I Dottori Agronomi e Dottori Forestali consulenti agro alimentari
di Antonio Bruno
Dall’osservatorio dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali si prende facilmente atto dei dati di questa campagna AGRICOLA 2009 che è la peggiore per i prezzi all’origine che hanno avuto un crollo del 30% con i prezzi di produzione che si sono impennati del 28%. E’ del tutto evidente quindi che si produce vedendo ridotto il reddito in maniera vistosa e ai limiti della possibilità di permanere nel mercato senza vendere sottocosto. C’è inoltre da segnalare che nella finanziaria è prevista proroga per le agevolazioni previdenziali sino al 31 luglio 2010 per le zone montane e svantaggiate per 150 milioni di Euro. L’altro dato riguarda il Fondo di Solidarietà Nazionale, sulla Piccola Proprietà contadina e il piano irriguo che dovrebbero fornire risorse per 500 – 600 milioni di Euro non ancora disponibile per il Mondo Agricolo inoltre ci sono ancora da spendere 800 milioni di Euro di Fondi Comunitari bloccati alle Regioni per la Burocrazia.
Siamo noi Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali, formati per informare nelle scelte 1 milione e 700 mila Imprese Agricole che hanno 1 milione e 100 mila occupati e che rappresentano l’8,5% del Prodotto interno lordo che possiamo e dobbiamo fornire la nostra consulenza professionale per favorire la qualità della vita attraverso l’attestazione della qualità dei prodotti agricoli fatta direttamente ai consumatori.
Basta osservare ciò che accade in questi giorni nel settore Olivicolo. C’è una produzione inferiore del 30% e il crollo del prezzo dell’Olio e quindi anche i prezzi delle Olive che sono intorno ai 25 – 30 Euro al quintale.
La questione è chiara si è dato in questi anni il ruolo agli agricoltori che non è quello degli agricoltori. Il concetto di “Multifunzionalità” applicato all'agricoltura. In pratica si è dato all’Agricoltore, oltre al compito della produzione di alimenti e materie prime, funzioni secondarie. Secondo l’Unione europea il termine “Multifunzionalità” sta ad indicare “il nesso fondamentale tra agricoltura sostenibile, sicurezza alimentare, equilibrio territoriale, conservazione del paesaggio e dell’ambiente, nonché garanzia dell’approvvigionamento alimentare. Il problema è che all’Agricoltore non si sono date le risorse per poter fare tutte queste cose che la Comunità ritiene secondarie.
Ed è inutile inventarsi il sistema per la tracciabilità degli alimenti con la verifica della qualità del cibo dal codice a barre al cellulare. Capite? Dicono che basta fotografare l'etichetta per ricevere le immagini del processo produttivo. Mi riferisco al sistema Barcode, curato dalla Neos di Milano (partner Apple) che permette di leggere il codice a barre del prodotto e di trasformare le informazioni in immagini che poi possono essere condivise e amplificate dagli utenti un social network, in particolare Facebook e Twitter. Questo va bene ma le informazioni devono essere verificate da un Dottore Agronomo e Dottore Forestale che appunto le fornisce al sistema e ha gli strumenti professionali per verificarle. Si tratta di un sistema che permette ai prodotti di parlare al Dottore Agronomo e Dottore Forestale. Prendiamo una busta di latte: attraverso il Barcode si potrà visualizzare sul cellulare l'allevamento, il responsabile della sicurezza, che in questo modo ci mette la faccia, e tutte le informazioni correlate.
Ecco allora che è del tutto evidente che se la campagna vuole svolgere un ruolo anticiclico rispetto alle difficoltà dell’economia di carta si deve applicare il contenimento dei costi, la valorizzazione delle produzioni e il sostegno dei consumi che sono in calo addirittura a tavola.
Ed è proprio in questo settore che noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali possiamo fare molto con un opera di vera e propria consulenza al consumatore che è travolto dalla pubblicità e dai marchi, ed impossibilitato, per il poco tempo, a recarsi direttamente in campagna per approvvigionarsi. La nostra consulenza alle Aziende che dovrebbero divenire i fornitori del consumatore che potrebbe prendere in seria considerazione l’opportunità di affidarsi alla consulenza di noi Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali per gli acquisti di Pane, formaggi, Carne, Vino, Olio, Ortaggi e agro alimentare.
I consumatori in questo modo si affidano al Dottore Agronomo o Dottore Forestale di fiducia che ha la consulenza delle aziende di cui controlla e valida la produzione. L’ingresso di noi Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali nel mercato, avrebbe l’effetto di indirizzarlo verso un'economia che metta al centro le persone che producono con le persone che consumano e le relazioni tra di loro.
L’Ordine Provinciale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali sarebbe il garante dei consumatori poiché controllerebbe l’eticità e la correttezza professionale di noi professionisti.
La realtà dimostra che vendere e comprare non sono atti banali e innocui. Hanno un fortissimo impatto, non solo economico. Dietro a questo banale gesto quotidiano si nascondono problemi di portata planetaria di natura sociale, politica ed ambientale.
Chi sono i contadini italiani ed esteri che forniscono le nostre tavole di pane, vino, formaggio, olio, pasta? Cosa fanno? Come producono? Quale il grado di trasparenza delle informazioni che diffondono?
