CARO ZAIA LA PUGLIA PAGA IL TUO CONFLITTO DI INTERESSI - di DARIO STEFANO ASSESSORE PUGLIESE AGRICOLTURA
Caro Zaia, la Puglia paga il tu ... Caro ministro Zaia, non posso tacere dinanzi all'ennesimo tuo plateale mentire. E, dunque, mi inserisco nel dibattito della Gazzetta del Mezzogiorno, ripartendo per da dove ci siamo lasciati: confrontiamoci pubblicamente. Scegli tu quando e dove, ma entriamo nel merito dei provvedimenti e delle cose fatte, per verificare chi fa propaganda o propone iniziative di stampo assistenziale e chi, invece, esercita con responsabilità il ruolo di governo a cui è chiamato. Se avessi assecondato il sentimento di ospitalità tipica di noi pugliesi, ti avrei invitato volentieri a confrontarci qui in Puglia, ma ho desistito poiché ho motivo di credere che anche la mia terra non rientri nelle tue ragioni di governo. E quindi lascio a te la scelta. Intanto, in attesa della tua disponibilità, ti chiedo cosa è da ritenersi veramente intervento a pioggia : la richiesta delle Regioni di moratoria sui contributi Inps, allo scopo di ragionare su come rendere il nostro sistema meno oneroso per gli agricoltori, parificandolo agli altri Paesi europei, o invece pagare gli illeciti di alcuni con le risorse di tutti? A cosa mi riferisco? Sai bene che penso al provvedimento dissennato sulle quote latte (che ha fatto arrossire anche i tuoi colleghi di governo) attraverso cui risorse della comunità, di tutta la comunità italiana, sono state utilizzate per pagare le multe che agricoltori di una certa zona del Paese hanno maturato contravvenendo alla norma comunitaria. Provvedimento che ti ha consentito di assurgere agli onori della cronaca e di ottenere quella notorietà su cui hai costruito il tuo percorso, che oggi i fatti ci spiegano guardasse più all'ambizione di candidarti a Presidente di una Regione (guarda caso una di quelle Regioni beneficiate da quei provvedimento), che non a risolvere i problemi di tutta l'Agricoltura italiana. Ed è proprio per tale ragione che, come scrivi tu, molti in questo periodo vorrebbero parlare francese , poiché altri governi nazionali ,come quello francese, nei riguardi del proprio comparto agricolo hanno avuto un atteggiamento diametralmente opposto al tuo. E gli agricoltori lo hanno compreso. Ma entriamo nei merito, ed inizio con il ribadirti che le indicazioni delle Regioni sono le indicazioni di tutte le Regioni, anche del tuo Veneto. Perché, forse, anche qui sei stato un po' disattento. Pensando, forse, che fossero solo le Regioni del Mezzogiorno a rappresentartele, tu a quelle indicazioni non hai prestato la dovuta attenzione. Le Regioni tutte insieme, invece hanno responsabilmente condivise le priorità necessarie per agire con interventi straordinari contro la crisi devastante del sistema agricolo italiano. Priorità ed interventi straordinari che nella Finanziaria non ci sono, poiché la legge finanziaria su cui si è posta la fiducia contiene solo alcune risposte di carattere ordinario, peraltro non esaustive delle necessità. Come per il Fondo di Solidarietà Nazionale, sul quale, attraverso un meccanismo che anche la tua lettera di risposta al presidente Vendola ammette essere Improprio, per il triennio 2010-2012 riconosci di aver previsto risorse sulle quali ancora non hai ricevuto il consenso dei soggetti istituzionalmente preposti. E cioè le Regioni, le sole ad avere la titolarità a deciderne la destinazione e che, a luglio, ti hanno detto già attraverso atti ufficiali di volerle destinare alle filiere. Volendo fare un esempio: è come se io proponessi una legge regionale con un parere di sostenibilità finanziaria senza avere la certezza che le risorse alle quali ho puntato siano nella mia reale disponibilità. E quindi, ti chiedo: quale principio legislativo e contabile pu sostenere questa tua tesi? Quale principio di buona ragione può farti affermare che hai sovradimensionato le annualità del FSN 2010-12 (senza avere certezza di risorse) immaginando che il surplus poi possa servire, eventualmente a finanziare anche il biennio 2008-2009, da te lasciato colpevolmente senza copertura? E quale principio contabile o di economia finanziaria hai saputo inventare per immaginare una formula di moltiplicatore del Fondo di garanzia di soli 20 milioni di euro, che possa alimentare le necessità di accesso al credito dell'intero sistema agricolo nazionale? O ancora: quale altra formula moltiplicatrice hai immaginato attraverso quel Fondo di soli 100 milioni di euro (anche qui con risorse di dubbia disponibilità), attraverso il quale il Cipe dovrà essere chiamato ad individuare le priorità infrastrutturali di tutta l'Agricoltura italiana? Ed