Lecce, sicurezza alimentare: più controlli e qualità
Lecce (salento) - All’Hotel President tanti e diversi spunti di riflessione e analisi nel convegno promosso da Confindustria al quale hanno partecipato anche aziende, legali, medici e politici.
(Antonio Romano) - Il progresso tecnico scientifico e gli eventi della globalizzazione hanno determinato nuove problematiche inerenti la qualità e la sicurezza degli alimenti. Anche l'Unione Europea, per la crescente attenzione del consumatore e del legislatore, ha dettato il principio guida della strategia integrata lungo tutta la catena alimentare, al fine di garantire un elevato livello di tutela dei consumatori, tenendo conto della diversità e garantendo nel contempo l'efficace funzionamento del mercato. Per approfondire tali tematiche, si è svolto ieri sera presso l’Hotel President a Lecce, organizzato da Confindustria Lecce, un convegno dal titolo: Sicurezza Alimentare "La Qualità e la Tradizione dei Prodotti".
All'incontro sono intervenuti tra gli altri il Presidente di Confindustria Lecce, Piero Montinari, il Presidente Onorario Associazione Italiana Dietetica e Nutrizione Clinica e Consulente Medico della trasmissione televisiva di RAI 3 Elisir, Eugenio Del Toma e l’Assessore Risorse Agroalimentari Regione Puglia, Dario Stefano.
Gli interventi si sono sviluppati sul tema della sicurezza degli alimenti, la qualità e la tradizione dei prodotti e la posizione dei rappresentanti politici locali e nazionali in tale ambito. “Come sezione agroalimentare di Confindustria Lecce – ha commentato Piernicola Leone De Castris – abbaimo pensato insieme a Confindustria tutta di organizzare questo evento per conoscere meglio quali sono gli aspetti, anche legislativi, legati alla sicurezza alimentare che da tutti è considerato un elemento molto importante. Volemamo organizzare un confronto tra imprese, istituzioni e consumatori perché riteniamo che la strada da percorrere sia una strada comune ed in insieme si può cercare di ottenere risultati migliori.”
“Il ruolo della Camera di Commercio – ha sottolineato Alfredo Prete – è un ruolo importante perché svolge dei controlli sia per quanto riguarda il comparto vitivinicolo che per quello olivicolo. Tutti gli impreditori vitivinicoli che vogliono averericonosciuta la DOC devono sottoporsi ad un piano di controlli su l’intera filiera. Naturalmente sono dei controlli molto rigidi richiesti anche dagli stessi imprenditori a dimostrazione di come anche gli imprenditori siano attenti ai percorsi dei controlli. Stessa procedura è applicata per il rilascio del marchio DOP per quanto riguarda l’olio d’oliva. Tutto questo è fatto a tutela del consumatore. La sicurezza alimentare non è un tema che riguarda solo l’imprenditore ma riguarda forse e soprattutto l’utente finale. Occorre sottolineare che gli imprenditori salentini sono molto attenti alla sicurezza alimentare perché hanno capito che solo attraverso dei prodotti di qualità si riesce a penetrare i mercati nazionali e internazionali. Non basta avere dei prodotti tipici ma devono essere anche di qualità.”
Ma come possono oggi i consumatori riconoscere un prodotto di qualità? A questa domanda ha dato una risposta Sergio Sentimenti, Vice Presidente Legaconsumatori “Noi abbiamo oggi degli strumenti normativi molto importanti che sostanzialmente che sostanzialmente concentrano tutto l’aspetto nella cosiddetta filiera e quindi nella tracciabilità del prodotto cioè quello di poter avere dalla nascita del prodotto sino alla fine tutte le sue effettive destinazioni. Questo è un aspetto molto importante nel momento in cui nel constesto della globalizzazione e nella libera circolazione dei beni ovviamente abbiamo il rischio di una perdita di controllodella qualità del prodotto. La territorialità e quanto ci si viene ad affermare oggi, come rivalutazione del prodotto locale non è in contraddizione con questo principio di globalizzazione ma è sostanzialmente un’affermazione di valorizzare al meglio, soprattutto in un territorio come quello italiano, le risorse per dare maggiore garanzia ai consumatori sul territorio ottimizzando le risorse con un rapporto di assoluta collaborazione con le associazioni dei consumatori.”
