mercoledì 2 dicembre 2009

L’OLIO DEI SOGNI DEGLI ITALIANI E’ SOLO IN PUGLIA


L’OLIO DEI SOGNI DEGLI ITALIANI E’ SOLO IN PUGLIA
di Antonio Bruno*
La sera del 18 giugno 2008 mentre ero impegnato a discutere con un collega del ruolo socio-economico svolto dal panorama della consulenza professionale alle aziende agricole a garanzia del rispetto della condizionalità è squillato il mio cellulare: era il Dott. Agr. Gianni Gemma, il mio collega responsabile competente e serio dell’Associazione dei produttori olivicoli della Provincia di Lecce sigla Aprol http://www.aprol.it/ , che mi chiedeva se avessi ricevuto l’invito appunto per ieri sera alle 18.00. Io semplicemente gli ho risposto di no, che anche se avevo lasciato il mio indirizzo e mail e recapito telefonico e anche se avevo pregato la gentile signorina che ha preso i miei dati di farmi avere gli avvisi delle iniziative dell’Aprol nessun invito mi era arrivato, ma ho poi anche aggiunto che non c’erano problemi e che, San Cesario di Lecce dista 5 minuti dalla sede dell’Aprol di Lecce in Via Mario Bernardini, 23. Così quando, cinque minuti dopo, sono arrivato ho visto i soci dell’Aprol tutti vicini al loro Presidente Francesco Guido e al loro Direttore il Dott. Agr. Pantaleo Greco fresco di nomina dal 31 marzo 2008.
Ieri sera, grazie all’invito del collega Dott. Agr. Gianni Gemma ho potuto prendere parte ai lavori di un seminario di Alta Formazione per la commercializzazione dell’olio d’oliva.
A tenere la relazione di tale seminario è stato il Dott. Nicola Ruggiero Presidente di Oliveti D’Italia http://www.oliveti.it/italiano/site.html una società consortile per azioni che attraverso un sistema integrato di filiera e di certificazione della qualità e della quantità dell’olio extra vergine di oliva organizza l’offerta produttiva olivicolo ed olearia dei propri soci. Oliveti D’Italia ha sede in Andria (Bari) in Via Murge 57 e tra i soci di Oliveti D’Italia come partner strategico c’è la SOCIETA’ DEL VERDE di Fara San Martino (Chieti) che detiene il 27% delle azioni del capitale sociale. Questa presenza è il ponte tra MONDO AGRICOLO E REALTA’ INDUSTRIALE e ha lo scopo della valorizzazione dell’olio d’oliva al 100% sui mercati internazionali.
Io ho sempre creduto che sono importanti le persone e ciò che le persone fanno, ieri sera all’Aprol c’erano persone che hanno messo a mia disposizione una sapienza dei saperi maturata in anni di lavoro e che, grazie all’iniziativa dell’Aprol è a disposizione dell’intero territorio del Salento come esporrò meglio qui di seguito.
Il Presidente dell’Aprol di Lecce Francesco Guido nel presentare Nicola Ruggiero ricorda a tutti che oltre a essere Presidente di questa bella realtà produttiva chiamata Oliveti d’Italia è stato per 10 anni presidente dell’Unaprol che è l’unione nazionale delle associazioni dei produttori olivicoli oggi guidata da Massimo Gargano.
Il Presidente Guido nel suo intervento precisa che è importante parlare dei sottoprodotti dell’olivicoltura ma che prima è necessario parlare del prodotto Olio i cui proventi dalla vendita rappresentano il Salario dei produttori olivicoli. Ecco il perché di un seminario per la commercializzazione organizzato dall’Aprol che è socio al 20% di Oliveti d’Italia e quest’ultima, è opinione del Presidente Francesco Guido, può fare molto per l’extra vergine, il tracciato e il biologico del Salento anche se la stragrande maggioranza della produzione del Salento è rappresentata da Olio vergine e lampante.
E’ preoccupato il Presidente Francesco Guido per la frammentazione dei produttori e lo dice chiaramente, dice che bisogna essere uniti perché i mediatori sono come le Sirene di Ulisse che offrono quel tanto che basta a far crollare il produttore che l’olio non lo può più tenere, a quel produttore che ha bisogno dei soldi, e fatto quel contratto figlio del bisogno, ecco che c’è il prezzo, quel prezzo basso che poi sarà imposto a tutti gli altri.
