lunedì 4 gennaio 2016

Agroecologia nel Salento leccese e Salute globale


Le informazioni in mio possesso mi hanno convinto che vi è una connessione esplicita tra salute umana, salute ambientale e salute animale che determina un’ unica strategia per affrontare le patologie, non solo attraverso l’uso dei farmaci, ma anche attraverso la valutazione dei fattori ambientali, climatici, sociali e psico-emozionali.
Riconoscendo che le persone, gli animali e l’ambiente sono indissolubilmente legati, si può promuovere e migliorare la salute attraverso una maggiore collaborazione tra medici veterinari, agronomi, biologi ed altri professionisti (Zinsstag et al., 2010).
E vi è la possibilità di andare oltre questo approccio multidisciplinare includendo le conoscenze e le pratiche agricole tradizionali (Fèvre et al., 2013).
In base ad un’esperienza è possibile ottenere questi risultati avendo ben presente la prassi dell’agroecologia.
E’ possibile ampliare la platea esperti in tema di agricoltura e paesaggio perché le collaborazioni solo  tra esperti, ha un effetto limitato.  Sono convinto che una ricchezza di informazioni e di soluzioni ai problemi dell’agricoltura e dell’allevamento possa essere offerta dai piccoli produttori che affrontano quotidianamente i problemi dell’allevamento e della loro terra.
L’agroecologia è una disciplina scientifica relativa agli ecosistemi e ai sistemi produttivi. Questa integra un movimento sociale, una forte dimensione culturale (recuperando tecniche tradizionali, etc..) ed una dimensione politica (diritti umani, ruolo dei produttori primari, sovranità alimentare,...).
Riguardo al movimento sociale, l’agroecologia fornisce una base con cui le persone possono conoscere e controllare il proprio sviluppo economico e, conseguentemente, la loro salute ed il loro welfare (animali inclusi).
Senza una ampia comprensione dell’agroecologia e della sua correlazione con l’idea di “eco salute” ( Eco-salute (ecosistema di approcci alla salute) è stato sviluppato alcuni decenni fa dalle reti di ricercatori e di Comunità di pratica. Eco-salute comprende una varietà di approcci sistemici e partecipativi per conoscere e promuovere la salute e il benessere nel contesto di interazioni socio-ecologiche complesse VWB/VSF Canada, 2010), non è possibile raggiungere uno stato di salute duratura comune per tutti.
Il concetto di salute globale vede l’approccio alla salute nell’ottica dell’agroecologia e considera l’ecosistema come il punto di partenza per fronteggiare le malattie e per i miglioramenti socio- ambientali.
Molte pratiche agro-ecologiche contribuiscono a migliorare la fertilità organica del suolo e, conseguentemente, la capacità del suolo di trattenere acqua.
Vi è la necessità e l’urgenza di impegnarsi per favorire l’uso sostenibile dei terreni e delle risorse idriche per migliorare la sicurezza alimentare a lungo termine delle comunità locali, come parte di un approccio di conservativo.
Nello stesso modo, la protezione delle razze locali (e dei semi), che sono il risultato di secoli di selezione e di adattamento alle condizioni locali, favorisce l’acquisizione dei diritti economici, sociali e culturali dei produttori su piccola scala.
Le razze locali sono tipicamente multi funzionali e più piccole delle razze geneticamente selezionate per mono produzioni. Esse sono di solito più resistenti alle malattie locali, alla carenza di cibo ed acqua ed alle condizioni climatiche estreme. Queste caratteristiche si traducono in minor bisogno di cure veterinarie, una migliore conservazione dell’ambiente e un fattore di equilibrio fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di salvaguardia e sviluppo dell’ambiente e del paesaggo.
Lo sviluppo dell’ agroecologia può dipendere in parte da una riorganizzazione della filiera e dei mercati e dalla valorizzazione dei prodotti. Una forte economia locale consente il mantenimento del benessere sociale, che è una base fondamentale per lo sviluppo.
Al fine di promuovere il benessere economico delle comunità indigene, è necessario sostenere i seguenti principi:
• Evitare la dipendenza da singole colture o prodotti;
• Utilizzare i mercati biologici alternativi e le filiere alimentari corte (compresi Community Supported Agriculture);
• Accrescere il valore dei prodotti agricoli
• Ricercare fonti di reddito alternative, come l’agriturismo, il turismo responsabile, e il turismo etico;
• Evitare la dipendenza da sussidi esterni
• Utilizzare più colture per diversificare i tempi stagionali di produzione durante tutto l’anno;
• Mantenere il debito bancario al minimo; utilizzando banche etiche.
Le leggi nazionali o internazionali dettate da obiettivi economici, piuttosto che da obiettivi sociali, determinano il fallimento del principio di One Health per tutti.
Il cambiamento climatico, la scomparsa lenta ma costante dei piccoli agricoltori e una situazione economica sempre più precaria sono il risultato di leggi sociali e di condizioni di mercato che vengono imposte senza partecipazione collettiva.
Dobbiamo lasciarci alle spalle il principio “one-size-fitsall” (la stessa misura per tutti) e adottare un approccio sistemico basato sulle specificità locali e sulla mobilitazione e la partecipazione delle comunità locali.
Infine vi è la necessità di studiare e quantificare il rapporto tra modelli di produzione agricola e salute animale/ umana, al fine di individuare gli effetti dell’ agricoltura convenzionale in termini di esternalità negative e riduzione del benessere per le comunità.
L’agroecologia applicata migliori la salute animale e umana in senso più ampio, promuovendo il benessere fisico e psicologico del bestiame, che in pratica si traduce in sicurezza alimentare le pratiche agricole e di allevamento appropriate e utilizzo di varietà vegetali e razze adatte all’ambiente e alla cultura locali.
La sicurezza e la sovranità alimentare per l’uomo, gli animali e l’ambiente sono i fondamenti per un sistema stabile.
Vi è la necessità di porre attenzione simultaneamente a diverse componenti del sistema agricolo agroecologico nel contesto di un approccio realistico e pragmatico alla transizione verso l’agroecologia, che si concretizzi in una riformulazione sociale, economica, culturale e politica dell’attuale sistema dominante.
Solo attraverso un approccio agroecologico, che riconosca l’unicità di ogni contesto locale e che parta dalle esperienze e soluzioni fornite dalle comunità locali, saremo in grado di costruire una Salute Globale solida e sostenibile per tutti.

