Quando il Mercato Agricolo Alimentare di Lecce?
di Antonio Bruno
A Lecce quando si vedrà una struttura con la funzione d'integrare le fasi della lavorazione del prodotto agricolo, conservazione e sua commercializzazione per promuovere e valorizzare le risorse agro- alimentari locali, offrendo molte opportunità alle imprese ed ai territorio? Questa struttura dovrebbe essere il Mercato Agricolo Alimentare di Lecce.
L’importanza sarebbe strategica poiché concentrerebbe la domanda e l'offerta di prodotti agricoli, favorendo così il collegamento tra produttori-fornitori e dettaglianti acquirenti, in un settore quale quello agricolo e agro-alimentare importantissimo a Lecce ed in Puglia.
C’è la necessità di assicurare al comparto la possibilità di trattenere in loco il surplus economico generato dall'intera filiera, in tutte le fasi della catena che vanno dalla produzione alla commercializzazione, passando attraverso le fasi della manipolazione, trasformazione, confezionamento, stoccaggio, informatizzazione e refrigerazione dei prodotti agro-alimentari.
C’ la necessità quindi del Mercato Agricolo Alimentare di Lecce per avere un luogo fisico, un’infrastruttura logistica in cui far avvenire tutto questo e dal quale i nostri prodotti potranno raggiungere agevolmente gli altri mercati di sbocco, collegandosi agevolmente alla vicina linea ferroviaria e decongestionando così il traffico cittadino dalla presenza di mezzi pesanti.
Il mondo agricolo salentino sta vivendo un momento di grande difficoltà che sta attraversando, a causa delle ultime annate, le peggiori del decennio. C’è la necessità di sottolineare l'importantissimo ruolo sociale oltre che economico espresso dal comparto.
Da più parti è riconosciuta l’esigenza di sostenere ed incrementare competitività e sviluppo internazionale del settore agro-alimentare. Gli sforzi della Regione Puglia a tale riguardo sono noti a tutti. Questo settore si estende lungo la filiera che parte dall’agricoltura, passa dall’industria di trasformazione, e giunge fino alla commercializzazione dei prodotti, collegandosi alla valorizzazione della cultura e del turismo sul territorio. Lo sviluppo del settore agro-alimentare può quindi diventare il motore di una catena del valore integrata: agro-alimentare – turismo – cultura ambiente – servizi.
In questo scenario, il ruolo del Territorio può essere quello di catalizzatore di servizi comuni/sinergici per le imprese del settore agro-alimentare, che si trovano a competere su mercati globali sempre più difficili. In particolare il Territorio può cercare di fornire risposte ai bisogni delle imprese per mantenere i livelli di competitività, proseguire nel cammino dello sviluppo soprattutto sui mercati internazionali, garantire la continuità e la protezione delle eccellenze qualitative dei prodotti già esistenti localmente.
A livello Regionale, particolare rilevanza strategica assume il settore dell’agro-alimentare della Provincia di Lecce caratterizzato da prodotti come l’Olio e il Vino radicati nel Territorio, eccellenti per qualità, in un quadro di filiera produttiva frammentata e con la presenza di aziende aventi caratteristiche dimensionali assai diversificate che devono quindi affrontare sfide diversificate per la competitività o la sopravvivenza sui mercati.
Nella Provincia di Lecce, la risposta a queste esigenze del settore agro-alimentare può venire dal sostegno della competitività e allo sviluppo internazionale delle imprese.
– CENTRO PER LA TRACCIABILITÀ DEI PRODOTTI AGRO-ALIMENTARI, inclusi quelli gestiti a peso variabile
– LABORATORIO DELLA QUALITÀ E IGIENE ALIMENTARE, con la possibilità di svolgere analisi con metodologie avanzate e comuni alle imprese del settore a costi competitivi anche per le piccole aziende, e di accedere a servizi di auditing e certificazione (es. Haccp, ISO 900X, ISO 1400X, BRC).
– CENTRO ENERGIE, focalizzato sui servizi per la riduzione dei costi energetici per le aziende, quali: Gruppo di Acquisto delle utilities; progettazione e realizzazione di impianti particolarmente vocati per l’industria alimentare come co-generazione e biomasse
– CENTRO TECHNICAL PACKAGING, per la progettazione dei materiali di packaging, tenendo conto delle complesse Legislazioni specifiche esistenti nel mondo, delle esigenze tecniche di marketing e di produzione, ed eventualmente fornendo un servizio di gruppo d’acquisto per le componenti.
– CENTRO SERVIZI PROFESSIONALI, cui spesso le piccole aziende non riescono ad accedere quali: Servizi strategici per l’espansione e l’internazionalizzazione; Servizi commerciali/marketing; Marketing data-base; Anagrafica delle imprese agro-alimentare; Ricerche specifiche di marketing e socio-demografiche; Centro Assistenza Legale Food Law; Studi per la Progettazione e l’eventuale avviamento di Consorzi di Filiera Agro-Alimentare.
