Schirinzi: "Emergenza sanitaria in zona Vora"
Dopo un sopralluogo nell'area, Leda Schirinzi, dirigente medico della Asl, ha inviato una lettera ad Ivan de Masi, sindaco di Casarano, chiedendo provvedimenti urgenti per arginare l'emergenza sanitaria. "Ma – dice – non ho ancora ricevuto risposta"
Zona "Vora" di Casarano è un sito altamente inquinato in quanto presenta livelli di contaminazione ed alterazioni chimiche, fisiche e biologiche del suolo, del sottosuolo e delle acque in falda. Lo ha dichiarato Leda Schirinzi, dirigente medico della Asl, in una lettera inviata il 25 novembre scorso ad Ivan De Masi, sindaco di Casarano, in seguito ad un sopralluogo nell'area che sorge a circa 2 chilometri dal centro abitato della città. "L'ennesima visita ai luoghi si è resa necessaria - spiega la Schirinzi - in seguito alle numerose segnalazioni presso gli uffici sanitari da parte dei cittadini che lamentano l'allarme, fondato, sull'irrisolta ed annosa questione della fognatura cittadina". Nello specifico, riferiscono il pericolo che lo stoccaggio delle acque dei liquami nei campi di spandimento possa provocare un pericoloso percolato e che questo possa raggiungere la falda acquifera. Nella nota inviata a Palazzo dei Domenicani, Schirinzi denuncia la situazione verificata di persona nel corso del sopralluogo del 24 novembre sulla strada Casarano-Taviano: "Una gravissima situazione igienico-sanitaria – dice - che insiste ormai da decenni nei campi di spandimento che continuano a ricevere i reflui provenienti dalla città, ormai stracolmi, tanto da tracimare nei terreni limitrofi e sul bordo della strada dove vi sono altresì coltivazioni di ortaggi di privati cittadini". "Si chiede senza ulteriori indugi – conclude la dirigente medico – un piano di bonifica del sito e nell'emergenza la rimozione della maggior parte del materiale inquinato per consentire nell'immediato una ossigenazione del sito e ridurre il rischio di contaminazione e permettere, inoltre, nel più breve tempo possibile, le operazioni di disinfezione e disinfestazione della zona circostante". Ad oggi il Comune non ha preso alcun provvedimento per limitare l'emergenza sanitaria. "Non ho nemmeno ricevuto risposta alla mia lettera – riferisce Schirinzi – eppure la tematica mi sembra di tutto rispetto e di tutta urgenza".
Dopo un sopralluogo nell'area, Leda Schirinzi, dirigente medico della Asl, ha inviato una lettera ad Ivan de Masi, sindaco di Casarano, chiedendo provvedimenti urgenti per arginare l'emergenza sanitaria. "Ma – dice – non ho ancora ricevuto risposta"
Zona "Vora" di Casarano è un sito altamente inquinato in quanto presenta livelli di contaminazione ed alterazioni chimiche, fisiche e biologiche del suolo, del sottosuolo e delle acque in falda. Lo ha dichiarato Leda Schirinzi, dirigente medico della Asl, in una lettera inviata il 25 novembre scorso ad Ivan De Masi, sindaco di Casarano, in seguito ad un sopralluogo nell'area che sorge a circa 2 chilometri dal centro abitato della città. "L'ennesima visita ai luoghi si è resa necessaria - spiega la Schirinzi - in seguito alle numerose segnalazioni presso gli uffici sanitari da parte dei cittadini che lamentano l'allarme, fondato, sull'irrisolta ed annosa questione della fognatura cittadina". Nello specifico, riferiscono il pericolo che lo stoccaggio delle acque dei liquami nei campi di spandimento possa provocare un pericoloso percolato e che questo possa raggiungere la falda acquifera. Nella nota inviata a Palazzo dei Domenicani, Schirinzi denuncia la situazione verificata di persona nel corso del sopralluogo del 24 novembre sulla strada Casarano-Taviano: "Una gravissima situazione igienico-sanitaria – dice - che insiste ormai da decenni nei campi di spandimento che continuano a ricevere i reflui provenienti dalla città, ormai stracolmi, tanto da tracimare nei terreni limitrofi e sul bordo della strada dove vi sono altresì coltivazioni di ortaggi di privati cittadini". "Si chiede senza ulteriori indugi – conclude la dirigente medico – un piano di bonifica del sito e nell'emergenza la rimozione della maggior parte del materiale inquinato per consentire nell'immediato una ossigenazione del sito e ridurre il rischio di contaminazione e permettere, inoltre, nel più breve tempo possibile, le operazioni di disinfezione e disinfestazione della zona circostante". Ad oggi il Comune non ha preso alcun provvedimento per limitare l'emergenza sanitaria. "Non ho nemmeno ricevuto risposta alla mia lettera – riferisce Schirinzi – eppure la tematica mi sembra di tutto rispetto e di tutta urgenza".
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