sabato 5 dicembre 2009

La buona novella: la patata primaticcia e' anche meno calorica!


La buona novella: la patata primaticcia e' anche meno calorica!

In occasione del Workshop organizzato dall'ICE (Istituto per il commercio estero) di Bari per la promozione di due produzioni tipiche pugliesi - la patata novella e l'asparago il Dott. Pietro Santamaria dell'Università di Bari ha presentato un'interessante relazione sulle specifiche caratteristiche che distinguono la patata precoce o "primaticcia" da quella comune.

Rispetto alle patate comuni, le patate novelle presentano un maggior contenuto di acqua e un minore contenuto di zuccheri: il loro potere calorico è dunque inferiore a quello delle patate comuni. In quanto a vitamina C, inoltre, le patate primaticce ne contengono il doppio rispetto a quelle comuni; alcune varietà coltivate in Puglia raggiungono anche 29 - 35 mg di vitamina C per 100 grammi di prodotto. Questa caratteristica nutrizionale risulta molto importante nei paesi in cui il consumo di patate è molto più elevato di quello italiano (ad esempio, Belgio, Gran Bretagna o Irlanda). "Si pensi - spiega il dott. Santamaria - che mentre in Italia si consumano in media 50 grammi di patate al giorno, in Belgio il consumo è da 4 a 5 volte maggiore".
La patata precoce risulta meno calorica di quella comune anche per la presenza di un minore contenuto di amido. Nella patata novella, inoltre, è presente un amido resistente, che non viene metabolizzato dall'organismo e che dunque abbatte ulteriormente il potere calorico di questo alimento.
"Abbiamo scoperto - continua Santamaria - che alcune tecniche colturali possono contribuire a ridurre ancor più l'apporto calorico della patata novella. Inoltre, la minore presenza di zuccheri rende le patate primaticce maggiormente idonee alla frittura, in quanto la loro pasta non presenta imbrunimento".
Quando il contenuto di zuccheri semplici è molto basso - come nel caso delle cultivars di patata precoce Princess, Safrane. Sieglinde e Spunta - il prodotto non imbrunisce in caso di frittura.
Tra le principali varietà diffuse in coltura precoce in Italia ci sono Sieglinde, Nicola e, di recente, Annabelle. Tutte si caratterizzano per una forma allungata, una pezzatura da piccola a media, una pasta soda di colore giallo intenso e una produttività da media a bassa.
Sieglinde è la principale cultivar di patata novella prodotta in Puglia, nelle province di Lecce e Bari. Il suo mercato di vendita è - quasi per la totalità - quello estero.

Per quanto attiene le patate precoci da consumo fresco, caratterizzate da pezzatura che va da media a grande e forma ovale, si coltivano principalmente le varietà Spunta, Jaerla, Arinda, Adora, Liseta, Safrane e, di recente introduzione, Arnova e Almera.
Tra gli aspetti di rilievo per le patate da consumo fresco, il dott. Santamaria ha sottolineato che i tuberi devono presentare una pelle liscia e una forma regolare, adatta al confezionamento, devono presentare una buona attitudine alla cottura e un buon gusto tipico di patata. La presenza di elementi funzionali e una chiara segmentazione culinaria sono altre caratteristiche importanti.
Pietro Santamaria ha concluso la sua relazione sottolineando il notevole grado di sicurezza alimentare dei prodotti ortofrutticoli italiani: solo 1,1% di campioni analizzati oltre i livelli massimi ammessi di residui, contro il 4,9% dei campioni analizzati a livello UE (fonte: Min. Lavoro, Salute e Politiche Sociali, 2008). Per gli ortaggi, tale percentuale scende allo 0,7% e, tra gli ortaggi, la patata è stata nel 2007 la seconda varietà - dopo il pomodoro - per quantità di campioni analizzati (297 campioni). Di questi, nessuno è stato trovato con residui superiori ai limiti di legge.

Sotto tutti i profili, perciò, la patata novella costituisce anche una "buona novella", cioè una buona notizia per i produttori e per il mercato.

Per maggiori info:
Dott. Pietro Santamaria
Università degli Studi di Bari
E-mail: santamap@agr.uniba.it


Autore: Rossella Gigli

Fontehttp://www.freshplaza.it/news_detail.asp?id=13170

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