giovedì 10 dicembre 2009

AGRICOLTURA: CONFERENZA REGIONI, SI'A CODICE GDO PRO PRODUTTORI


AGRICOLTURA: CONFERENZA REGIONI, SI'A CODICE GDO PRO PRODUTTORI(AGI) - Bologna, 10 dfic. - Tempi di pagamento concordati entro un termine massimo; prezzi minimi netti che coprano almeno i costi di produzione, ma anche "angoli del contadino" gestiti direttamente dai produttori agricoli del territorio, per la vendita di frutta e verdura a km zero. Sono alcune delle buone pratiche che gli assessori regionali all'agricoltura chiedono di adottare alla grande distribuzione italiana per fare fronte alla grave crisi del comparto agricolo. Il "codice di condotta" e' al centro di una proposta al Governo, approvata oggi con voto unanime dalla Commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni, su richiesta dell'assessore all'agricoltura della Regione Emilia-Romagna Tiberio Rabboni. "Chiediamo alle principali catene distributive italiane un segnale di collaborazione e di responsabilita' sociale - spiega Rabboni - il diverso potere contrattuale che esiste tra la grande distribuzione e il mondo agricolo infatti fa si che troppo spesso vengano imposte ai produttori condizioni di fornitura troppo penalizzanti che non fanno che accrescere le condizioni di difficolta' del settore. Il codice di condotta che ho proposto tenta di correggere almeno in parte questo squilibrio, in linea peraltro con le indicazioni date dallo stesso Parlamento europeo e con la discussione in corso in molti paesi dell'Europa alle prese con gli stessi problemi. Vorrei anche ricordare che in Italia si e' gia' espressa positivamente al riguardo l'Autorita' garante della concorrenza e del mercato." Il codice di condotta prevede anche l'obbligo di contratti scritti con condizioni di fornitura definite in dettaglio, compresi sconti e ristorni, e promozioni non piu' unilaterali ma concordate, anche in relazione a particolari congiunture climatiche o produttive. A favore delle catene distributive che accettano volontariamente di adottare le buone pratiche commerciali il Governo potrebbe prevedere "premi" quali ad esempio vantaggi di carattere fiscale o iniziative di comunicazione ai consumatori che riconoscano la responsabilita' sociale delle catene aderenti. La proposta approvata oggi viene ora inoltrata al Governo cui si chiede un chiaro pronunciamento e la convocazione delle parti per mettere a punto l'accordo.(AGI) Ari/RED

1 commento:

  1. La situazione dell'Agricoltura è drammatica.

    E schiacciata dal monopolio dei mercanti di cereali.
    Ogni anno i prezzi calano.

    A Foggia i contadini cominciano addirittura a buttare a Mare il Grano duro e non solo.
    Così anche la pasta va a finire nelle mani delle multinazionali.

    Quattro grossi commercianti mondiali e la GDO (Grande Distribuzione Organizzata) tengono in scacco tutti, e i prezzi offerti agli agricoltori sono da fame.

    Il grano... 200 £/kg!!! (nel dopo guerra era a 300£/kg).
    Il pomodoro... da 100 a 150£/kg.
    Non parliamo di frutta e ortaggi, con i quali non si paga neanche il prezzo di raccolta.

    E sul mercato al consumo i prezzi sono stratosferici.
    E' come per il petrolio: si sono presi l'Iraq e hanno raddoppiato i prezzi.

    Anche il biologico se la passa male per lo stesso motivo, visto che si parla del 15% in più sul prezzo convenzionale, che non paga il fatto che la resa sia minore.
    La resa è minore perchè si produce più qualità e meno acqua nei frutti. Ma il mercato paga solo in base al peso fresco e non importa se il tuo pomodoro biologico ha la metà d'acqua, è senza ormoni e pesticidi e rende il doppio in sugo.

    C'è poi la battaglia contro gli OGM presso la Corte Costituzionale. L'AS.SE.ME (Associazione dei sementeri) non ha più fondi per gli avvocati, gli ambientalisti non hanno più soldi e fanno solo finta di combattere per tranquillizzare la gente.

    Per fortuna ci sono iniziative interessanti come il Festival di Samothraky Artecology, che ha l'obiettivo raccogliere fondi.

    Una soluzione potrebbe essere quella di tornare alla vendita diretta dei prodotti dal produttore al consumatore.
    La rete ci può aiutare.
    Dal Blog di Beppe GRILLO

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