martedì 21 dicembre 2010

L’Istruzione Agraria del Salento leccese è una realtà vitale e dinamica

L’Istruzione Agraria del Salento leccese è una realtà vitale e dinamica


di Antonio Bruno*



È tardi, ma ho promesso a Salvatore Tanieli di scrivere di oggi, dell’esperienza fatta all’Agrario di Maglie, dei ragazzi e delle ragazze che hanno ascoltato di nuovo parlare di lebbra, del fungo che sta mettendo in ginocchio la precaria foresta degli ulivi del Salento leccese già messa a dura prova dalle vicende di mercato dell’olio.

Sono arrivato nell’atrio dove ci sarebbe stato il Workshop e ho chiesto ai ragazzi presenti “E’ qui la festa?”, mi hanno detto di si e ho montato la mia digitale, ho tirato fuori la registrazione della serata dell’11 dicembre e abbiamo parlato.

Abbiamo parlato di ambiente e territorio in una scuola sensibile grazie alla Dirigente scolastica Prof.ssa Albarosa Macrì Tronci dell’ Istituto Professionale per l'Agricoltura e l'Ambiente che è in via Circolone a Maglie del Salento leccese (Lecce), dove ci sono tanti colleghi i professori Salvatore Tanieli, Vittorio Giorgino, Antonio Andrani, Romeo Stifini, Pasquale De Paola e la Prof.ssa Rita Garofano che hanno partecipato attivamente alla realizzazione di questa giornata per l’Agricoltura e l’Ambiente.

Questo Istituto è impegnato in attività di aggiornamento e di approfondimento delle competenze tecniche sulle materie oggetto dell’attività professionale del perito agrario per assicurare che lo studente prossimo libero professionista approfondisca ed estenda la propria competenza tecnica e professionale.

I miei colleghi e tutti gli insegnanti dell’agrario di Maglie hanno messo in atto una serie di iniziative sull’identità dell’Istituto, perché hanno realizzato il progetto educativo e organizzativo attraverso gli interventi e i percorsi formativi tesi a garantire il diritto all’apprendimento, la valorizzazione delle diversità, lo sviluppo delle potenzialità.

Nel Workshop di oggi che aveva per tema la lebbra dell’olivo si è raggiunto l’obiettivo di fornire conoscenze generali sugli agenti di questa malattia, sulla patogenesi, sulle risposte dell’ospite

con particolare riferimento alla resistenza, all’epidemiologia, alla diagnosi e ai mezzi di lotta per dotare gli studenti di Maglie che sono ragazze e ragazzi che abitano in 50 dei 97 Comuni del Salento leccese di strumenti teorico-pratici per la diagnosi e l’attuazione di strategie di lotta ecocompatibili.

Abbiamo parlato del ruolo della patologia vegetale per garantire cibo sano, sicuro e per tutti. Il ruolo delle malattie in post-raccolta, dei cambiamenti climatici e della biosicurezza.

Insieme al Consorzio di Bonifica Ugento e li foggi l’Agrario di Maglie ha deciso di lavorare nell'ambito di progetti con il Prof. Franco Nigro della Facoltà di Agraria dell’Università di Bari anche su tematiche emergenti, quali l'effetto dei cambiamenti climatici sulle malattie delle piante, l'effetto della globalizzazione dei mercati sul trasferimento di parassiti tra continenti, la biosicurezza, e con lo sguardo a i problemi pratici locali del nostro territorio. Tutto ciò verrà svolto con una forte attenzione all'internazionalizzazione e dedicando parecchie risorse al trasferimento delle novità tecnologiche al territorio attraverso l’azione degli studenti dell’Agrario di Maglie.

Per la lebbra dell’olivo oggi all’Agrario di Maglie attraverso le parole del Prof. Franco Nigro e quelle del Prof. Antonio Andrani, si sono formati nuovi giovani fitopatologi in grado di osservare la malattia e studiarla con la direzione scientifica dell’Università e l’affiancamento dell’Area Agraria del Consorzio di Bonifica Ugento e li foggi. Il fitopatologo è sempre più medico delle piante, è cioè dotato di un bagaglio tecnico tale da permettergli di utilizzare le tecnologie più sofisticate per risolvere problemi molto concreti. E' questa una professione quanto mai affascinante e in continua evoluzione.

Si è discusso dell’attuazione di iniziative di ricerca e sviluppo nel campo della innovazione tecnica e tecnologica in agricoltura relativamente al settore olivo-oleicolo del Salento leccese.

Anche la diagnostica su materiale asintomatico per determinare l’infezione di lebbra può rivestire un concreto interesse.

La ricerca mira a trovare nuove e più valide soluzioni, in termini di efficacia ed ecocompatibilità,

per la difesa integrata dell'olivo dalla lebbra.

Alla fine dell’incontro mi sono fermato a parlare in particolare con la Dirigente scolastica Prof.ssa Albarosa Macrì Tronci, la Prof.ssa Rita Garofano, il Prof. Antonio Andrani e il Prof. Salvatore Tanieli e insieme abbiamo deciso di organizzare altri Workshop perché quello che abbiamo fatto oggi resta il momento di incontro di decine di giovani con la ricerca e con il mondo delle professioni. Oggi è stato quasi un momento di festa, oltre che di confronto scientifico. Nonostante il sempre più frequente ricorso alle nuove tecnologie come le videoconferenze su internet e i social network, incontrarsi di persona, scambiare in modo diretto le proprie opinioni, rivedere vecchi colleghi e incontrarne di nuovi, incontrare i giovani, resta importante, perchè, per fortuna, il fattore umano resta fondamentale.

Oggi a Maglie abbiamo dimostrato che “l'Istruzione Agraria non è il marginale residuo di un mondo bucolico in via d'estinzione, ma una realtà vitale e dinamica che si lega a settori d'eccellenza, come quelli dei prodotti tipici e di qualità, del made in Italy che resiste alla globalizzazione, delle biotecnologie, della difesa e della tutela dell'ambiente, del "verde" e della qualità della vita.”

E citando ancora ciò che è stato scritto nel Manifesto dell’Istruzione Agraria “L'unicità delle scuole agrarie è ribadita dal fatto che i titoli di studio rilasciati sia dagli Istituti Professionali Agrari (Agrotecnico) sia dagli Istituti Tecnici Agrari (Perito Agrario), titoli di studio terminali ed equipollenti, danno diretto accesso ad attività professionali, di cui all'art. 2229 cc, esercitabili nell'intero territorio nazionale, rendendo necessaria la creazione di figure professionali con profili e competenze omogenee su tutto il territorio nazionale.”



*Dottore Agronomo

Nessun commento:

Posta un commento