sabato 26 dicembre 2015

Conclusione della discussione su Xylella


Gianluca Forti Dopo l'intervento del Teologo delle proporzioni bibliche (del resto ... a Natale si può ... Auguri Ferdinando! Auguri Anna!) per garantire un minimo di approccio ecologico vorrei sapere se qualcuno, visto che l'agronomo forestale tuttologo non sa rispondere, ha uno straccio di dato sulle sperimentazione in corso su tecniche agronomiche per il miglioramento dello stato di salute dei patriarchi salentini millenari. Grazie anticipate e a tutti un augurio per il nuovo anno di luce.

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Franco Tassi ha aggiunto 3 nuove foto.
ATURA, E IL
NUOVO ANNO 2016 PORTI ALLA RINASCITA DELLA VITA NEL SUD
QUESTI PATRIARCHI DELLA NATURA NON SI TOCCANO!
L’ultima follìa dell’Italia affetta da analfabetismo ecologico che vuole assolutamente auto-distruggersi: strage di ulivi, anche ultrasecolari, per aprire la strada alle speculazioni: pesticidi, OGM, e cemento…
Ma questa volta, per fortuna, la gente vera ha saputo ribellarsi, e il Paese ritrovare la sua via maestra.
Forse questa vicenda aprirà gli occhi dei distratti sudditi supini indifferenti abulici catalettici ipotonici e videodipendenti del genere pap Emoticon smile proni al potere) su quanto stiamo allontanandoci da madre natura.
La Magna Grecia può ritornare a essere il vero Paradiso del Mediterraneo, tutto dipende solo da noi!
Ferdinando Boero Caro Gianluca Forti se abbattere questi monumenti viventi servisse per salvarne moltissimi altri, io sarei per abbatterli. Perché non è che se c'è la malattia e non si abbatte allora tutto si risolve. Forse, ripeto, forse, potrebbero avere ragione quelli che vogliono abbattere. Le mie posizioni mi rendono impopolare sia con i fautori di Silletti sia con i suoi detrattori. Mi piacerebbe poterci vedere più chiaro. Ho letto molte prese di posizione anti-abbattimento che, a dir la verità, mi paiono poco fondate scientificamente. Non sono un fitopatologo e confesso che mi sono fidato del parere dei professionisti. La Magistratura ha chiesto ad altri esperti e ha prospettato, attraverso di loro, una visione differente. E' una faccenda che non mi piace. Mi pare che ci sia stata poca trasparenza in tutta questa storia. Se mi dicono che sono malato e che mi devono tagliare una gamba, prima di farmela amputare voglio fare tutte le analisi possibili, e farmi vedere da diversi specialisti. Senza aspettare troppo, però, perché se poi la gamba va davvero amputata e si aspetta troppo, finisce che ci lascio la pelle.
Stefano Puglisi Immagino che Gianluca Forti ce l'abbia col sottoscritto quando parla di "agronomo forestale tuttologo", ma, a parte il fatto che sono solo dottore forestale e non agronomo, non sono certo io a pretendere di essere un tuttologo. Infatti, sin dall'inizio della discussione ho ripetuto più volte che non sono un esperto di patologia vegetale, dato che non ho una preparazione specifica né alcuna esperienza professionale in materia. Ho solo sostenuto un esame universitario di patologia vegetale, il che non fa certo di me un esperto. Al contrario, in questa discussione sono intervenuti molti che pur non avendo, come me, una preparazione specifica né un'esperienza professionale, e pur non avendo neppure sostenuto un esame universitario sulla disciplina in questione, hanno espresso giudizi pesantissimi sui colleghi raggiunti da avviso di garanzia e sul loro operato. Pertanto, qui il "tuttologo" non sono certo io. E, infatti, come scrive lei, io "non so rispondere" sulla "sperimentazione in corso su tecniche agronomiche per il miglioramento dello stato di salute dei patriarchi salentini millenari", rimandando alla letteratura scientifica esistente sull'argomento e pubblicata su prestigiose riviste scientifiche dopo esser stata sottoposta alla procedura della peer review, e che comprende numerosi articoli degli stessi autori attualmente sottoposti a linciaggio virtuale e di altri, non coinvolti nell'inchiesta, che condividono i loro pareri professionali e le loro scelte.
Mi piaceRispondi210 h
Ferdinando Boero alcuni le condividono, altri no. Aspettiamo di vedere come va a finire. Qui non si tratta solo di scienza. Si tratta di milioni di euro di finanziamenti alla ricerca e alla gestione dell'emergenza. E si tratta di stravolgere il paesaggio della Puglia. Prima di andare avanti, magari protetti dal segreto e dall'immunità (spiegabilissime, ma intanto ci sono) sarebbe bene saperne di più. Non credi? Magari non c'è niente di strano, ma quando ci sono immunità e segreti io non sono contento.

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