mercoledì 23 dicembre 2009

Condizionalità: approvato il D.M. con le novità per il 2010


Condizionalità: approvato il D.M. con le novità per il 2010
Passi avanti verso la semplificazione
Nella seduta del 17 dicembre 2009 la Conferenza Stato-Regioni ha espresso parere favorevole all'Intesa relativa al decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali riguardante la "Disciplina del Regime di condizionalità ai sensi del Regolamento (CE) n. 73/2009 e delle riduzioni ed esclusioni per inadempienze dei beneficiari dei pagamenti diretti e dei programmi di sviluppo rurale".Dopo un lungo confronto con le Regioni e le Organizzazioni sindacali di categoria viene licenziato un testo condiviso che introduce numerose novità in ambito di condizionalità, recependo a livello nazionale le disposizioni del regolamento (CE) n. 73/2009 sul sostegno diretto degli agricoltori nell'ambito della Politica Agricola Comune, nel più ampio quadro delle modifiche conseguenti all'Health Check.Il decreto condizionalità 2010 introduce un approccio innovativo già a partire dall'impostazione: si tratta infatti di un "testo unico" che, oltre a disporre l'abrogazione dei precedenti decreti in materia, unifica il quadro normativo comprendendo sia il regime di condizionalità che le disposizioni di riduzione ed esclusione dai finanziamenti dello sviluppo rurale.Si orienta in tal modo la normativa verso quella semplificazione auspicata da tutti gli Stati membri e dalla Commissione stessa nelle numerose occasioni di confronto avute in ambito comunitario negli ultimi mesi, anche con riferimento agli aspetti procedurali di controllo della regolarità dei pagamenti della PAC.Mentre resta immutato il quadro regolamentare relativo alle riduzioni ed esclusioni nel caso di infrazioni nei PSR, la principale semplificazione consiste nella riduzione del numero delle norme che passa da sette - previsti nelle scorse annualità - a cinque norme, corrispondenti ai quattro obiettivi "storici" delle BCAA, ovvero la protezione del suolo contro l'erosione, la destrutturazione, la riduzione di sostanza organica, il livello minimo di gestione dell'habitat ai quali si aggiunge la nuova quinta sfida sancita dell'Health check di "gestione sostenibile delle risorse idriche".In pratica viene dato seguito operativo a livello nazionale al processo di semplificazione delle norme di condizionalità e alla loro concreta applicazione in sintonia con il piano di azione comunitario e con le iniziative già condotte su questo tema dalla task force ambiente della Rete rurale nazionale con l'attivazione di uno specifico Forum lo scorso settembre.Questa nuova norma di gestione delle risorse idriche prevede lo standard del rispetto delle procedure di autorizzazione quando l'utilizzo delle acque a fini di irrigazione è soggetto a tale adempimento.Sempre nell'ambito "protezione e gestione delle risorse idriche", lo standard relativo all'obbligo di introdurre fasce tampone lungo i corsi d'acqua verrà recepito in Italia a partire dal 2012.Un ulteriore elemento di novità, è rappresentato dal fatto che gli obblighi derivanti dai Criteri di gestione obbligatoria (CGO) e dalle Buone condizioni agronomiche e ambientali (BCAA) vengono esplicitati con precisione negli allegati al testo, rendendo disponibili queste informazioni già dalla pubblicazione del decreto e non più in fase di emanazione della collegata circolare Agea relativa ai controlli come negli anni scorsi. Aspetto importante, quest'ultimo, perchè volto a favorire un'informazione trasparente e tempestiva nei confronti degli agricoltori.Infine, i tempi per l'effettiva attuazione del D.M.: dopo l'approvazione in Conferenza Stato-Regioni e la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, l'ultimo passo riguarda il recepimento a livello regionale, da effettuarsi entro 60 giorni dalla pubblicazione, finalizzato a definire disposizioni di dettaglio a livello territoriale. Al fine di rendere più omogenee le norme regionali di condizionalità con le disposizioni del decreto, le Regioni e Province Autonome trasmettono preventivamente al Ministero le bozze di delibera regionale per favorire l'analisi, il confronto e l'armonizzazione tra i livelli istituzionali.

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