Bibliografia
•De Schutter O., Rapport du rapporteur spécial sur le droit à l’alimentation, Assemblée générale des Nations unies, Seizième session des droits de l’Homme, 2010.
• FAO and VSF Belgium, Pastoralist Field School - Guidelines for Facilitation. ECHO funded Regional Drought Preparedness Project, FAO, Rome, Italy and VSF Belgium, Nairobi, Kenya; 2009. • Fèvre, S., Horwitz, P., Waltner- Toews, D., (eds) (Editors). Ecohealth Trainer Manual. Field Building Leadership Initiative. VWB/VSF: Canada, 2013.
• Hoffmann U., co-author of the report of UNCTAD “Organic Agriculture and Food Security in Africa “, UNEP-UNCTAD Capacity Building Task Force on Trade, Environment and Development (CBTF); 2008
• Pisseri F et al., Sustainable Animal Production, Systemic Prevention Strategies in Parasitic Diseases of Ruminants. Altern Integ Med 2: 106. doi:10.4172/ aim.1000106; 2013. • Pisseri F, Agroecology and veterinary medicine, Paganico (Italy); proceeding (not published), 2012
• Pretty Jules et al., « Resource-conserving agriculture increases yield in developing countries», Environmental Science and Technology, 40 :4, 2006.
• Rahmann G, Seip H, Bioactive forage and phytotherapy to cure and control endo-parasite diseases in sheep and goat farming systems. A review of current scientific knowledge 57: 285-295; 2007.
• Séminaire sur l’agro-écologie « Répondre aux défis du XXIe siècle avec l’agro-écologie: pourquoi et comment? » organisé par la Commission Agriculture et Alimentation (C2A) de Coordination SUD, le 11 décembre 2012 à Nogent-sur-Marne (notes non publiée). • Soliz Maria del Carmen, VILDOZO Daniel et LACROIX Pierril, Estudio bibliografico de agroécologia en América latina y el Caribe, Cedir- AVSF-Agrecol Andes, 2012.
• VWB/VSF - Canada with support from the Public Health Agency of Canada, One Health for One World: A Compendium of Case Studies. April 2010
• VSF Europa, SMALL SCALE LIVESTOCK FARMING AND FOOD SOVEREIGNTY - A position paper by VSF Europa - February 2012 • Zinsstag J, Schelling E, Waltner-Toews D, Tanner M. From “one medicine” to “one health” and systemic approaches to health and well-being. Preventive Veterinary Medicine. 2011;

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