Lecce (salento) - All’Hotel President tanti e diversi spunti di riflessione e analisi nel convegno promosso da Confindustria al quale hanno partecipato anche aziende, legali, medici e politici.
(Antonio Romano) - Il progresso tecnico scientifico e gli eventi della globalizzazione hanno determinato nuove problematiche inerenti la qualità e la sicurezza degli alimenti. Anche l'Unione Europea, per la crescente attenzione del consumatore e del legislatore, ha dettato il principio guida della strategia integrata lungo tutta la catena alimentare, al fine di garantire un elevato livello di tutela dei consumatori, tenendo conto della diversità e garantendo nel contempo l'efficace funzionamento del mercato. Per approfondire tali tematiche, si è svolto ieri sera presso l’Hotel President a Lecce, organizzato da Confindustria Lecce, un convegno dal titolo: Sicurezza Alimentare "La Qualità e la Tradizione dei Prodotti".
All'incontro sono intervenuti tra gli altri il Presidente di Confindustria Lecce, Piero Montinari, il Presidente Onorario Associazione Italiana Dietetica e Nutrizione Clinica e Consulente Medico della trasmissione televisiva di RAI 3 Elisir, Eugenio Del Toma e l’Assessore Risorse Agroalimentari Regione Puglia, Dario Stefano.
Gli interventi si sono sviluppati sul tema della sicurezza degli alimenti, la qualità e la tradizione dei prodotti e la posizione dei rappresentanti politici locali e nazionali in tale ambito. “Come sezione agroalimentare di Confindustria Lecce – ha commentato Piernicola Leone De Castris – abbaimo pensato insieme a Confindustria tutta di organizzare questo evento per conoscere meglio quali sono gli aspetti, anche legislativi, legati alla sicurezza alimentare che da tutti è considerato un elemento molto importante. Volemamo organizzare un confronto tra imprese, istituzioni e consumatori perché riteniamo che la strada da percorrere sia una strada comune ed in insieme si può cercare di ottenere risultati migliori.”
“Il ruolo della Camera di Commercio – ha sottolineato Alfredo Prete – è un ruolo importante perché svolge dei controlli sia per quanto riguarda il comparto vitivinicolo che per quello olivicolo. Tutti gli impreditori vitivinicoli che vogliono averericonosciuta la DOC devono sottoporsi ad un piano di controlli su l’intera filiera. Naturalmente sono dei controlli molto rigidi richiesti anche dagli stessi imprenditori a dimostrazione di come anche gli imprenditori siano attenti ai percorsi dei controlli. Stessa procedura è applicata per il rilascio del marchio DOP per quanto riguarda l’olio d’oliva. Tutto questo è fatto a tutela del consumatore. La sicurezza alimentare non è un tema che riguarda solo l’imprenditore ma riguarda forse e soprattutto l’utente finale. Occorre sottolineare che gli imprenditori salentini sono molto attenti alla sicurezza alimentare perché hanno capito che solo attraverso dei prodotti di qualità si riesce a penetrare i mercati nazionali e internazionali. Non basta avere dei prodotti tipici ma devono essere anche di qualità.”
Ma come possono oggi i consumatori riconoscere un prodotto di qualità? A questa domanda ha dato una risposta Sergio Sentimenti, Vice Presidente Legaconsumatori “Noi abbiamo oggi degli strumenti normativi molto importanti che sostanzialmente che sostanzialmente concentrano tutto l’aspetto nella cosiddetta filiera e quindi nella tracciabilità del prodotto cioè quello di poter avere dalla nascita del prodotto sino alla fine tutte le sue effettive destinazioni. Questo è un aspetto molto importante nel momento in cui nel constesto della globalizzazione e nella libera circolazione dei beni ovviamente abbiamo il rischio di una perdita di controllodella qualità del prodotto. La territorialità e quanto ci si viene ad affermare oggi, come rivalutazione del prodotto locale non è in contraddizione con questo principio di globalizzazione ma è sostanzialmente un’affermazione di valorizzare al meglio, soprattutto in un territorio come quello italiano, le risorse per dare maggiore garanzia ai consumatori sul territorio ottimizzando le risorse con un rapporto di assoluta collaborazione con le associazioni dei consumatori.”
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