Il bonus ricerca in Agricoltura sarà riformato, fondi anche la prevenzione e la gestione dei rischi connessi alle attività agricole
DI LUIGI CIARELLO
Nuovi criteri di agevolazione e, intanto, dote da oltre 1,1 miliardi di Euro sono i fondi a ricerca e agricoltura
Il maxi-emendamento del relatore alla manovra, approvato in commissione bilancio alla camera prevede: - - la riforma del credito d'imposta per ricerca e sviluppo e la contestuale assegnazione di 200 mln di euro l'anno per il biennio 2010-11. Risorse da sommare ai già stanziati 654 mln di euro per il 2010 e ai 65,4 mln per il 2011 - l'accesso delle imprese agricole al fondo di garanzia per le pmi, per una copertura massima di 20 mln di euro nel 2010 - il rifinanziamento del fondo di solidarietà nazionale per la gestione dei rischi connessi alle attività agricole, per un totale di 120 mm di euro l'anno, per ciascuno degli anni 2010,2011 e 2012. Somme a cui potranno aggiungersi altri 20 mln di euro l'anno, per lo stesso triennio, derivanti dalla riforma 0cm vino. - la proroga di un anno del programma nazionale pesca e acquacoltura e la nomina di commissari ad acta da parte del ministro alle politiche agricole, per le sole regioni del Sud Italia con l'obiettivo di rispettare gli obiettivi tracciati in materia dall'Unione europea - lo stanziamento di 100 mln di euro da parte del Cipe per finanziare programmi di sostegno nel settore agricolo i bonus ricerca andranno altri 200 milioni di euro per il 2010 e altrettanti per il 2011. Soldi che si sommano ai già previsti 654 milioni di euro in cascina per il prossimo anno e ai 65,4 milioni di euro per il 2011. E che aprono la strada a una riforma del credito d'imposta, che il maxiemendamento alla Finanziaria, messo a punto dal relatore a Montecitorio Massimo Corsaro e approvato in commissione bilancio alla camera, affida a un decreto “di natura non regolamentare del ministro dell'economia e delle finanze, da emanare sentite le associazioni di categoria”. Un provvedimento che testualmente abbia anche il compito «di stabilire i criteri di individuazione e di finanziamento di nuovi investimenti dei privati in ricerca e sviluppo e punti a “individuare le tipologie di interventi suscettibili di agevolazione, le modalità di fruizione del credito di imposta e i soggetti beneficiari meritevoli di agevolazione”. In sostanza, il provvedimento, a firma Tremonti, dovrà riscrivere l'agevolazione, prevista dall'articolo 29, comma 1, del decreto legge n. 185 del 2008, ma introdotta dall'articolo 1, commi da 280 a 283, della legge n. 296/2006. Agricoltura. L'emendamento Corsaro fa anche di più: Affronta alcuni nodi del comparto agricolo rimasti irrisolti sul fronte delle garanzie. Così, per il 2010 viene consentito al settore agricolo l'accesso al fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, di cui all'art. 15 della legge n. 266/1997. Ovviamente non all'infinito: la copertura massima spendibile è di 20 milioni di euro. L'obiettivo dichiarato dal legislatore nel maxi-emendamento alla manovra è “favorire l'accesso al credito ai tini di investimento e di consolidamento delle passività attraverso il rafforzamento delle attività del fondo di garanzia nazionale e dei confidi agricoli”. Il secondo tassello per l'agricoltura contenuto nell'emendamento Corsaro e accettato dalla commissione bilancio alla camera è il rifinanziamento del fondo di solidarietà nazionale per la prevenzione e la gestione dei rischi connessi alle attività agricole. Sul piatto 120 milioni di euro, per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012. Fondi, a cui si aggiungeranno altre risorse comunitarie, attivabili nel contesto dell'organizzazione comune di mercato del vino, pari a 20 milioni di euro l'anno, per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012. Ovviamente l'emendamento Corsaro va anche a copertura del debito pregresso, disponendo che per “garantire il pagamento dei saldi contributivi degli interventi assicurativi del Fondo di Solidarietà Nazionale, tali somme “possono essere utilizzate per coprire i fabbisogni di spesa degli anni precedenti a quello di competenza senza oneri aggiuntivi a carico del bilancio dello stato”. La manovra per il primario, per , non si ferma qui. Un altro comma approvato dalla commissione bilancio alla Camera recita che “per le necessità del settore agricolo il Cipe individua i programmi da sostenere e destina 100 milioni di euro, a valere sulle disponibilità del fondo infrastrutture”; quello istituito dall'articolo 18, comma 1, lettera b) del decreto-legge n. 185/2008, convertito nella legge n. 2/2009. Pesca e acquacoltura. Infine, viene prorogato di un altro anno, cioè anche per il 2010, il programma nazionale della pesca e l'aquacoltura, istituito dall'articolo 5, comma 1, del dlgs n. 154/2004 e che originariamente aveva durata triennale. A tal proposito, l'emendamento Corsaro dispone che il ministro delle politiche agricole possa affidare a commissari ad acta le “attività di coordinamento, promozione e realizzazione di servizi ed interventi nel settore della pesca marittima e dell'acquacoltura”. Il ricorso ai commissari dovrà per interessare le sole “regioni oggetto delle politiche europee di convergenza”; in sostanza, le aree del Mezzogiorno etichettato come ex obiettivo uno. Il mandato dei commissari è già palese: dare completa attuazione alla programmazione comunitaria di cui al regolamento Ce n. 1998-2006 del 27 luglio 2006 del Consiglio e al piano triennale della pesca di cui all'art. 5 comma i del dlgs 154/2005, che come appena detto, la manovra per il 2010 punta a prorogare.