Il Presidente Francesco Guido sostiene la necessità di una intesa commerciale con tutti per fissare il prezzo del prodotto.
C’è una fascia medio bassa che sta tra 1,5 e 1,8 euro che deve essere sostenuta e il Presidente Francesco Guido chiede con forza tale tutela e per ottenerla indica che bisogna farlo spingendo tutti insieme, e stando tutti uniti sul mercato.
Dopo aver ricordato l’azione tecnica del precedente Direttore dell’Aprol Dott. Agr. Giuseppe Ferro, oggi chiamato a responsabilità dirigenziali presso la Regione Puglia, il Presidente Francesco Guido ha presentato il nuovo Direttore Dott. Agr. Pantaleo Greco. E per capire la qualità delle persone coinvolte in questa struttura, che è una risorsa di competenza per il territorio del Salento, ricordo a me stesso che il Dott. Agr. Pantaleo Greco è laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie e ha conseguito il master in olivicoltura ed elaiotecnica, che a Caprarica di Lecce conduce le aziende di famiglia, ad indirizzo olivicolo, cerealicolo e orticolo e che da sempre, il suo impegno primario, è stato conseguire produzioni di altissima qualità nel rispetto dell'ambiente; infatti, per l'olio extra vergine delle sue aziende gli è stato assegnato, per la prima volta nel Salento, il premio Biol. L’impegno del collega Dott. Agr. Pantaleo Greco è adesso tutto profuso nell’Aprol per conseguire a livello associativo, per tutti i 35.000 soci, produzioni di altissima qualità nel rispetto dell'ambiente, in funzione di questo impegno l’Aprol ha preparato il seminario sulla commercializzazione di ieri e il Dott. Agr. Pantaleo Greco, dopo aver ricordato che presto l’Aprol farà dei corsi per alimentaristi a cui tutti i lavoratori che manipolano generi alimentari dovranno partecipare ha passato la parola al relatore Dott. Nicola Ruggiero ,
un uomo giovane, determinato, dai tratti tipici della nostra terra e con un piglio competente sicuro che me l’ha subito fatto diventare simpatico.
Ha subito esordito affermando che non servono i regali, il settore olivicolo deve trovare in se stesso la forza e non può aspettarsi da Leggi e Norme la soluzione dei problemi del settore.
Il Dott. Nicola Ruggiero sostiene che se si è sui fatti, se si bada a fare bene il lavoro che sappiamo fare e cioè produrre bene e commercializzare bene ecco che le battaglie si vincono senza alcun dubbio!
E’ schietto il Dott. Nicola Ruggiero dice di Bertolli che quando si mise a discutere della crisi del settore olivicolo lanciò una sfida a lui che allora era Presidente dell’Unaprol. Bertolli dichiarò di voler comprare 200.000 (duecentomila) quintali di olio e candidamente chiese all’allora Presidente di Unaprol Dott. Nicola Ruggiero dove potesse andare a prenderseli.
Fu li che il Dott. Nicola Ruggiero capì che in questo settore, ma non solo in questo, c’è bisogno di avere un posto fisico in cui esprimere la propria capacità, un posto fisico in cui si possa dialogare sui parametri che determinano la vendita dell’olio, che sono parametri di qualità.
Ecco che il Dott. Nicola Ruggiero spiega che in 10 anni Oliveti D’Italia ha un’organizzazione e delle strutture tra cui i laboratori e l’ufficio qualità che hanno determinato il successo della sua azienda.
Se si hanno piccoli luoghi e piccole produzioni si fanno piccole quantità di Olio a denominazione d’Origine protetta (DOP) a prezzi alti e fuori mercato.
Ed ecco come con passione e determinazione il Dott. Nicola Ruggiero ha fatto la proposta a tutti i presenti di fare un percorso insieme per produrre olio di qualità, che non può stare in casa nostra ma che deve essere in un grosso contenitore che sia disponibile avendo certe caratteristiche omogenee, sempre le stesse e quantità costanti da offrire al mercato.
