Xylella, Mipaaf: piano per gestione emergenza (27.08.14)
Il
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che
si è svolta oggi al Palazzo dell'Agricoltura la riunione convocata dal
Ministro Martina per affrontare l'emergenza dell'organismo nocivo
Xylella fastidiosa che ha colpito la Provincia di Lecce.
Le
indagini genetiche, condotte in collaborazione con i maggiori esperti
mondiali di Xylella, hanno confermato che il ceppo identificato a Lecce è
da ritenersi una variante atipica della sub-specie pauca, il cui areale
di origine è stato individuato in Centro America. Per quanto concerne
la gamma delle piante a rischio, sono state riscontrate infezioni, oltre
che su olivo, a carico di oleandro, mandorlo, vinca, e più
recentemente, ciliegio, mentre non sono risultate suscettibili vite e
agrumi.
La riunione ha preso in esame gli adempimenti conseguenti
alla Decisione della Commissione europea del 23 luglio scorso, che
chiedeva di identificare le "zone infette" e le zone circostanti
denominate "zone cuscinetto". Nelle zone così identificate, si devono
adottare adeguate misure fitosanitarie.
A tale riguardo, sulla
base degli ulteriori rilevamenti, la Regione Puglia ha indicato la gran
parte della Provincia di Lecce "zona infetta"; in tale zona
proseguiranno le azioni di monitoraggio e di contenimento della
diffusione del batterio ad esclusione dell'eradicazione delle piante di
olivo.
Inoltre, la Regione ha proposto un cordone sanitario
(barriera lunga dallo Ionio all'Adriatico) per impedire la diffusione a
Nord del Salento, costituita da una zona "cuscinetto" nella quale
procedere ad incisive azioni di lotta al batterio ed ai vettori.
Il piano di interventi da attuare è così articolato:
a)
attuazione interventi sulla nuova zona cuscinetto, tramite un
monitoraggio costante a maglie strette, abbattimento degli insetti
vettori ed estirpazione di eventuali piante infette, d'intesa con i
Ministeri della Salute e dell'Ambiente;
b) potenziamento
controlli sull'eventuale presenza dell'infezione nei vivai e blocco
della movimentazione dei prodotti "a rischio" identificati nella
Decisione UE;
c) potenziamento attività di ricerca, finalizzate
anche all'individuazione delle piante ospiti, di varietà immuni o
resistenti e di eventuali ulteriori modalità di trasmissione del
batterio;
d) allargamento all'intero territorio nazionale del programma di monitoraggio;
e)
individuazione di idonei strumenti, anche finanziari, finalizzati al
ristoro dei danni subiti dagli agricoltori e dai vivaisti colpiti
dall'infestazione del batterio;
f) attivazione eventuali
procedure derogatorie nei confronti dei soggetti che hanno aderito a
metodi di produzione biologico o a basso impatto ambientale;
g) idonea campagna di comunicazione ed informazione;
h)
istituzione immediata di un Comitato scientifico, a supporto del
Servizio fitosanitario nazionale, a cui sono chiamati a partecipare i
maggiori esperti della materia, nazionali e internazionali.
I
lavori del Comitato scientifico saranno sottoposti all'approvazione del
Comitato fitosanitario nazionale, già convocato per il 15 settembre 2014
e rappresenteranno la struttura di un nuovo decreto nazionale di lotta
obbligatoria alla Xylella fastidiosa, nel cui contesto saranno indicati
eventuali strumenti straordinari, anche di natura legislativa, che si
dovessero rendere necessari, ivi compresa l'individuazione di un
Commissario incaricato di coordinarne l'attuazione.
Le misure di
emergenza individuate, formeranno oggetto di ulteriori controlli da
parte del Corpo Forestale dello Stato e dell'Ispettorato centrale per la
tutela della qualità e la repressione delle frodi, soprattutto per
quanto concerne la movimentazione del materiale "a rischio".
Stante
la diffusione dell'infezione allargata a gran parte della Provincia di
Lecce, si è infine deciso di aprire subito una nuova fase di confronto
con la Commissione europea per adattare, modificare o integrare le
misure oggetto della richiamata Decisione del 23 luglio nell'ambito
delle "zone infette", e quindi aggiornare ed attivare concretamente il
Piano d'azione nazionale già presentato alla Commissione Ue.
Fonte:
Nessun commento:
Posta un commento