ATTENZIONE !!!! QUELLO CHE C'E' SCRITTO NON E' UN LAVORO VALIDATO DALLA COMUNITA' SCIENTIFICA!!! Tale articolo è stato pubblicato da un giornale locale. NON E' STATA FATTA la pubblicazione scientifica (scientific paper); ovvero lo scritto redatto in modo oggettivo sul lavoro del Dott Salvatore Rainò pubblicato attraverso i canali di comunicazione della comunità scientifica. Non posso che auspicare che tale NOTIZIA SIA LETTA SOLO COME CURIOSITA' AL FINE DI DISTINGUERLA DAI RISULTATI DELLA SCIENZA. E' IMPORTANTE NON ILLUDERE NESSUNO DI CHI SPERA nel rimedio per curare gli olivi infetti da “XYLELLA FASTIDIOSA subspecie pauca ceppo CoDiRO COMPLESSO DEL DISSECCAMENTO RAPIDO DELL’OLIVO". SIA CHIARO A TUTTI CHE TALE RIMEDIO NON E' STATO TROVATO.
Inoltre siccome si può incorrere in consulenze di persone
che non sono dei “professionisti” in materia agraria suggerisco ogni volta che
ci troviamo di fronte a tali consulenze o consigli di rivolgersi a un Dottore
Agronomo o Dottore Forestale iscritto all’Albo professionale. Si può verificare
se il professionista interpellato è iscritto all’ Albo Unico Nazionale
indicando prima il cognome e, separato da una virgola, (senza spazi) il nome
del Dottore agronomo o del Dottore Forestale. L’albo Unico Nazionale
costituisce l'Elenco nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali
istituito in attuazione dell’art. 3 del D.P.R. del 7agosto 2012 n.137. Il
Consiglio Nazionale effettua altresì il trattamento di una banca di dati dei
professionisti iscritti in base ai dati comunicati ai sensi dell'art.36
dell'ordinamento Professionale. Per informazioni ulteriori rivolgersi
all'Ordine territoriale di appartenenza degli iscritti, titolare della
detenzione dell'albo professionale ai sensi dell'art. 30 dell'Ordinamento
professionale.
Si può verificare se
il professionista interpellato è iscritto all’ Albo Unico Nazionale indicando
prima il cognome e, separato da una virgola, (senza spazi) il nome del Dottore
agronomo o del Dottore Forestale qui:
Salvatore Rainò, medico, ricercatore e omeopata di Bari, ha
messo a punto un metodo per curare le
piante «L'acqua informatizzata funziona
gli alberi malati sono rifioriti» una cura con l'acqua intormatizzata, come
riportato ieri da Quotidiano, utilizzata in un esperimento fatto su alcuni
alberi nella zona di Torre Chianca. che dopo un'iniezione con quest'acqua
L'acqua informatizzata potrebbe essere la cura per la Xylella.
Brevettata da Salvatore Rainò di Bari, medico chirurgo, omeopata e ricercatore
bioenergetico con diverse specializzazioni, ha già avuto riscontri positivi
nella cura dei casta-neti dei monti Albumi del Salernitano; nel Salento,
l'esperimento è stato condotto con successo in un uliveto di Torre Chianca: gli
ulivi secchi sono rinati, come anticipato ieri dal Nuovo Quotidiano di Puglia.
ATTENZIONE !!!! QUELLO CHE C'E' SCRITTO NON E' UN LAVORO VALIDATO DALLA COMUNITA' SCIENTIFICA!!!
Professor Rainò, che cos'è l'acqua informatizzata?
«È una mia invenzione e viene da studi che sto conducendo da
molti anni e che si occupano proprio dei substrati energetici della biologia, e
sparatutto della possibilità di interagire con delle informazioni adeguate
all'interno dei meccanismi biologici. Questa esperienza, insieme ad altre,
inclusa quella sui castagneti affetti da cinipide, dimostra che è possibile
usare una scienza più evoluta di quella prevalente, che si occupa di
"memoria dell'acqua"».
ATTENZIONE !!!! QUELLO CHE C'E' SCRITTO NON E' UN LAVORO VALIDATO DALLA COMUNITA' SCIENTIFICA!!!
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Cosa significa?
«Significa affidare all'acqua delle informazioni che possono
essere utilizzate in termini anche terapeutici».
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Chi l'ha contattata per curare gli ulivi?