il Piano irriguo, c'è o non c'è in quei 100 milioni? Perché se in quei 100 milioni ci fosse anche il Piano irriguo, quella dotazione finanziaria diventerebbe davvero ridicola rispetto alle necessità irrigue del comparto agricolo, che ha bisogno dell'acqua per coltivare le proprie ambizioni di sopravvivenza. E ancora: pensi che sia veramente una soluzione quella di un intervallo temporale di soli 7 mesi per gli sgravi contributivi per le zone svantaggiate? Sono questi i provvedimenti fondamentali per i nostri contadini? Quei provvedimenti in grado di risolvere i nodi critici di questa congiuntura? Ed allora, caro Ministro, come vedi chi sta giocando il cattivo gioco della strumentalizzazione sei tu, continuando a mentire. Non solo agli agricoltori pugliesi ma di tutta Italia. Piegando le ragioni di un intero mondo , che è l'architrave del sistema economico italiano, alle tue ambizioni personali che accompagni con slogan e comunicati ad effetto. Questo ci dicono i fatti, cui si aggiunge la ufficializzazione della tua candidatura a Presidente del Veneto, per la quale in tutti questi mesi hai tanto lavorato come Ministro della Repubblica, incurante se quel tuo lavoro avrebbe mortificato le ambizioni del sistema agricolo italiano. Fatti che, ora, mettono a nudo un grave conflitto di interessi, che molti anche nella tua maggioranza denunciano da tempo. Fatti che consentono, per , oggi al sistema agricolo di comprendere meglio le ragioni di tante disattenzioni sulle quali, sono certo, verrà espresso un giudizio impietoso. Non ti nascondo, di essere preoccupato. Perché quando questo giudizio sul tuo operato si sarà consumato in maniera definitiva, tanto altro tempo sarà passato. Spero non divenga troppo, per evitare danni irreparabili alla nostra agricoltura. Ti lascio con una preghiera: non rispondermi tirando fuori la solita litania dei fondi del Psr, perché gli agricoltori pugliesi sanno già che quelle risorse sono in fase di assegnazione (e con percentuali di impegno in media con le altre Regioni, Veneto compreso) e perché, come anche tu dovresti sapere, quelle risorse sono finalizzate, così come impone l'Unione europea, ad interventi strutturali e non a misure di contrasto alla crisi. Dario Stefàno Assessore alle Risorse agroalirnentari della Regione Puglia
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Caro Zaia, la Puglia paga il tu ... Caro ministro Zaia, non posso tacere dinanzi all'ennesimo tuo plateale mentire. E, dunque, mi inserisco nel dibattito della Gazzetta del Mezzogiorno, ripartendo per da dove ci siamo lasciati: confrontiamoci pubblicamente. Scegli tu quando e dove, ma entriamo nel merito dei provvedimenti e delle cose fatte, per verificare chi fa propaganda o propone iniziative di stampo assistenziale e chi, invece, esercita con responsabilità il ruolo di governo a cui è chiamato. Se avessi assecondato il sentimento di ospitalità tipica di noi pugliesi, ti avrei invitato volentieri a confrontarci qui in Puglia, ma ho desistito poiché ho motivo di credere che anche la mia terra non rientri nelle tue ragioni di governo. E quindi lascio a te la scelta. Intanto, in attesa della tua disponibilità, ti chiedo cosa è da ritenersi veramente intervento a pioggia : la richiesta delle Regioni di moratoria sui contributi Inps, allo scopo di ragionare su come rendere il nostro sistema meno oneroso per gli agricoltori, parificandolo agli altri Paesi europei, o invece pagare gli illeciti di alcuni con le risorse di tutti? A cosa mi riferisco? Sai bene che penso al provvedimento dissennato sulle quote latte (che ha fatto arrossire anche i tuoi colleghi di governo) attraverso cui risorse della comunità, di tutta la comunità italiana, sono state utilizzate per pagare le multe che agricoltori di una certa zona del Paese hanno maturato contravvenendo alla norma comunitaria. Provvedimento che ti ha consentito di assurgere agli onori della cronaca e di ottenere quella notorietà su cui hai costruito il tuo percorso, che oggi i fatti ci spiegano guardasse più all'ambizione di candidarti a Presidente di una Regione (guarda caso una di quelle Regioni beneficiate da quei provvedimento), che non a risolvere i problemi di tutta l'Agricoltura italiana. Ed è proprio per tale ragione che, come scrivi tu, molti in questo periodo vorrebbero parlare francese , poiché altri governi nazionali ,come quello francese, nei riguardi del proprio comparto agricolo hanno avuto un atteggiamento diametralmente opposto al tuo. E gli agricoltori lo hanno compreso. Ma entriamo nei merito, ed inizio con il ribadirti che le indicazioni delle Regioni sono le indicazioni di tutte le Regioni, anche del