martedì 5 gennaio 2016

Buone pratiche per il mantenimento della fertilità chimico-fisica e microbiologica del terreno dell’oliveto


La gestione del suolo è finalizzata al mantenimento della fertilità chimico-fisica e microbiologica del terreno.
Un corretto piano di fertilizzazione deve essere fondato sull’adozione di pratiche agronomiche conservative come l’impiego di: coperture vegetali, materiale organico di origine vegetale o animale e lavorazioni ridotte.
In casi di constatata carenza di alcuni elementi nutritivi potrà essere praticata la somministrazione di fertilizzanti ausiliari di origine minerale e organica.
Da valutare le condizioni di partenza mediante analisi fisico-chimica.
Quindi utilizzare coperture vegetali per mantenere un certo livello di sostanza organica nel terreno a bassi costi e a tale scopo  è bene fare uso sia di singole specie che di miscugli di graminacee e leguminose.  Per queste ultime è bene preferire specie a ciclo autunno-vernino da sovesciare in marzo o aprile. L'inerbimento naturale temporaneo è possibile nel periodo autunno-vernino. Il sovescio è preferibile effettuarlo in marzo-aprile e comunque non oltre la fioritura.
L'inerbimento artificiale o naturale permanente è quello meno raccomandabile nella olivicoltura salentina poiché entra in forte competizione per le risorse idriche nel terreno.
Tale pratica può essere effettuata solo in oliveti irrigui.
E’ importante provvedere a una regolare immissione di sostanza organica di origine aziendale o fornita da compostiere specializzate (letame, residui vegetali) preferibilmente compostata al fine di preservare il livello di humus, di attività biologica e di sostanze nutritive per le piante.
E’ importante anche l’utilizzo di ammendanti.
Nel caso in cui gli interventi realizzati non fossero sufficienti è possibile intervenire con uno o più mezzi tra quelli previsti di origine minerale.
A titolo d’esempio si riportano le principali caratteristiche di alcune piante da sovescio
Principali caratteristiche di alcune piante da sovescio

Specie botanica e nome comune
Tipo di terreno
Reazione
Radice
Quantità di seme kg/ha o hl/ha
Lupino bianco (Lupinus albus)
povero, sciolto
acida
profonda
100-130 kg/ha
Favino (Vicia faba minor)
tutti
alcalina
media
75-80 kg/ha
Veccia comune (Vicia sativa)
tutti
alcalina
media
100-120 kg/ha
Veccia villosa (Vicia villosa)
sabbioso-argilloso
alcalina
media
80-90 kg/ha
Trifoglio incarnato (Trifolium incarnatum)
poco calcareo
acida
profonda
50-60 kg/ha
Trifoglio alessandrino (Trifolium alexandrinum)
argilloso
alcalina
profonda
25-30 kg/ha
Trifoglio squarroso (Trifolium squarrosum)
tutti
alcalina
profonda
15 kg/ha
Fieno greco (Trigonella phoenum graecum)
pesante
alcalina
media
30-60 kg/ha
Cicerchia (Lathyrus sativus)
tutti
neutri
media
2 hl
Moco o piccola Cicerchia (Lathyrus cicera)
tutti
neutri
media
2 hl
Dolica (Lathyrus clymenum)
tutti
neutri
media
2 hl
Avena (Avena sativa)
argilloso
media
media
100-120 kg/ha
Orzo (Hordeum vulgare)
argilloso
media
media
110 kg/ha
Senape bianca (Sinapis alba)
calcareo-sabbioso
alcalina
media
12-14 kg/ha



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