«Sono rimasto incuriosito sia dal cinipide dei castagni che
dalla Xylella degli olivi e ho capito subito che i miei metodi potevano essere
applicati in entrambi i casi. Così, dopo essermi consultato con l'assessorato
regionale, ho allestito dei modelli sperimentali che ho applicato tramite
iniezioni intra-xilematiche, all'interno di alcuni alberi che abbiamo chiamato
"alberi-pilota", per la precisione una ventina di alberi, quelli
trattati a Torre Chianca di Lecce. I risultati, in termini di cambiamento di
codice fenologico, quindi di aspetto
dell'area, sono stati sorprendenti».
ATTENZIONE !!!! QUELLO CHE C'E' SCRITTO NON E' UN LAVORO VALIDATO DALLA COMUNITA' SCIENTIFICA!!!
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Erano piante secche?
«SI, piante in difficoltà, immerse in un contesto dove la
malattia esprimeva tutta la sua gravità. Dopo cinque mesi, l'altro giorno
abbiamo fatto un sopralluogo in presenza dell'assessore Nardoni e del proprietario
dell'uliveto, e abbiamo notato una ripresa spettacolare della vegetazione sulle
piante, spettacolare anche per il periodo in cui siamo, perché il verde di
queste chiazze di ripresa vegetativa,
diffuse su tutte le chiome. è intensissimo. Alcune piante che sembravano morte
hanno ripreso a vegetare».
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L'acqua informatizzata con-tiene sostanze chimiche?
«In quest'acqua non si trova nulla in più di quello che si
trova in una normale acqua di fonte. Nessuna sostanza chimi-ca, questo deve
essere esplicitato con chiarezza». E allora di cosa si tratta? «Tutte le forme
di vita so-no rappresentate quasi esclusivamente da acqua, e quindi, se
vogliamo modificare le memo-rie energetiche di un sistema biologico, dobbiamo
agire tramite l'acqua, possiamo dire che l'acqua media un linguaggio. In questo
caso, alle piante è stato trasferito un codice di resistenza alla malattia, che
le piante hanno poi ovviamente riconosciuto e replicato alle altre piante,
ovviamente c'è un'attenuazione in virtù della distanza dalle piante trattate e
anche in virtù di criteri di omogeneità del territorio».
ATTENZIONE !!!! QUELLO CHE C'E' SCRITTO NON E' UN LAVORO VALIDATO DALLA COMUNITA' SCIENTIFICA!!!
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Cosa accade quanto viene iniettata l'acqua informatizzata?
«Che si immettono dei segnali. delle frequenze. è come se la
pianta si Svegliasse».
La sua acqua possa essere la cura della Xylella?
«Ce lo auguriamo tutti quanti, ma l'argomento della Xylella
è veramente drammatico e misterioso. Questo esperi-mento è sicuramente molto interessante,
per cui è facile pro-pendere con entusiasmo per una lettura in termini di
successo. però si tratta di un'area ri-stretta, dobbiamo invece considerare la
globalità dell'ambiente e tutte le problematiche legate ad esso».
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Sarebbe fattibile iniettare l'acqua su tutti gli ulivi
malati?
«Certamente, ma in un regi-me più organizzato, con la collaborazione
delle forze politi-che e amministrative. L'assessore Nardoni e il dirigente dell'Osservatorio
regionale fitosanitario Guario hanno dimostrato una grande apertura, senza la
quale non avremmo potuto organizzare l'esperimento. Se questi modelli
funzionano potrebbero essere l'alba di una nuova epoca in termini di diagnosi e
terapia. Gli oliveti del Salento debbano essere salvati e conservati, ma
occorre una collaborazione veloce, importante». M.C.Min.
ATTENZIONE !!!! QUELLO CHE C'E' SCRITTO NON E' UN LAVORO VALIDATO DALLA COMUNITA' SCIENTIFICA!!!
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LA CURA
1
Le iniezioni intra-xilematiche
• Il professor Rainò ha praticato delle iniezioni di acqua
informatizzata nelle cellule che formano lo "xilema", chiamato anche
"legno".
2
L'effetto terapeutico
• L'acqua media un linguaggio: in questo caso vengono
affidate all'acqua delle informazioni che sono utilizzate in termini
terapeutici.
3
Cinque mesi di esperimenti
• L'esperimento a Torre Chianca è durato 5 mesi: l'acqua, iniettata
sugli alberi contaminati dal batterio e già secchi. ha risvegliato il sistema
linfatico.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia del 15 agosto 2014
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