– INFRASTRUTTURA LOGISTICA COMUNE, con l’obiettivo di consentire alle piccole-medie aziende di abbassare i costi logistici sfruttando le sinergie di magazzino e di trasporto (es. piattaforma multi-modale per l’export, con servizi doganali per le spedizioni internazionali); si possono prevedere più piattaforme per i prodotti secchi, per i freschi, per i formaggi e per l’orto-frutta.
– INFRASTRUTTURE E IMPIANTI COMUNI O CONSORTILI per la prima trasformazione dei prodotti agricoli
– CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE E MANAGERIALE permanente, con focus specifico sulle tematiche di settore agro-alimentare.
Con tale strumento si otterrebbe il miglioramento della competitività; il sostegno alla qualità dei prodotti; la diffusione di informazioni; la ricerca e il sostegno alla ricerca; la certificazione; la formazione; l’offerta di servizi professionali; la valorizzazione del territorio.
Per le imprese del settore agro-alimentare di otterrebbe la difesa e miglioramento della qualità dei prodotti; la riduzione dei costi operativi; l’accesso facilitato all’esportazione, attraverso appositi servizi e infrastrutture; l’accesso a servizi professionali e tecnici eccellenti a costo competitivo rispetto al mercato; il sostegno e sviluppo di marchi e consorzi di filiera per la valorizzazione dei prodotti agricoli eccellenti del Salento; l’impatto ambientale controllato e sostenibile della filiera agricola e dell’industria di prima trasformazione e l’afflusso turistico eno-gastronomico.
Gli attori di questo progetto dovrebbero essere
• Regione Puglia
di Antonio Bruno
A Lecce quando si vedrà una struttura con la funzione d'integrare le fasi della lavorazione del prodotto agricolo, conservazione e sua commercializzazione per promuovere e valorizzare le risorse agro- alimentari locali, offrendo molte opportunità alle imprese ed ai territorio? Questa struttura dovrebbe essere il Mercato Agricolo Alimentare di Lecce.
L’importanza sarebbe strategica poiché concentrerebbe la domanda e l'offerta di prodotti agricoli, favorendo così il collegamento tra produttori-fornitori e dettaglianti acquirenti, in un settore quale quello agricolo e agro-alimentare importantissimo a Lecce ed in Puglia.
C’è la necessità di assicurare al comparto la possibilità di trattenere in loco il surplus economico generato dall'intera filiera, in tutte le fasi della catena che vanno dalla produzione alla commercializzazione, passando attraverso le fasi della manipolazione, trasformazione, confezionamento, stoccaggio, informatizzazione e refrigerazione dei prodotti agro-alimentari.
C’ la necessità quindi del Mercato Agricolo Alimentare di Lecce per avere un luogo fisico, un’infrastruttura logistica in cui far avvenire tutto questo e dal quale i nostri prodotti potranno raggiungere agevolmente gli altri mercati di sbocco, collegandosi agevolmente alla vicina linea ferroviaria e decongestionando così il traffico cittadino dalla presenza di mezzi pesanti.
Il mondo agricolo salentino sta vivendo un momento di grande difficoltà che sta attraversando, a causa delle ultime annate, le peggiori del decennio. C’è la necessità di sottolineare l'importantissimo ruolo sociale oltre che economico espresso dal comparto.
Da più parti è riconosciuta l’esigenza di sostenere ed incrementare competitività e sviluppo internazionale del settore agro-alimentare. Gli sforzi della Regione Puglia a tale riguardo sono noti a tutti. Questo settore si estende lungo la filiera che parte dall’agricoltura, passa dall’industria di trasformazione, e giunge fino alla commercializzazione dei prodotti, collegandosi alla valorizzazione della cultura e del turismo sul territorio. Lo sviluppo del settore agro-alimentare può quindi diventare il motore di una catena del valore integrata: agro-alimentare – turismo – cultura ambiente – servizi.
In questo scenario, il ruolo del Territorio può essere quello di catalizzatore di servizi comuni/sinergici per le imprese del settore agro-alimentare, che si trovano a competere su mercati globali sempre più difficili. In particolare il Territorio può cercare di fornire risposte ai bisogni delle imprese per mantenere i livelli di competitività, proseguire nel cammino dello sviluppo soprattutto sui mercati internazionali, garantire la continuità e la protezione delle eccellenze qualitative dei prodotti già esistenti localmente.
A livello Regionale, particolare rilevanza strategica assume il settore dell’agro-alimentare della Provincia di Lecce caratterizzato da prodotti come l’Olio e il Vino radicati nel Territorio, eccellenti per qualità, in un quadro di filiera produttiva frammentata e con la presenza di aziende aventi caratteristiche dimensionali assai diversificate che devono quindi affrontare sfide diversificate per la competitività o la sopravvivenza sui mercati.
