lunedì 28 dicembre 2009

Nino Marmo (An-Pdl) chiede una una manovra complessiva a favore dell'agricoltura pugliese


Nino Marmo (An-Pdl) chiede una una manovra complessiva a favore dell'agricoltura pugliese
Una è finalizzata alla “ristrutturazione finanziaria delle imprese agricole”, l’altra prevede interventi per la costituzione e il funzionamento di consorzi e società consortili di garanzia collettiva

di La Redazione
Il consigliere regionale e comunale di An-Pdl Nino Marmo ha prodotto una manovra complessiva di salvaguardia e promozione dell’agricoltura pugliese, con l’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio regionale per la riduzione e consolidamento del debito previdenziale e due pdl, presentate a seguito di impegni assunto in Consiglio. Una è finalizzata alla “ristrutturazione finanziaria delle imprese agricole”, l’altra prevede interventi per la costituzione e il funzionamento di consorzi e società consortili di garanzia collettiva fidi”. L’ordine del giorno”impegna il presidente e la Giunta regionale tutta a chiedere al Governo nazionale, ai presidenti del Consiglio dei ministri, del Senato, della Camera dei Deputati: A) di esperire ogni azione possibile affinché vengano reperiti i fondi necessari per avviare un processo di consolidamento della situazione debitoria delle imprese agricole e cooperative e per la realizzazione di una sanatoria mediante ravvedimento, che comporti la regolarizzazione di tutti gli obblighi di natura fiscale e tributaria del mondo agricolo, attraverso il pagamento, rateizzato, al massimo del 15-20% delle somme effettivamente dovute; B) di avviare ogni iniziativa possibile che porti i livelli contributivi della previdenza agricola nazionale a quelli degli altri Stati europei che sono notevolmente più bassi di quelli italiani; C) di sostenere la urgenza e necessità di una riforma globale del sistema previdenziale agricolo. L’ordine del giorno impegna altresì “il presidente e la Giunta regionale ad attivare ogni iniziativa, rimodulando le misure previste dal Piano di sviluppo regionale per la costituzione: di un fondo regionale di rotazione per lo stoccaggio di prodotti agricoli; di misure volte alla realizzazione di strutture di stoccaggio, gestite da consorzi di OP di prodotto; di misure per avviare un piano olivicolo regionale teso all’ammodernamento degli impianti esistenti”. La pdl “Ristrutturazione finanziaria delle imprese agricole” dà la possibilità alle imprese agricole che vogliono beneficiare delle agevolazioni previste, di presentare un piano di ristrutturazione aziendale dove indicare le passività, contratte entro il 31 dicembre 2009, da consolidare. Le esposizioni finanziarie per le quali potranno essere concessi benefici sono operazioni pluriennali di credito agrario e fondiario contratte a tasso ordinario o comunque a tasso superiore a quello agevolato ottenibile con il provvedimento in esame; altre esposizioni debitorie relative all’esercizio dell’attività agricola, da certificare con idonea documentazione. L’ammontare massimo dei finanziamenti, che godono dei contributi regionali sugli interessi, è di 200mila per gli imprenditori individuali e di 800mila per gli organismi associativi. Gli imprenditori agricoli individuali e le società di persone possono ammortizzare i finanziamenti in questione in 15 anni per gli importi fino a 200mila e in 20 anni per importi superiori. Gli organismi associativi beneficiari del contributo possono ammortizzare i finanziamenti in 15 anni per importi fino a 800mila e in 20 anni per importi superiori. I finanziamenti così concessi godranno di un periodo di tre anni di preammortamento. Durante tale periodo, i soggetti beneficiari non potranno fruire di altri interventi creditizi assistiti dal concorso regionale nel pagamento degli interessi. Il concorso regionale sugli interessi è pari al 1,5% per cento del tasso di riferimento delle operazioni di credito agrario di miglioramento vigente alla data di stipula del contratto di mutuo. Lo stesso concorso d’ammortamento sarà riconosciuto per il periodo di preammortamento. Un “fondo di rotazione” appositamente istituito garantirà le operazioni di credito previste nella pdl. Con lo stesso fondo di rotazione, allo scopo di favorire e promuovere iniziative per la tutela economica della produzione agricola, anche mediante operazioni di stoccaggio e conservazione di prodotti agricoli saranno concessi, attraverso cooperative e loro consorzi, ed associazioni di produttori agricoli, acconti ai soci conferenti. Per dette operazioni saranno istituiti tre centri di stoccaggio, in relazione alle grandi aree della Regione, del Salento, della Terra di Bari - per la provincia di Bari e la provincia di Barletta-Andria-Trani - e della Capitanata, la cui gestione sarà affidata a consorzi di organizzazioni di produttori. La pdl che prevede interventi per la costituzione ed il funzionamento di consorzi e società consortili di garanzia collettiva fidi disciplina la promozione e la costituzione, nel settore agricolo, di Consorzi di garanzia collettiva fidi (Confidi), che hanno come scopo sociale a) a prestazione di garanzie alle imprese agricole, singole ed associate, per facilitare l’accesso al credito; b) la prestazione di servizi per il reperimento, l’utilizzo e la gestione delle risorse finanziarie. I Confidi, che perseguono le finalità di cui al precedente articolo 1, devono essere costituiti da imprese agricole di cui all’art. 2135 del codice civile; avere base regionale o provinciale o interprovinciale; avere natura giuridica di primo o di secondo grado; essere regolati da uno statuto; eleggere la sede operativa nel territorio della Regione Puglia; perseguire fini di mutualità fra le imprese aderenti;concedere garanzie ed agevolazioni con valutazioni indipendenti dal numero delle quote sottoscritte o versate da ciascun socio. Ai Confidi possono aderire, quali soci sostenitori, amministrazioni pubbliche ed organismi associativi privati. Lo statuto dei Confidi deve stabilire, fra l’altro, che il consiglio di amministrazione deve essere composto, per almeno i due terzi, da imprese agricole La Giunta regionale può concedere contributi per la formazione o la integrazione dei fondi rischi e del patrimonio di garanzia destinati a prestare alle imprese agricole socie le garanzie per l’accesso al credito e al finanziamento da parte dei soggetti che esercitano l’attività creditizia e finanziaria ai sensi del testo unico 1 settembre 1993, n.385 e successive modifiche; contributi per agevolare l’attività di assistenza e di consulenza tecnica e finanziaria a favore delle imprese associate;può concedere il concorso nel pagamento degli interessi sui prestiti e sui finanziamenti, assistiti dalle garanzie prestate dai Confidi, concessi alle imprese socie. Il contributo da erogarsi è commisurato: al valore del patrimonio di garanzia e dei fondi rischi sottoscritti dai soci effettivi e sostenitori; all’importo complessivo delle operazioni di finanziamento, garantire dai confidi, ed effettivamente definite e in essere alla chiusura dell’esercizio precedente la data di presentazione della domanda. Il concorso pubblico della regione comporta per il credito a breve termine, una durata massima di dodici mesi nel rispetto della normativa e degli orientamenti comunitari vigenti al momento della concessione; per il credito a medio termine, una durata massima di cinque anni ed il rispetto dei criteri di ammissibilità, delle limitazioni, delle esclusioni e dei divieti previsti dalla normativa comunitaria vigente al momento della concessione, che disciplina gli aiuti agli investimenti nelle aziende agricole, singole ed associate. Copertura finanziaria: 13 milioni di euro, prelevando le somme necessarie dal capitolo 1110045 upb 6.5.01. “Fondo di riserva per le reiscrizioni dei residui passivi perenti del bilancio autonomo”.

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