sabato 26 dicembre 2009

L'assessore regionale Dario Stefano ha accusato Za­ia di fare «campagna elettora­le sulla pelle dei Pugliesi»


l'Agenzia delle polemiche
Sicurezza alimentare a Verona, Puglia contro Zaia
Il ministro: meglio portare la sede in riva all’Adige. Rivolta dal Sud: campagna elettorale sulla nostra pelle

Il ministro Zaia e, in secondo piano, il sindaco Flavio Tosi
VERONA — Una frase del ministro Zaia riapre la guerra nord-sud (tra Puglia e Vene­to) per ottenere la sede del­l'Agenzia per la Sicurezza Ali­mentare. Che, a dire il vero, al momento nessuno sa bene cosa sia e neppure se esista. La vicenda inizia diversi an­ni fa, quando Gianni Aleman­no, allora ministro dell'Agri­coltura, promise formalmen­te che l'agenzia avrebbe avu­to sede a Verona. Poi il gover­no cambiò, e quello guidato da Romano Prodi (ministro competente il pugliese De Ca­stro) il 27 luglio 2007 decise che la sede doveva essere a Foggia. Nel settembre di quest'an­no, ecco una nuova polemica, con i foggiani che accusava­no il governo (guidato stavol­ta da Berlusconi) di aver can­cellato i soldi necessari alla creazione dell'ente. Su Face­book nacque anche l'inevita­bile Comitato. Poi, ancora si­lenzio.
Fino all'altro giorno, quan­do nel corso del brindisi di fi­ne anno al ministero dell'Agri­coltura, Luca Zaia ha riaperto il caso, spiegando che l'inse­diamento dell'Agenzia a Fog­gia «è di competenza del Mi­nistero della Salute, ma non si può scordare che Aleman­no assegnò l'agenzia a Vero­na, che in fatto di agroalimen­tare non ha nulla da invidiare ad alcuno. La Regione Veneto - ricorda Zaia - stanziò a que­sto scopo 600mila euro. Ma poi Prodi decise per Foggia». Zaia, per correttezza, ha ag­giunto di non voler dire altro «non conoscendo gli intendi­menti del ministero per la Sa­lute ». Ma il sottosegretario al­la Salute, Francesca Martini, ribadisce che la questione è di competenza del suo mini­stero e che «la scelta di una eventuale implementazione sarà presa dal governo». Poi aggiunge: «Personalmente credo che Verona abbia tutte le carte in regola quale sede di un'Agenzia in questo setto­re, ma devo anche ribadire quel che ho detto in passato, e cioè che, ovunque venga collocata, dovrà necessaria­mente essere un organismo snello e non potrà mai diven­tare un altro 'carrozzone' o una cattedrale nel deserto».
Molto soddisfatto il sinda­co Tosi: «È la conferma di quello che avevo sempre det­to, un ministro veneto come Zaia sa essere finalmente sen­sibile alle esigenze di tutto il nostro territorio». Durissime, intanto, le proteste in arrivo dal Sud. L'assessore regionale Dario Stefano ha accusato Za­ia di fare «campagna elettora­le sulla pelle dei Pugliesi», con evidente riferimento alla candidatura di Zaia come go­vernatore del Veneto. E l'ex ministro Paolo De Castro, sot­tolineato che già c'è una leg­ge assegna la sede a Foggia, ha detto di augurarsi «che Za­ia diventi Governatore e torni così a casa sua, in Veneto».
Lillo Aldegheri 26 dicembre 2009

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