Ortofarmacia una delle risposte alla crisi dell’agricoltura
del Salento
(..) Adam Smith ha detto che il miglior risultato si ottiene quando ogni componente del gruppo fa ciò che è meglio per sé, giusto? Incompleto. Incompleto! Perché il miglior risultato si ottiene... quando ogni componente del gruppo farà ciò che è meglio per sé, e per il gruppo! Dinamiche dominanti, signori. Dinamiche dominanti! Adam Smith... si sbagliava! (John Nash)
Dal film Beautiful Mind
C’è molto lavoro da fare per il territorio del Salento e non
c’è tempo per chiedersi di chi è la colpa se il territorio è in una crisi,
soprattutto non serve a nulla. La crisi del territorio del Salento, che poi è l’ambiente,
può essere una grande opportunità di sviluppo.
L’olivicoltura salentina è in una crisi che dura da decenni e
soprattutto nessuno, sino ad oggi, ha trovato delle risposte che potessero dare
un rilancio generalizzato all’agricoltura.
Crisi dell’olivicoltura significa crisi dell’agricoltura
salentina perché nel Salento questi giganti del mediterraneo hanno una consistenza
di poco più del 60% della superficie agricola utilizzata SAU.
Personalmente faccio la mia parte, nel mio microscopico, perché
mi sento ancora una formica del famoso “Un Popolo di formiche” descritto nella
cronaca di un viaggio di Tommaso Fiore nella storia dei cafoni pugliesi.
Sento invocare da più parti “l’uomo della provvidenza”; il “il
Salvatore della patria” oppure leggo che alcune delle formiche, che fanno parte
come me di questo popolo, si auto attribuiscono meriti e si fanno mettere sulla
giacca preziose quanto inutili medaglie di cartone.
C’è molto lavoro da fare, non c’è tempo per la vana gloria!
Ci sono persone che stanno lavorando e che continueranno a farlo, senza essere
minimamente distratti dal luccichio della popolarità né da quello dei soldi!
Sono certo che anche chi mi legge ha la consapevolezza che è da queste persone
che verranno le risposte alla crisi dell’agricoltura del Salento. E il Salento
sarà reso fertile e produttivo dagli abitanti di questo territorio che si sono
già rimboccati le maniche facendo ognuno la sua parte. Si tratta di cercare e
trovare le ragioni dello stare insieme, quelle che hanno già decretato il
successo di questa terra come meta turistica ambita da tutto il mondo.
Il cibo che cura i sani è la mia risposta! Il progetto
Ortofarmacia!
Sono sempre più numerosi gli studi che individuano nel cibo
che mangiamo la principale forma di prevenzione e di cura delle più diffuse
patologie della nostra epoca. Ortofarmacia è una delle tante prove di come, con
l'alimentazione naturale, sia possibile non solo risolvere gravi disturbi, ma
anche migliorare in generale la qualità della propria vita.
Produrre cibo senza fare ricorso ai prodotti chimici di
sintesi, questo è Ortofarmacia!
I primi passi non sono facili, si tratta di introdurre nella
dieta alimenti con i quali la maggior parte dei salentini ha poca pratica, dei
quali ignorano non solo le modalità di preparazione, ma persino dove
acquistarli.
Per prima cosa mettiamoci in testa che il cibo è nutrimento e cura, oltre che socialità e
convivialità.
Le ricerche scientifiche ci dicono che l’alimentazione ha
un’importanza fondamentale nei confronti della prevenzione delle malattie
(Fonte: Giovanni Goria, Vice Presidente Nazionale Accademia Italiana della
Cucina, presentazione a: “Il medico in cucina”, Alessandro Gaetini, Edizioni
Minerva Medica). Sappiamo, ad esempio, che non più del 4% dei tumori è dovuto a
ciò che respiriamo (dunque dall’inquinamento atmosferico), ma ben il 30% è
dovuto a quello che mangiamo (Fonte: Umberto Veronesi, Prefazione a:
“L’alimentazione anti-cancro” di R. Béliveau e D. Gingras, Sperling &
Kupfer Editori).
Scriva Silvia Ombellini un architetto con la passione del
viaggio, una mamma che sente sempre più urgente e necessario riuscire a vivere
in armonia con l’ecosistema del quale tutti siamo parte: Al tempo dei nostri
nonni, e di tutte le generazioni che li hanno preceduti, un “cibo buono” non
poteva non essere anche “sano”. Ma col passare dei secoli, quando la nostra
economia si è industrializzata e la società si è raffinata, anche il cibo è
cambiato, passando dall’essere “buono e sano per vivere” al “piacevole da
gustare”. I nuovi cibi industriali e raffinati hanno acquisito più “gusto” ma
completamente perso, o quasi, le loro proprietà terapeutiche e nutritive.
Quando, all’inizio del 900, i primi cibi industriali hanno
fatto la loro comparsa, non furono accolti molto bene dalle persone: come
poteva essere naturale e sano un alimento che si conservava per settimane,
quando lo stesso alimento preparato in casa si conservava solo per pochi
giorni? Con il tempo, ma soprattutto grazie alla martellante pubblicità, i
prodotti industriali sono entrati a far parte della nostra quotidianità e ci
appaiono del tutto normali. Consumiamo spesso senza criterio, dimenticando
l’esperienza tramandata del cibo come prevenzione e cura dei malanni.”
Ecco che cosa abbiamo dimenticato! Come può essere naturale
e sano un alimento che si conservava per settimane, quando lo stesso alimento
preparato in casa si conserva solo per pochi giorni?
Siamo una bella squadra noi di ortofarmacia e stiamo facendo
una bella avventura!
E’ il nostro contributo affinché l’ambiente del Salento
torni a essere ciò per cui è stato creato ovvero il luogo che tutti i
viaggiatori del Mondo ambiscono di poter visitare, selvaggio e incontaminato
come il carattere delle nostre donne!
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