Antonio Bruno è Laureato in Scienze Agrarie Dottore Agronomo iscritto all'Ordine di Lecce - Esperto in diagnostica urbana e territoriale e studente all'Università del Salento del Corso di laurea in Viticultura ed Enologia
sabato 19 dicembre 2009
Da Pisa ecco due invenzioni per dire addio alla chimica Chimica addio.
Da Pisa ecco due invenzioni per dire addio alla chimica Chimica addio.
di Andrea Settefonti
Da Pisa arrivano due rivoluzionarie invenzioni in grado di mandare in soffitta diserbanti e pesticidi. Si tratta del lavoro di 15 anni di ricerca di Andrea Peruzzi professore ordinario presso il dipartimento di Agronomia e Gestione dell'Agroecosistema (Daga) della Facoltà di Agraria.
Con il suo gruppo di lavoro ha messo a punto un sistema, detto bioflash, di disinfestazione attraverso l'uso del vapore d'acqua. Ma anche ha realizzato una sarchiatrice di precisione che interviene per estirpare le erbe infestanti ed evita l'uso di erbicidi nella coltivazione di ortaggi, ma anche di cereali.
Metodi per il controllo fisico e non chimico delle infestanti. Bioflash. Il sistema, che ha una sua applicazione pratica in una macchina in commercio realizzata dalla ditta Celli di Forlì, è stato presentato a Roma in occasione diAgriExpo. «L'aspetto innovativo del sistema», dice il professor Peruzzi, «riguarda la distribuzione e l'incorporazione nel terreno di sostanze, dotate di ridotto impatto ambientale e compatibili con le coltivazioni successive, in grado di reagire esotermicamente con il vapore come l'ossido di calcio (CaO) e l'idrossido di potassio (KO) rilasciando una quantità addizionale di energia termica». Sarchiatrice. Macchina unica al mondo, con strigliatori a geometria variabile ma a bassa tecnologia e con un costo di circa 1500 euro, è adattabile a molte coltivazioni. «Si tratta di una particolare agricoltura di precisione, da orologiaio», «che limita l'uso dell'acqua e migliora la resa e la qualità del prodotto. Con il pomodoro abbiamo ottenuto dieci tonnellate in più a ettaro». Ricerca innovativa che il ministero non finanzia. «Ci hanno escluso dai fondi con un progetto che prevede l'uso di robot in grado di sceglierei il miglior trattamento fisico a seconda del tipo di infestante». Andrea Settefonti
www.bioflash.it
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