venerdì 29 agosto 2014

Uso di diserbanti e rapida crescita nelle malattie dei cereali




E’ confermato il processo di infestazioni complesse di parassiti, creato da un indebolimento della pianta prodotto da certi «avvelenatori» che la predispongono agli attacchi di malattie (funghi, batteri e virus) e infestazioni animali (bachi, afidi, lepidotteri). Anche i nematodi sono coinvolti. La causa «immediata» può essere qualche forma di carenza sia di importanti minerali come il potassio o di certi elementi in tracce come il boro, lo zinco, il rame. Perciò l’effetto dei diserbanti sui cereali trattati può essere che il raccolto stesso diventa preda di malattie e insetti.

In Francia, dopo uno studio approfondito della frequenza delle malattie dei cereali, l’Institut technique des céréales et fourrages riporta che nel 1973, «La malattia è diventata sempre più un problema per l’80% dei contadini negli ultimi 4-5 anni. Perché?
Perché i loro campi sono regolarmente infestati da 2 o 3 malattie in media». Una grande compagnia che produce pesticidi sottolinea da parte sua: «Di fatto, noi dobbiamo tenere seriamente in conto un complesso ambiente di malattie endemiche. Mentre certe infezioni dei cereali hanno acquisito un aspetto serio, ci devono essere altri fattori che aggravano il fenomeno fra cui le condizioni climatiche non possono essere l’unico fattore».
Noi non potremmo porre meglio il problema delle rinnovate esplosioni di malattie dei cereali. Le più dannose sono quelle che prima erano considerate di secondaria importanza. In particolare questo è vero per la Fusariosi del piede e la Settoriosi, anormali sviluppi portano anche il Piétin-verse, il Piétin-échaudage e la Rhizoctonia. Tuttavia quella che più disturba forse è uno sviluppo molto serio di Helminthosporium teres e le sue nuove varietà insieme a malattie virali. Data la molteplicità delle malattie, la nozione di «infestazione complessa» è diventata sempre più frequente. Questa nozione comporta che varie infestazioni, sia animali che vegetali in origine possano avvenire sulla stessa pianta – in questo caso cereali – sia contemporaneamente sia in sequenza. Questo concetto si applica particolarmente all’orzo che può soffrire contemporaneamente di macchie sulle foglie, muffa e «pietin», per non menzionare le nuove malattie virali chiamate itterizia rimpicciolente (dwarfing jaundice). Questa malattia continua a diffondersi, come fanno le malattie «brown spot» (macchia bruna) o Helminthosporium teres. Un parallelo sviluppo, come nota un ricercatore, appare essere collegato all’aumento della superficie dedicata a questo cereale (orzo) e anche ad una intensificazione della coltivazione, espressa nel ricorrere a tecniche che favoriscono lo sviluppo delle malattie. Lo scrittore non dice altro. Noi interpretiamo il termine intensificazione, presentato senza altri dettagli, come causa di due processi essenziali: eccessiva fertilizzazione e uso particolarmente massiccio di fertilizzanti azotati; l’egualmente massiccio uso di svariati pesticidi in particolare diserbanti così come i loro corollari gli anticrittogamici. Veramente, i trattamenti di anticrittogamici durante il periodo della crescita ha dimostrato di favorire lo sviluppo del brown spot (macchie brune).
Altrove, le analisi di Altman e Campbell dimostrano il fattore causale dei diserbanti nella diffusione delle malattie delle piante particolarmente nei cereali. Questi scrittori riferiscono di numerosi casi di malattie provocate dall’uso di diserbanti e numerose osservazioni che confermano la nostra teoria:
1. questa inibizione della crescita nelle piante trattate con il diserbante porta a un aumento della sensibilità alla malattia (barbabietola o rapa trattate con cyclonato);
2. questi terreni trattati con cyclonato portano in conseguenza a maggior quantità di glucosio e sali minerali nelle piante che vi crescono e quindi ad elementi che favoriscono nutrizionalmente vari agenti patogeni. Di fatto, tutti i diserbanti inibiscono la sintesi delle proteine non solo nelle erbacce che dovrebbero essere distrutte, ma anche parzialmente – per quanto «selettivo» il diserbante possa essere – negli stessi cereali che diventano sensibilizzati a vari parassiti.
Questo processo è stato confermato in numerosi esperimenti. È stato dimostrato che un diserbante come l’atrazina può aumentare la sensibilità al Dwarf mosaic, un virus del mais, con la gravità dei sintomi che aumentano all’aumentare del dosaggio fino al 100%, sintomi mostrati dopo che 20 ppm di atrazina furono aggiunti al terreno.
Altri studi hanno mostrato che gli ormoni chimici 2, 4-D, correntemente usati come diserbanti conducono il mais a:
• aumento degli afidi in funzione della dose
• gravi attacchi da parte del corn borer (perforatore del chicco) (ostrinia nubilalis) con un aumento del peso delle pupe dei bruchi nutriti con il mais trattato, che sembra essere in linea con il suggerito miglior valore nutrizionale della pianta trattata;

Tratto da: Come i pesticidi aumentano le epidemie di Francis Chaboussou, L'ecologist italiano. Anno: 2007 - Fascicolo: 7 - Pagina iniziale 143 

Bibliografia
Perspectives Agricoles, 1980
Firme Procida 1980, Les céréales face aux maladies du progrès. Publication publicitaire, 32 pages.
Altman J. e Campell, C.L., 1977, Effect of herbicides on plant diseases, Ann. Rev. Phytopathol. 15,pp. 361-385.
McKenzie, D.R., Cote, H. e Ercegovitsch, C.D. 1968, Resistance breakdown in maize to maize dwarfmosaic virus after treatment with atrazine. Phytopathology, 58, p. 1058 (Abstr.)

Nessun commento:

Posta un commento