tuo Veneto. Perché, forse, anche qui sei stato un po' disattento. Pensando, forse, che fossero solo le Regioni del Mezzogiorno a rappresentartele, tu a quelle indicazioni non hai prestato la dovuta attenzione. Le Regioni tutte insieme, invece hanno responsabilmente condivise le priorità necessarie per agire con interventi straordinari contro la crisi devastante del sistema agricolo italiano. Priorità ed interventi straordinari che nella Finanziaria non ci sono, poiché la legge finanziaria su cui si è posta la fiducia contiene solo alcune risposte di carattere ordinario, peraltro non esaustive delle necessità. Come per il Fondo di Solidarietà Nazionale, sul quale, attraverso un meccanismo che anche la tua lettera di risposta al presidente Vendola ammette essere Improprio, per il triennio 2010-2012 riconosci di aver previsto risorse sulle quali ancora non hai ricevuto il consenso dei soggetti istituzionalmente preposti. E cioè le Regioni, le sole ad avere la titolarità a deciderne la destinazione e che, a luglio, ti hanno detto già attraverso atti ufficiali di volerle destinare alle filiere. Volendo fare un esempio: è come se io proponessi una legge regionale con un parere di sostenibilità finanziaria senza avere la certezza che le risorse alle quali ho puntato siano nella mia reale disponibilità. E quindi, ti chiedo: quale principio legislativo e contabile pu sostenere questa tua tesi? Quale principio di buona ragione può farti affermare che hai sovradimensionato le annualità del FSN 2010-12 (senza avere certezza di risorse) immaginando che il surplus poi possa servire, eventualmente a finanziare anche il biennio 2008-2009, da te lasciato colpevolmente senza copertura? E quale principio contabile o di economia finanziaria hai saputo inventare per immaginare una formula di moltiplicatore del Fondo di garanzia di soli 20 milioni di euro, che possa alimentare le necessità di accesso al credito dell'intero sistema agricolo nazionale? O ancora: quale altra formula moltiplicatrice hai immaginato attraverso quel Fondo di soli 100 milioni di euro (anche qui con risorse di dubbia disponibilità), attraverso il quale il Cipe dovrà essere chiamato ad individuare le priorità infrastrutturali di tutta l'Agricoltura italiana? Ed il Piano irriguo, c'è o non c'è in quei 100 milioni? Perché se in quei 100 milioni ci fosse anche il Piano irriguo, quella dotazione finanziaria diventerebbe davvero ridicola rispetto alle necessità irrigue del comparto agricolo, che ha bisogno dell'acqua per coltivare le proprie ambizioni di sopravvivenza. E ancora: pensi che sia veramente una soluzione quella di un intervallo temporale di soli 7 mesi per gli sgravi contributivi per le zone svantaggiate? Sono questi i provvedimenti fondamentali per i nostri contadini? Quei provvedimenti in grado di risolvere i nodi critici di questa congiuntura? Ed allora, caro Ministro, come vedi chi sta giocando il cattivo gioco della strumentalizzazione sei tu, continuando a mentire. Non solo agli agricoltori pugliesi ma di tutta Italia. Piegando le ragioni di un intero mondo , che è l'architrave del sistema economico italiano, alle tue ambizioni personali che accompagni con slogan e comunicati ad effetto. Questo ci dicono i fatti, cui si aggiunge la ufficializzazione della tua candidatura a Presidente del Veneto, per la quale in tutti questi mesi hai tanto lavorato come Ministro della Repubblica, incurante se quel tuo lavoro avrebbe mortificato le ambizioni del sistema agricolo italiano. Fatti che, ora, mettono a nudo un grave conflitto di interessi, che molti anche nella tua maggioranza denunciano da tempo. Fatti che consentono, per , oggi al sistema agricolo di comprendere meglio le ragioni di tante disattenzioni sulle quali, sono certo, verrà espresso un giudizio impietoso. Non ti nascondo, di essere preoccupato. Perché quando questo giudizio sul tuo operato si sarà consumato in maniera definitiva, tanto altro tempo sarà passato. Spero non divenga troppo, per evitare danni irreparabili alla nostra agricoltura. Ti lascio con una preghiera: non rispondermi tirando fuori la solita litania dei fondi del Psr, perché gli agricoltori pugliesi sanno già che quelle risorse sono in fase di assegnazione (e con percentuali di impegno in media con le altre Regioni, Veneto compreso) e perché, come anche tu dovresti sapere, quelle risorse sono finalizzate, così come impone l'Unione europea, ad interventi strutturali e non a misure di contrasto alla crisi. Dario Stefàno Assessore alle Risorse agroalirnentari della Regione Puglia
Fonte
La Gazzetta del Mezzogiorno del 22 dicembre 2009
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