Noi Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali dovremmo catalogare, incrociare informazioni e offrire garanzia delle strutture produttive con le quali abbiamo rapporti frequenti ai nostri clienti di cui siamo consulenti agro alimentari. Lo scopo è dare al consumatore le informazioni necessarie perché non sia ingannato con prodotti che non sono di qualità.
di Antonio Bruno
Dall’osservatorio dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali si prende facilmente atto dei dati di questa campagna AGRICOLA 2009 che è la peggiore per i prezzi all’origine che hanno avuto un crollo del 30% con i prezzi di produzione che si sono impennati del 28%. E’ del tutto evidente quindi che si produce vedendo ridotto il reddito in maniera vistosa e ai limiti della possibilità di permanere nel mercato senza vendere sottocosto. C’è inoltre da segnalare che nella finanziaria è prevista proroga per le agevolazioni previdenziali sino al 31 luglio 2010 per le zone montane e svantaggiate per 150 milioni di Euro. L’altro dato riguarda il Fondo di Solidarietà Nazionale, sulla Piccola Proprietà contadina e il piano irriguo che dovrebbero fornire risorse per 500 – 600 milioni di Euro non ancora disponibile per il Mondo Agricolo inoltre ci sono ancora da spendere 800 milioni di Euro di Fondi Comunitari bloccati alle Regioni per la Burocrazia.
Siamo noi Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali, formati per informare nelle scelte 1 milione e 700 mila Imprese Agricole che hanno 1 milione e 100 mila occupati e che rappresentano l’8,5% del Prodotto interno lordo che possiamo e dobbiamo fornire la nostra consulenza professionale per favorire la qualità della vita attraverso l’attestazione della qualità dei prodotti agricoli fatta direttamente ai consumatori.
Basta osservare ciò che accade in questi giorni nel settore Olivicolo. C’è una produzione inferiore del 30% e il crollo del prezzo dell’Olio e quindi anche i prezzi delle Olive che sono intorno ai 25 – 30 Euro al quintale.
La questione è chiara si è dato in questi anni il ruolo agli agricoltori che non è quello degli agricoltori. Il concetto di “Multifunzionalità” applicato all'agricoltura. In pratica si è dato all’Agricoltore, oltre al compito della produzione di alimenti e materie prime, funzioni secondarie. Secondo l’Unione europea il termine “Multifunzionalità” sta ad indicare “il nesso fondamentale tra agricoltura sostenibile, sicurezza alimentare, equilibrio territoriale, conservazione del paesaggio e dell’ambiente, nonché garanzia dell’approvvigionamento alimentare. Il problema è che all’Agricoltore non si sono date le risorse per poter fare tutte queste cose che la Comunità ritiene secondarie.
Ed è inutile inventarsi il sistema per la tracciabilità degli alimenti con la verifica della qualità del cibo dal codice a barre al cellulare. Capite? Dicono che basta fotografare l'etichetta per ricevere le immagini del processo produttivo. Mi riferisco al sistema Barcode, curato dalla Neos di Milano (partner Apple) che permette di leggere il codice a barre del prodotto e di trasformare le informazioni in immagini che poi possono essere condivise e amplificate dagli utenti un social network, in particolare Facebook e Twitter. Questo va bene ma le informazioni devono essere verificate da un Dottore Agronomo e Dottore Forestale che appunto le fornisce al sistema e ha gli strumenti professionali per verificarle. Si tratta di un sistema che permette ai prodotti di parlare al Dottore Agronomo e Dottore Forestale. Prendiamo una busta di latte: attraverso il Barcode si potrà visualizzare sul cellulare l'allevamento, il responsabile della sicurezza, che in questo modo ci mette la faccia, e tutte le informazioni correlate.
Ecco allora che è del tutto evidente che se la campagna vuole svolgere un ruolo anticiclico rispetto alle difficoltà dell’economia di carta si deve applicare il contenimento dei costi, la valorizzazione delle produzioni e il sostegno dei consumi che sono in calo addirittura a tavola.
Ed è proprio in questo settore che noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali possiamo fare molto con un opera di vera e propria consulenza al consumatore che è travolto dalla pubblicità e dai marchi, ed impossibilitato, per il poco tempo, a recarsi direttamente in campagna per approvvigionarsi. La nostra consulenza alle Aziende che dovrebbero divenire i fornitori del consumatore che potrebbe prendere in seria considerazione l’opportunità di affidarsi alla consulenza di noi Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali per gli acquisti di Pane, formaggi, Carne, Vino, Olio, Ortaggi e agro alimentare.
I consumatori in questo modo si affidano al Dottore Agronomo o Dottore Forestale di fiducia che ha la consulenza delle aziende di cui controlla e valida la produzione. L’ingresso di noi Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali nel mercato, avrebbe l’effetto di indirizzarlo verso un'economia che metta al centro le persone che producono con le persone che consumano e le relazioni tra di loro.
L’Ordine Provinciale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali sarebbe il garante dei consumatori poiché controllerebbe l’eticità e la correttezza professionale di noi professionisti.
La realtà dimostra che vendere e comprare non sono atti banali e innocui. Hanno un fortissimo impatto, non solo economico. Dietro a questo banale gesto quotidiano si nascondono problemi di portata planetaria di natura sociale, politica ed ambientale.
Chi sono i contadini italiani ed esteri che forniscono le nostre tavole di pane, vino, formaggio, olio, pasta? Cosa fanno? Come producono? Quale il grado di trasparenza delle informazioni che diffondono?
Noi Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali dovremmo catalogare, incrociare informazioni e offrire garanzia delle strutture produttive con le quali abbiamo rapporti frequenti ai nostri clienti di cui siamo consulenti agro alimentari. Lo scopo è dare al consumatore le informazioni necessarie perché non sia ingannato con prodotti che non sono di qualità.
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