REGOLARE L'IMPIEGO DI SANSA, DISSEQUESTRATO IL TERRENO
Non è stato convalidato il sequestro del terreno effettuato nella giornata di ieri dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Lecce, in località “Yala”. Le sanse umide impiegate come ammendante
Non è stato convalidato il sequestro del terreno effettuato nella giornata di ieri dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Lecce, in località “Yala”. Le sanse umide impiegate come ammendante
PARABITA – Non è stato convalidato il sequestro del terreno effettuato nella giornata di ieri dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Lecce, in località “Yala”, nei dintorni di Parabita. Il responsabile era stato segnalato alla Procura della Repubblica, con ipotesi di reato fra cui gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi, composti nel caso in questione da sanse umide, il getto pericoloso di cose (rappresentato, nel caso in specie, dagli odori molesti che si sarebbero sprigionati) e l’omessa richiesta di autorizzazioni amministrative per lo scarico delle acque di dilavamento dei piazzali. Questo quanto contestato, dopo un sopralluogo dei militari specializzati in reati ambientali, insieme a quelli della stazione locale. La sansa sarebbe dunque partita da un frantoio oleario, sempre nei dintorni di Parabita, e versata nel terreno. In realtà, le sanse umide non costituiscono un rifiuto, come previsto dal decreto ministeriale numero 152 del 6 luglio del 2005, se impiegate in agricoltura, ma un ammendante per il terreno e possono essere distribuite, previa comunicazione al sindaco del Comune, sui terreni, nella quantità di 80mc per ettaro, per migliorane la struttura e favorirne la fertilità. Da qui, la decisione del Tribunale di restituire il terreno ai legittimi proprietari, non rilevando ipotesi di reato.
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