Allo stato attuale la lotta alla rogna dell’olivo viene
affidata principalmente a trattamenti con formulazioni del rame che riescono a
contenere, almeno in parte, la dannosità della malattia e ad interventi
agronomici preventivi che tendono a limitare la presenza del patogeno.
I trattamenti con formulati rameici sono particolarmente
necessari quando sulla pianta si vengono a determinare ferite/fratture causate
da gelate, grandinate, potatura, raccolta del prodotto, altre pratiche
agronomiche, cicatrici fogliari, ecc., attraverso le quali il patogeno penetra
nella pianta ospite. I trattamenti dovrebbero essere effettuati il più presto
possibile dopo i suddetti eventi e questo, per ovvie ragioni, non sempre è
possibile. Recenti indagini in California (USA) hanno indicato che le cicatrici
fogliari sono infettabili anche sette giorni dopo la loro formazione e che un trattamento
dopo la raccolta non è sufficiente per proteggere le piante da attacchi di rogna
(Teviotdale e Krueger, 2004). In ogni caso i trattamenti con rameici, oltre a
proteggere le possibili nicchie di infezione possono abbassare la densità delle
popolazioni del patogeno sul filloplano e quindi sono necessari per il
mantenimento in sanità delle piante madri da cui prelevare il materiale di
propagazione vegetativa (talee, marze, gemme, ecc).
La potatura di risanamento tesa all’asportazione dei rami che
presentano gravi sintomi di rogna e all’eliminazione dei tubercoli,
possibilmente seguiti da trattamenti con formulazioni del rame, sono
auspicabili per la riduzione delle sorgenti dell’inoculo primario e quindi per
ridurre il rischio di infezione.
Altre pratiche agronomiche possono risultare utili per la
gestione della malattia. In particolare, la raccolta dovrebbe essere evitata in
periodi particolarmente piovosi ed essere eseguita con metodi che riducano le
possibilità di causare ferite sulla pianta. Anche la potatura dovrebbe essere
eseguita in periodi non molto piovosi ed in tale occasione gli strumenti di
potatura dovrebbero essere periodicamente disinfettati.
Ovviamente nel caso di nuovi impianti devono essere
utilizzate piante certificate e sane. P. savastanoi pv. savastanoi, il fungo
Verticillium dahliae, e 8 virus trasmissibili meccanicamente, sono inclusi
nella lista dei patogeni dell’olivo regolati dal DM del 14 aprile 1997 e conseguentemente
il materiale di propagazione olivicolo messo in commercio dovrebbe esserne esente.
Le attuali norme della certificazione del suddetto materiale prevedono che solo
le piantine con sintomi della rogna non possono essere messe in commercio. La
possibile posizione epifitica (Ercolani, 1971) e/o endofitica (Marchi et al.,
2004, Penyalver et al., 2006) del patogeno in piante asintomatiche suggerisce
che la certificazione sanitaria del materiale di propagazione vegetativa deve
essere basata su metodi diagnostici molecolari rapidi, sensibili e specifici
già disponibili (Penyalver et al., 2000; Bertolini et al., 2003a; Bertolini et
al., 2003b). Il patogeno in tali posizioni può quindi essere facilmente diffuso
sia nelle tradizionali aree olivicole che in quelle che solo recentemente hanno
avviato tali produzioni (Braithwaite et al., 1999; Young J.M., comunicazioni personali).
Infine, tra i metodi di lotta alla malattia di potenziale interesse
e che potrebbero essere utilizzati in futuro, possono essere indicati quelli
basati sull'uso di microrganismi antagonisti di P. savastanoi pv. savastanoi
presenti sul filloplano dell'olivo (Lavermicocca e Surico, 1987; Iacobellis et
al., 2005a), o quelli basati sulla distribuzione di sostanze naturali dotate di
attività antibatterica (Lavermicocca et al., 2003; Lo Cantore et al., 2004;
Iacobellis et al., 2005b). Incoraggianti sembrano i risultati a tale riguardo
ottenuti nell’ambito del progetto Olviva sull’uso di batteri isolati dal
filloplano di olivo nella lotta alla rogna dell’olivo. Diversi isolati di
Bacillus spp., Pseudomonas spp. e Burkholderia spp. sono risultati capaci di
inibire significativamente la crescita in vitro di ceppi rappresentativi di
P.savastanoi pv. savastanoi. In particolare, alcuni isolati di Bacillus spp. sono
risultati capaci, in saggi di patogenicità, di rallentare e di ridurre in
maniera significativa, e comunque in relazione al ceppo antagonista e alla
densità dello stesso, la formazione dei tubercoli tipici della rogna
dell’olivo.
