venerdì 11 dicembre 2009

Cellino San Marco CANTINE DUE PALME 14 milioni di euro: l'85% della sua produzione totale venduta con Internet


Il commercio su Internet dei prodotti agroalimentari
la Rete, finalmente, diventa la patria di tutti i golosi. In Italia come all'estero

di ANTONIO D'ANNA


L’e-commerce di prodotti agroalimentari? Un settore certamente di nicchia, che risente della crisi ma in cui l'innovazione tecnologia permette alle aziende medio piccole di proiettarsi anche ali estero grazie alle capacità di internet,

E non è certe un settore che attrae i ragazzini, visto che su 100 persone che nel 2008 (rapporto lstat pubblicato lo scorso febbraio) hanno passato del tempo in Rete ad acquistare beni e servizi, 4,2 di esse hanno scelto di acquistare prodotti alimentari. Fascia d'età? I più attenti sono i consumatori del range 35-44 anni, segno che i prodotti comprati online non sono solo per ragazzini. Ma al di là dei numeri, quello che pi impressiona dell'e-commerce, nonostante la flessione dell'export dei prodotti alimentari verso Paesi non europei (-6,4% nella comparazione dei periodi gennaio-ottobre 2008 e 2009, dati lstat), è la possibilità, per le aziende medio-piccole, di immettersi nel mercato globale senza il bisogno di dotarsi di grandi strutture, Un grosso aiuto arriva, ad esempio, da Paypal, il sistema di pagamento on-line tra i più popolari al mondo che ad aprile di quest'anno ha festeggiato il tre milionesimo conto on-line, ossia il 60% degli italiani che fanno acquisti su Internet .
Con 78 milioni di clienti nel mondo, 190 mercati e 24 monete diverse, rappresenta uno dei sistemi pi popolari, adottato per transazioni sicure e senza rischi.
Del resto, a frenare gli utenti è proprio la paura di truffe in Rete basate sul numero di carta di credito. La piazza virtuale della Rete, e la possibilità di vendere all'estero possono diventare un mercato pi importante di quello reale. Un esempio sono le Cantine Due Palme di Brindisi (http://www.cantineduepalme.it/), cooperativa aderente a Fedagri per cui l'e commerce ha rappresentate una vene propria gallina dalle uova d'oro: non è un caso se strumenti innovativi di vendita e marketing permettono alla cantina di mantenere prestazioni importanti all'estero: l'85% della sua produzione totale è indirizzato a questo mercato.
Non male per una realtà che nel 2008 ha fatturato 14 milioni di euro. Tanto che alla Due Palme i mercati pi interessanti sono nazioni come Regno Unite, Russia, Thailandia, Nuova Zelanda, Canada, Usa, Tobago, Brasile, Corea del Sud, Svizzera, Danimarca, Belgio, Olanda, Norvegia, Svezia e Germania Ma non c'è solo il vino.
C’è il caso di Esperya (http://www.esperya.com/), la bottega gastronomica virtuale che da Genova propone in tutto il mondo prodotti freschi e secchi made in Italy. Pasta e riso, condimenti, pescheria, formaggi sono solo alcuni esempi del prodotto che si può acquistare on-line (anche se tra il 21 eil 27dicembrei i prodotti freschi non saranno disponibili). Quattromila contatti giornalieri in media, interessanti le richieste: in Europa il made in Italy va forte a tavola con consumi abbastanza differenziati. La Germania è «ghiotta» di pasta, conserve di pomodoro e dolci. Mentre Francia e Inghilterra si ritrovano attorno a mozzarella e salumi. E infine: l'e-commerce ha allargato le frontiere per specialità regionaLi di nicchia con l'aiuto delle associazioni di categoria. E il caso (li www.saporipiemontesi.it, progetto di Confcooperative Fedagri Piemonte che riunisce le eccellenze enogastronomiche delle cooperative agroalimentari piemontesi. Tra cui il riso della Cascina Belvedere (www.cascinabelvedere.com) guidata da Maria Carla e Massimo Picco che, spiega Maria Carla a Italia Oggi , ha colto l'opportunità di aprirsi all'estero: «Abbiamo fatto questa linea di risotti e zuppe, partecipiamo a fiere internazionali. Abbiamo cominciato nel 2001 con niente, adesso si può dire che andiamo abbastanza in tutto il mondo», dice la Picco. In particolare con il carnaroli. O, più a sud, l'e-commerce ha spinto i fichi secchi del Cosentino: ne è la prova Nicola Colavolpe & co. (www.celavolpe.com), che da Belmonto Calabro (Cs) vende fichi e prodotti calabresi in tutto il cyberspazio.

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