sabato 19 dicembre 2009

La fase uluzziana


La fase uluzzianaLa Baia di Uluzzo, situata all’interno del bacino del Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio, custodisce un importante sito preistorico, il più antico complesso italiano riferibile al Paleolitico Superiore. Conosciuto a livello mondiale perché ha ospitato la cosiddetta cultura uluzziana (risalente a 31.000 anni fa), rappresenta uno dei depositi preistorici più importanti del periodo, data la concentrazione dei giacimenti rinvenuti nelle grotte presenti: dagli strumenti di vita quotidiana, ricavati da lastrine calcaree, a una particolare punta di lancia a forma di semiluna. Si chiama fase uluzziana perché in archeologia si indica un manufatto preistorico col nome del posto dove per laprima volta lo si ritrova; infatti quando vennero condotti gli scavi ad Uluzzo, quel tipo di industria non era stata ancora scoperta e classificata.Uluzzo era (ed è ancora) il nome in dialetto con cui si indica la pianta di asfodelo (cfr. foto), molto diffusa nella baiae in quasi tutta la macchia mediterranea salentina.Le ombre dei defunti secondo i Greci vagavano sui prati di asfodeli, fiori raccolti in grappolo su un lungo fusto associati al culto delle divinità dell’oltretomba probabilmente per l’aspetto spettrale quando erano mossi dal vento nella semioscurità: il "fiore della morte", appartenente alla mitologia greca: l'Asfodelo. I fiori rappresentano un autentico tesoro della flora mediterranea grazie alle rigorose condizioni ambientali sopportabili esclusivamente da specie che in quest'area possono sopravvivere favorite dalla scarsa concorrenza di altre specie ecologicamente più esigenti: la Poenia, la Campanula pugliese, la Scrofularia lucida, la Violaciocca minore, l'Eliantemo jonico.
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Asfodelo - latino: asphodelusBot. asphodelus microcarpusFiorisce in primavera ed è considerata una pianta che cresce nei cimiteri presso isepolcri. Oggi è utilizzato nell’industria cosmetica. Nel passato nel salento simangiava lessandone gli steli e condendoli con olio e limone, oppure conservandoliin aceto.

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