Nella Provincia di Lecce, la risposta a queste esigenze del settore agro-alimentare può venire dal sostegno della competitività e allo sviluppo internazionale delle imprese.
– CENTRO PER LA TRACCIABILITÀ DEI PRODOTTI AGRO-ALIMENTARI, inclusi quelli gestiti a peso variabile
– LABORATORIO DELLA QUALITÀ E IGIENE ALIMENTARE, con la possibilità di svolgere analisi con metodologie avanzate e comuni alle imprese del settore a costi competitivi anche per le piccole aziende, e di accedere a servizi di auditing e certificazione (es. Haccp, ISO 900X, ISO 1400X, BRC).
– CENTRO ENERGIE, focalizzato sui servizi per la riduzione dei costi energetici per le aziende, quali: Gruppo di Acquisto delle utilities; progettazione e realizzazione di impianti particolarmente vocati per l’industria alimentare come co-generazione e biomasse
– CENTRO TECHNICAL PACKAGING, per la progettazione dei materiali di packaging, tenendo conto delle complesse Legislazioni specifiche esistenti nel mondo, delle esigenze tecniche di marketing e di produzione, ed eventualmente fornendo un servizio di gruppo d’acquisto per le componenti.
– CENTRO SERVIZI PROFESSIONALI, cui spesso le piccole aziende non riescono ad accedere quali: Servizi strategici per l’espansione e l’internazionalizzazione; Servizi commerciali/marketing; Marketing data-base; Anagrafica delle imprese agro-alimentare; Ricerche specifiche di marketing e socio-demografiche; Centro Assistenza Legale Food Law; Studi per la Progettazione e l’eventuale avviamento di Consorzi di Filiera Agro-Alimentare.
– INFRASTRUTTURA LOGISTICA COMUNE, con l’obiettivo di consentire alle piccole-medie aziende di abbassare i costi logistici sfruttando le sinergie di magazzino e di trasporto (es. piattaforma multi-modale per l’export, con servizi doganali per le spedizioni internazionali); si possono prevedere più piattaforme per i prodotti secchi, per i freschi, per i formaggi e per l’orto-frutta.
– INFRASTRUTTURE E IMPIANTI COMUNI O CONSORTILI per la prima trasformazione dei prodotti agricoli
– CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE E MANAGERIALE permanente, con focus specifico sulle tematiche di settore agro-alimentare.
Con tale strumento si otterrebbe il miglioramento della competitività; il sostegno alla qualità dei prodotti; la diffusione di informazioni; la ricerca e il sostegno alla ricerca; la certificazione; la formazione; l’offerta di servizi professionali; la valorizzazione del territorio.
Per le imprese del settore agro-alimentare di otterrebbe la difesa e miglioramento della qualità dei prodotti; la riduzione dei costi operativi; l’accesso facilitato all’esportazione, attraverso appositi servizi e infrastrutture; l’accesso a servizi professionali e tecnici eccellenti a costo competitivo rispetto al mercato; il sostegno e sviluppo di marchi e consorzi di filiera per la valorizzazione dei prodotti agricoli eccellenti del Salento; l’impatto ambientale controllato e sostenibile della filiera agricola e dell’industria di prima trasformazione e l’afflusso turistico eno-gastronomico.
Gli attori di questo progetto dovrebbero essere
• Regione Puglia
• Provincia di Lecce
• Comune di Lecce
• Comuni della Provincia di Lecce
• Consorzi di Bonifica
• Fondazioni di origine bancaria
• Banche
• Imprese eccellenti del territorio
• Coldiretti
• Università degli Studi del Salento
• Università degli Studi di Bari
Le risorse dovrebbero provenire dai Fondi comunitari 2007-2013, dal Piano regionale di sviluppo rurale.
I Punti di forza sono la rilevanza strategica dell’agro-alimentare per il Salento e per la Regione Puglia; i vantaggi competitivi offerti dal territorio del Salento per l’affermarsi delll’industria agro-alimentare e il Punto di debolezza è rappresentato dalla scarsa capacità di coesione degli operatori del settore.
• Consorzi di Bonifica
• Fondazioni di origine bancaria
• Banche
• Imprese eccellenti del territorio
• Coldiretti
• Università degli Studi del Salento
• Università degli Studi di Bari
Le risorse dovrebbero provenire dai Fondi comunitari 2007-2013, dal Piano regionale di sviluppo rurale.
I Punti di forza sono la rilevanza strategica dell’agro-alimentare per il Salento e per la Regione Puglia; i vantaggi competitivi offerti dal territorio del Salento per l’affermarsi delll’industria agro-alimentare e il Punto di debolezza è rappresentato dalla scarsa capacità di coesione degli operatori del settore.
Nessun commento:
Posta un commento