E’ confermato il processo
di infestazioni complesse di parassiti, creato da un indebolimento della pianta
prodotto da certi «avvelenatori» che la predispongono agli attacchi di malattie
(funghi, batteri e virus) e infestazioni animali (bachi, afidi, lepidotteri).
Anche i nematodi sono coinvolti. La causa «immediata» può essere qualche forma
di carenza sia di importanti minerali come il potassio o di certi elementi in
tracce come il boro, lo zinco, il rame. Perciò l’effetto dei diserbanti sui
cereali trattati può essere che il raccolto stesso diventa preda di malattie e
insetti.
In Francia, dopo uno studio approfondito della frequenza
delle malattie dei cereali, l’Institut technique des céréales et fourrages
riporta che nel 1973, «La malattia è diventata sempre più un problema per l’80%
dei contadini negli ultimi 4-5 anni. Perché?
Perché i loro campi sono regolarmente infestati da 2 o 3
malattie in media». Una grande compagnia che produce pesticidi sottolinea da
parte sua: «Di fatto, noi dobbiamo tenere seriamente in conto un complesso
ambiente di malattie endemiche. Mentre certe infezioni dei cereali hanno
acquisito un aspetto serio, ci devono essere altri fattori che aggravano il
fenomeno fra cui le condizioni climatiche non possono essere l’unico fattore».
Noi non potremmo porre meglio il problema delle rinnovate
esplosioni di malattie dei cereali. Le più dannose sono quelle che prima erano considerate
di secondaria importanza. In particolare questo è vero per la Fusariosi del
piede e la Settoriosi, anormali sviluppi portano anche il Piétin-verse, il
Piétin-échaudage e la Rhizoctonia. Tuttavia quella che più disturba forse è uno
sviluppo molto serio di Helminthosporium teres e le sue nuove varietà insieme a
malattie virali. Data la molteplicità delle malattie, la nozione di
«infestazione complessa» è diventata sempre più frequente. Questa nozione
comporta che varie infestazioni, sia animali che vegetali in origine possano
avvenire sulla stessa pianta – in questo caso cereali – sia contemporaneamente
sia in sequenza. Questo concetto si applica particolarmente all’orzo che può
soffrire contemporaneamente di macchie sulle foglie, muffa e «pietin», per non
menzionare le nuove malattie virali chiamate itterizia rimpicciolente (dwarfing
jaundice). Questa malattia continua a diffondersi, come fanno le malattie
«brown spot» (macchia bruna) o Helminthosporium teres. Un parallelo sviluppo,
come nota un ricercatore, appare essere collegato all’aumento della superficie
dedicata a questo cereale (orzo) e anche ad una intensificazione della
coltivazione, espressa nel ricorrere a tecniche che favoriscono lo sviluppo
delle malattie. Lo scrittore non dice altro. Noi interpretiamo il termine
intensificazione, presentato senza altri dettagli, come causa di due processi
essenziali: eccessiva fertilizzazione e uso particolarmente massiccio di
fertilizzanti azotati; l’egualmente massiccio uso di svariati pesticidi in
particolare diserbanti così come i loro corollari gli anticrittogamici.
Veramente, i trattamenti di anticrittogamici durante il periodo della crescita
ha dimostrato di favorire lo sviluppo del brown spot (macchie brune).
Altrove, le analisi di Altman e Campbell dimostrano il
fattore causale dei diserbanti nella diffusione delle malattie delle piante
particolarmente nei cereali. Questi scrittori riferiscono di numerosi casi di
malattie provocate dall’uso di diserbanti e numerose osservazioni che
confermano la nostra teoria:
1. questa inibizione della crescita nelle piante trattate con
il diserbante porta a un aumento della sensibilità alla malattia (barbabietola
o rapa trattate con cyclonato);
2. questi terreni trattati con cyclonato portano in
conseguenza a maggior quantità di glucosio e sali minerali nelle piante che vi
crescono e quindi ad elementi che favoriscono nutrizionalmente vari agenti patogeni.
Di fatto, tutti i diserbanti inibiscono la sintesi delle proteine non solo nelle
erbacce che dovrebbero essere distrutte, ma anche parzialmente – per quanto
«selettivo» il diserbante possa essere – negli stessi cereali che diventano
sensibilizzati a vari parassiti.
Questo processo è stato confermato in numerosi esperimenti.
È stato dimostrato che un diserbante come l’atrazina può aumentare la
sensibilità al Dwarf mosaic, un virus del mais, con la gravità dei sintomi che
aumentano all’aumentare del dosaggio fino al 100%, sintomi mostrati dopo che 20
ppm di atrazina furono aggiunti al terreno.
Altri studi hanno mostrato che gli ormoni chimici 2, 4-D,
correntemente usati come diserbanti conducono il mais a:
• aumento degli afidi in funzione della dose
• gravi attacchi da parte del corn borer (perforatore del
chicco) (ostrinia nubilalis) con un aumento del peso delle pupe dei bruchi nutriti
con il mais trattato, che sembra essere in linea con il suggerito miglior
valore nutrizionale della pianta trattata;
Tratto da: Come i pesticidi aumentano le epidemie di Francis
Chaboussou, L'ecologist italiano. Anno: 2007 - Fascicolo: 7 - Pagina iniziale
143
Bibliografia
Perspectives
Agricoles, 1980
Firme
Procida 1980, Les céréales face aux maladies du progrès. Publication
publicitaire, 32 pages.
Altman J. e
Campell, C.L., 1977, Effect of herbicides on plant diseases, Ann. Rev.
Phytopathol. 15,pp. 361-385.
McKenzie,
D.R., Cote, H. e Ercegovitsch, C.D. 1968, Resistance breakdown in maize to
maize dwarfmosaic virus after treatment with atrazine. Phytopathology, 58, p.
1058 (Abstr.)
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