Fonte Italia Oggi del 9 dicembre 2009
DI LUIGI CIARELLO
Nuovi criteri di agevolazione e, intanto, dote da oltre 1,1 miliardi di Euro sono i fondi a ricerca e agricoltura
Il maxi-emendamento del relatore alla manovra, approvato in commissione bilancio alla camera prevede: - - la riforma del credito d'imposta per ricerca e sviluppo e la contestuale assegnazione di 200 mln di euro l'anno per il biennio 2010-11. Risorse da sommare ai già stanziati 654 mln di euro per il 2010 e ai 65,4 mln per il 2011 - l'accesso delle imprese agricole al fondo di garanzia per le pmi, per una copertura massima di 20 mln di euro nel 2010 - il rifinanziamento del fondo di solidarietà nazionale per la gestione dei rischi connessi alle attività agricole, per un totale di 120 mm di euro l'anno, per ciascuno degli anni 2010,2011 e 2012. Somme a cui potranno aggiungersi altri 20 mln di euro l'anno, per lo stesso triennio, derivanti dalla riforma 0cm vino. - la proroga di un anno del programma nazionale pesca e acquacoltura e la nomina di commissari ad acta da parte del ministro alle politiche agricole, per le sole regioni del Sud Italia con l'obiettivo di rispettare gli obiettivi tracciati in materia dall'Unione europea - lo stanziamento di 100 mln di euro da parte del Cipe per finanziare programmi di sostegno nel settore agricolo i bonus ricerca andranno altri 200 milioni di euro per il 2010 e altrettanti per il 2011. Soldi che si sommano ai già previsti 654 milioni di euro in cascina per il prossimo anno e ai 65,4 milioni di euro per il 2011. E che aprono la strada a una riforma del credito d'imposta, che il maxiemendamento alla Finanziaria, messo a punto dal relatore a Montecitorio Massimo Corsaro e approvato in commissione bilancio alla camera, affida a un decreto “di natura non regolamentare del ministro dell'economia e delle finanze, da emanare sentite le associazioni di categoria”. Un provvedimento che testualmente abbia anche il compito «di stabilire i criteri di individuazione e di finanziamento di nuovi investimenti dei privati in ricerca e sviluppo e punti a “individuare le tipologie di interventi suscettibili di agevolazione, le modalità di fruizione del credito di imposta e i soggetti beneficiari meritevoli di agevolazione”. In sostanza, il provvedimento, a firma Tremonti, dovrà riscrivere l'agevolazione, prevista dall'articolo 29, comma 1, del decreto legge n. 185 del 2008, ma introdotta dall'articolo 1, commi da 280 a 283, della legge n. 296/2006. Agricoltura. L'emendamento Corsaro fa anche di più: Affronta alcuni nodi del comparto agricolo rimasti irrisolti sul fronte delle garanzie. Così, per il 2010 viene consentito al settore agricolo l'accesso al fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, di cui all'art. 15 della legge n. 266/1997. Ovviamente non all'infinito: la copertura massima spendibile è di 20 milioni di euro. L'obiettivo dichiarato dal legislatore nel maxi-emendamento alla manovra è “favorire l'accesso al credito ai tini di investimento e di consolidamento delle passività attraverso il rafforzamento delle attività del fondo di garanzia nazionale e dei confidi agricoli”. Il secondo tassello per l'agricoltura contenuto nell'emendamento Corsaro e accettato dalla commissione bilancio alla camera è il rifinanziamento del fondo di solidarietà nazionale per la prevenzione e la gestione dei rischi connessi alle attività agricole. Sul piatto 120 milioni di euro, per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012. Fondi, a cui si aggiungeranno altre risorse comunitarie, attivabili nel contesto dell'organizzazione comune di mercato del vino, pari a 20 milioni di euro l'anno, per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012. Ovviamente l'emendamento Corsaro va anche a copertura del debito pregresso, disponendo che per “garantire il pagamento dei saldi contributivi degli interventi assicurativi del Fondo di Solidarietà Nazionale, tali somme “possono essere utilizzate per coprire i fabbisogni di spesa degli anni precedenti a quello di competenza senza oneri aggiuntivi a carico del bilancio dello stato”. La manovra per il primario, per , non si ferma qui. Un altro comma approvato dalla commissione bilancio alla Camera recita che “per le necessità del settore agricolo il Cipe individua i programmi da sostenere e destina 100 milioni di euro, a valere sulle disponibilità del fondo infrastrutture”; quello istituito dall'articolo 18, comma 1, lettera b) del decreto-legge n. 185/2008, convertito nella legge n. 2/2009. Pesca e acquacoltura. Infine, viene prorogato di un altro anno, cioè anche per il 2010, il programma nazionale della pesca e l'aquacoltura, istituito dall'articolo 5, comma 1, del dlgs n. 154/2004 e che originariamente aveva durata triennale. A tal proposito, l'emendamento Corsaro dispone che il ministro delle politiche agricole possa affidare a commissari ad acta le “attività di coordinamento, promozione e realizzazione di servizi ed interventi nel settore della pesca marittima e dell'acquacoltura”. Il ricorso ai commissari dovrà per interessare le sole “regioni oggetto delle politiche europee di convergenza”; in sostanza, le aree del Mezzogiorno etichettato come ex obiettivo uno. Il mandato dei commissari è già palese: dare completa attuazione alla programmazione comunitaria di cui al regolamento Ce n. 1998-2006 del 27 luglio 2006 del Consiglio e al piano triennale della pesca di cui all'art. 5 comma i del dlgs 154/2005, che come appena detto, la manovra per il 2010 punta a prorogare.
Fonte Italia Oggi del 9 dicembre 2009
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