Poiché la sensibilità delle piante alle malattie dipende
soprattutto dal contenuto dei tessuti di azoto solubile (particolarmente amino
acidi non legati), una grandissima attenzione dovrebbe essere data all’uso di
questi prodotti, sia aggiunti al suolo come fertilizzanti o dati direttamente
alla pianta come cibo per le foglie o come pesticida fogliare.
Per quanto riguarda i fertilizzanti azotati è stato mostrato
che certi dosaggi correntemente usati nella cosiddetta agricoltura «intensiva»,
portano ad un blocco del rame.
Cionondimeno, è probabile che non solo il rame sia implicato
in questo fenomeno di blocco. Lo stesso avviene con il boro: quando il boro è
applicato al suolo, la quantità di questo elemento è ridotta nelle foglie.
Huguet, un esperto negli effetti collaterali dei
fertilizzanti nella biochimica dei tessuti delle foglie dice che, al seguito
delle applicazioni di fertilizzanti azotati «la quantità di boro decresce negli
anni man mano che del concime azotato è applicato agli alberi». C’è un’analoga riduzione
in tracce di elementi come il boro, come effetto di un trattamento fogliare con
pesticidi? Di fatto quasi tutti gli «anticrittogamici» chimici sono o prodotti
azotati o clorati se non ambedue. Ciò spiegherebbe perché piante trattate con
carbammati, diserbanti, insetticidi chimici mostrano ai controlli un contenuto
crescente di azoto.
Gli stessi risultati furono presentati a un simposio sulla
viticoltura integrata (Bologna 1972), dove fu affermato che il contenuto di
azoto aumenta dopo tutti i trattamenti anticrittogamici. Come Ripper
sottolinea: «Un piccolo aumento del livello di azoto nelle piante aumenta gli
attacchi dei parassiti». Nell’essere completamente d’accordo con questa
affermazione, noi vorremmo enfatizzare che ciò si applica in particolare
all’azoto solubile.
Ancora, i trattamenti con prodotti chimici azotati, come gli
anticrittogamici e insetticidi in uso al momento, conducono per via degli
effetti cumulativi a mancanza di tracce di alcuni elementi. Perciò un semplice criterio
come la mancanza di boro potrebbe spiegare inaspettate infestazioni di malattie
batteriche e virali che colgono i ricercatori come i contadini a sorpresa.
Questa situazione si trova particolarmente con certe malattie che danneggiano
il vino e gli alberi da frutta, ma si applica anche ai cereali.
Fonte: Come i pesticidi aumentano le epidemie di Francis
Chaboussou, L'ecologist italiano. Anno: 2007 - Fascicolo: 7 - Pagina iniziale
143
Bibliografia
Huguet,
Cl., Effects des fertilisants et des conditions annuelles sur la concentration
minérale des feuilles des arbres fruitiers. Colloqui Nancy mars, 1979. Document
ronéotypé, 11pp, graphiques.
Ripper,
W.E., Side effects of pesticides on plant growth. 7th British Weed Control
Conf. Proceeding. 3, pp. 1040-1058.
Delas, J. e
Molot, C. 1967, Fertilisation potassique du vignoble bordelais. Résultats d’un
essai de 7 ans. Bull. A.F.E.S. No.1
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