In conclusione, la rogna dell’olivo, sebbene da non
considerare una emergenza fitopatologica, è una malattia di cui, a parte alcuni
aspetti molecolari della interazione ospitepatogeno ed alcuni tratti
epidemiologici dell’agente causale P. savastanoi pv. savastanoi, poco si conosce.
Infatti, è necessario che gli effetti della malattia sugli aspetti quantitativi
delle produzioni e, in particolare, gli effetti sulla qualità delle olive e
degli oli ottenuti da drupe rivenienti da piante malate siano chiariti e
definiti.
Inoltre, l’attuale mancanza di specifici battericidi
determina di fatto l’adozione di metodi preventivi di lotta per il contenimento
delle batteriosi delle piante. In tale senso si rende necessario l’acquisizione
di conoscenze sul possibile effetto dello stato nutrizionale della pianta sulla
densità delle popolazioni del patogeno sul filloplano, sulla possibile variabilità
delle popolazioni del patogeno nelle diverse aree olivicole e sul ruolo degli
insetti nella diffusione del patogeno. Di estremo interesse è, inoltre, il
fatto che il materiale di riproduzione e vivaistico sia esente dal patogeno.
Comunque la possibile certificazione sanitaria di tali materiali non può limitarsi
ad osservazioni sulla presenza dei sintomi e, al contrario, deve essere basata
su metodi diagnostici rapidi, sensibili e specifici che possano mettere in evidenza
la presenza del patogeno nella posizione epifitica ed possibilmente endofitica
in piante asintomatiche.
Infine, la disponibilità di varietà di olivo resistenti alla
rogna o comunque di fonti di resistenza alla stessa potrebbe risultare
importante per il contenimento della malattia e il possibile miglioramento
quantitativo e qualitativo delle produzioni olivicole. Di interesse è anche la
necessità di comprendere le basi molecolari della tolleranza/resistenza delle
cv di olivo all’azione del patogeno. La scelta della varietà da impiantare deve
essere particolarmente attenta. In particolari condizioni agro-climatiche, per
esempio caratterizzate da gelate primaverili, la selezione di varietà contemporaneamente
tolleranti/resistenti alle basse temperature e alla rogna deve essere tenuta di
conto. I dati di indagini di campo indicano chiaramente che in certe condizioni
agro-climatiche e/o in seguito ad eventi meteorici di particolare intensità e
in presenza di un elevato potenziale di inoculo anche varietà ritenute
tolleranti/resistenti alla rogna, come è il caso della cv Coratina, possono
presentare elevati indici della malattia.
Infine, non da trascurare è la possibilità di utilizzare nel
prossimo futuro antagonisti di P. savastanoi pv. savastanoi residenti stabili
del filloplano dell’olivo per il contenimento delle popolazioni del patogeno e
la lotta alla malattia sia in campi commerciali che nelle produzioni vivaistiche.
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Buongiorno costosa amici!
RispondiEliminaHo trovato il sorriso è grazie al questo Signore. Muscolino GIOVANNI che ho ricevuto un prestito di 70.000€ nel mio conto il mercoledì a 11:32 min e due dei miei colleghi hanno anche ricevuto prestiti di questo signore senza alcuna difficoltà. Li consiglio più voi non fuorviate persone se volete effettivamente fare una domanda di prestito di denaro per il vostro progetto e qualsiasi altro. Pubblico questo messaggio perché signore Muscolino GIOVANNI mi ha fatto bene con questo prestito. È tramite un amico che ho incontrato quest'uomo onesto e generoso che mi ha permesso di ottenere questo prestito. Allora vi consiglio di contattarlo e li soddisfarà per tutti i servizi che gli chiederete. Ecco il suo indirizzo elettronico: muscolinogiovanni61@gmail.com
e-mail: muscolinogiovanni61@gmail.com
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La lotta alla rogna dell'olivo è una cosa seria, le piante muoiono e la malattia si diffonde sempre di più.
RispondiEliminaDicono tutti un sacco di stronzate e nessuno si preoccupa di filtrarle per evitare che possano essere prese per vere notizie.
Ho comprato un libro onlain al costo di €27, per poi scoprire che erano tutte buggie, addiritura parla di diserbante al rame per la lotta alla rogna, una vera truffa, pagare €27 per scaricare certe stronzate il titolo, noi siamo agricoltura, pubblicherò la foto del sito.
Chiedo che venga emanato lo stato di grave pericolosità per detta malattia e che la comunità scientifica internazionale se ne faccia subito carico prima che diventi irreversibile, la provincia di Chieti è totalmente infettata dalla rogna e tutti dormono. Non è possibile che non ci sia ancora un prodotto per combattere detto batterio.