento, che poi è l’ambiente, può essere una grande opportunità di sviluppo.
L’olivicoltura salentina è in una crisi che dura da decenni e soprattutto nessuno, sino ad oggi, ha trovato delle risposte che potessero dare un rilancio generalizzato all’agricoltura.
Crisi dell’olivicoltura significa crisi dell’agricoltura salentina perché nel Salento questi giganti del mediterraneo hanno una consistenza di poco più del 60% della superficie agricola utilizzata SAU.

Personalmente faccio la mia parte, nel mio microscopico, perché mi sento ancora una formica del famoso “Un Popolo di formiche” descritto nella cronaca di un viaggio di Tommaso Fiore nella storia dei cafoni pugliesi.
Sento invocare da più parti “l’uomo della provvidenza”; il “il Salvatore della patria” oppure leggo che alcune delle formiche, che fanno parte come me di questo popolo, si auto attribuiscono meriti e si fanno mettere sulla giacca preziose quanto inutili medaglie di cartone.
C’è molto lavoro da fare, non c’è tempo per la vana gloria! Ci sono persone che stanno lavorando e che continueranno a farlo, senza essere minimamente distratti dal luccichio della popolarità né da quello dei soldi! Sono certo che anche chi mi legge ha la consapevolezza che è da queste persone che verranno le risposte alla crisi dell’agricoltura del Salento. E il Salento sarà reso fertile e produttivo dagli abitanti di questo territorio che si sono già rimboccati le maniche facendo ognuno la sua parte. Si tratta di cercare e trovare le ragioni dello stare insieme, quelle che hanno già decretato il successo di questa terra come meta turistica ambita da tutto il mondo.

Il cibo che cura i sani è la mia risposta! Il progetto Ortofarmacia!
Sono sempre più numerosi gli studi che individuano nel cibo che mangiamo la principale forma di prevenzione e di cura delle più diffuse patologie della nostra epoca. Ortofarmacia è una delle tante prove di come, con l'alimentazione naturale, sia possibile non solo risolvere gravi disturbi, ma anche migliorare in generale la qualità della propria vita.

Produrre cibo senza fare ricorso ai prodotti chimici di sintesi, questo è Ortofarmacia!
I primi passi non sono facili, si tratta di introdurre nella dieta alimenti con i quali la maggior parte dei salentini ha poca pratica, dei quali ignorano non solo le modalità di preparazione, ma persino dove acquistarli.
Per prima cosa mettiamoci in testa che il cibo è  nutrimento e cura, oltre che socialità e convivialità.
Le ricerche scientifiche ci dicono che l’alimentazione ha un’importanza fondamentale nei confronti della prevenzione delle malattie (Fonte: Giovanni Goria, Vice Presidente Nazionale Accademia Italiana della Cucina, presentazione a: “Il medico in cucina”, Alessandro Gaetini, Edizioni Minerva Medica). Sappiamo, ad esempio, che non più del 4% dei tumori è dovuto a ciò che respiriamo (dunque dall’inquinamento atmosferico), ma ben il 30% è dovuto a quello che mangiamo (Fonte: Umberto Veronesi, Prefazione a: “L’alimentazione anti-cancro” di R. Béliveau e D. Gingras, Sperling & Kupfer Editori).
Scriva Silvia Ombellini un architetto con la passione del viaggio, una mamma che sente sempre più urgente e necessario riuscire a vivere in armonia con l’ecosistema del quale tutti siamo parte: Al tempo dei nostri nonni, e di tutte le generazioni che li hanno preceduti, un “cibo buono” non poteva non essere anche “sano”. Ma col passare dei secoli, quando la nostra economia si è industrializzata e la società si è raffinata, anche il cibo è cambiato, passando dall’essere “buono e sano per vivere” al “piacevole da gustare”. I nuovi cibi industriali e raffinati hanno acquisito più “gusto” ma completamente perso, o quasi, le loro proprietà terapeutiche e nutritive.
Quando, all’inizio del 900, i primi cibi industriali hanno fatto la loro comparsa, non furono accolti molto bene dalle persone: come poteva essere naturale e sano un alimento che si conservava per settimane, quando lo stesso alimento preparato in casa si conservava solo per pochi giorni? Con il tempo, ma soprattutto grazie alla martellante pubblicità, i prodotti industriali sono entrati a far parte della nostra quotidianità e ci appaiono del tutto normali. Consumiamo spesso senza criterio, dimenticando l’esperienza tramandata del cibo come prevenzione e cura dei malanni.”
Ecco che cosa abbiamo dimenticato! Come può essere naturale e sano un alimento che si conservava per settimane, quando lo stesso alimento preparato in casa si conserva solo per pochi giorni?
Siamo una bella squadra noi di ortofarmacia e stiamo facendo una bella avventura!

E’ il nostro contributo affinché l’ambiente del Salento torni a essere ciò per cui è stato creato ovvero il luogo che tutti i viaggiatori del Mondo ambiscono di poter visitare, selvaggio e incontaminato come il carattere delle nostre donne!

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