Capite? Il Dott. Nicola Ruggiero , un uomo del Sud, un orgoglioso uomo del Sud, che ci crede davvero e che non chiede l’elemosina ma che dice a tutti di alzare la testa, fare quello che siamo chiamati a fare perché l’abbiamo sempre fatto, produrre insieme a lui, con lui un percorso di quantità e qualità costante!
Ma il Dott. Nicola Ruggiero ha fatto di più! Ci ha regalato una CONSAPEVOLEZZA che ha maturato nei 10 anni di attività alla Presidenza di Oliveti d’Italia: quale? Il Dott. Nicola Ruggiero ci ha detto che la Puglia ha gli imprenditori agricoli che, unici in Italia, sono in grado di avere sia LA QUALITA’ CHE LA QUANTITA’ DI OLIO DI TUTTI I GUSTI E PER TUTTI E 12 MESI DELL’ANNO!
Capite? Se uno vuole un olio, un qualsiasi olio, con qualsiasi caratteristica codificata dall’esigenza di mercato, in Puglia lo può trovare! E solo in Puglia! Il Dott. Nicola Ruggiero spiega che la vasta gamma richiesta dalla Grande distribuzione ce l’abbiamo noi! Noi pugliesi, soprattutto noi di Bari e Lecce abbiamo TUTTI GLI OLI PER TUTTE LE CLIENTELE!
M come sempre a una buona notizia segue una notizia meno buona o, se volete, cattiva!
Il Dott. Nicola Ruggiero annuncia che il gruppo Carapelli sas che ha il 40% della vendita mondiale di bottiglie si dirige a una vendita di olio a euro 1,5 al chilo. (un mormorio dei produttori presenti ha accompagnato questa affermazione N.d.R.). L’olio di cui si parla è quello che prevede l’utilizzo di tecnologie, che non è caratterizzato da alcuna particolare qualità e che invade il mercato internazionale.
Il futuro per il Dott. Nicola Ruggiero è questo e si chiede se l’agricoltore che produce olio vergine e lampante è in grado di concorrere con Carapelli a 1,5 euro al chilo?
Ma il Dott. Nicola Ruggiero non si ferma, afferma che il sistema è cambiato, ricorda a tutti che chi produce è sempre quello che guadagna di meno. Usa una bella espressione della nostra terra, usata ad Andria dal padre del Dott. Nicola Ruggiero : “ VALE PIU’ UN PALMO IN PIAZZA CHE UN ETTARO DI CAMPAGNA”.
Il Dott. Nicola Ruggiero ricorda che il mondo dell’olio è fatto di grossi competitori e che 5 grandi catene di distribuzione controllano il mercato.
Il Dott. Nicola Ruggiero ci dice che i Bertolli, i Carapelli insomma i grandi industriali, non decidono nulla, a decidere tutto è la grande distribuzione.
Il Dott. Nicola Ruggiero ha riferito l’esperienza che è di sua conoscenza di un rappresentante della grande distribuzione che è andato in Tunisia, ha chiesto cosa si producesse in quel Paese e dopo aver concordato il prezzo SI E’ COMPRATA LA TUNISIA!
Capite? Siamo a questo! Il Dott. Nicola Ruggiero ha riferito che oggi quando si chiede la fornitura delle bottiglie i produttori di bottiglie pare che ti stiano facendo un favore. Lo fanno perché hanno grosse forniture e un singolo che chiede poche migliaia di bottiglie è, per una fabbrica di bottiglie, un fastidio, uno che gli sfasa la produzione, uno a cui si risponde di aspettare che “mo’ vediamo se ti possiamo fare il favore”.
Questa è la realtà di oggi! E chi è nel mercato è con la realtà che è costretto a fare i conti, oppure come alternativa, il mercato ti sbatte fuori senza tanti complimenti.
Il Dott. Nicola Ruggiero apre un bel sorriso verso tutti quando comincia a descrivere Oliveti D’Italia, è come se parlasse di una sua creatura, direi che è come se parlasse di suo figlio, è fiero di uno stabilimento fatto come si deve, con ogni cura e con tutti gli accorgimenti imposti da una lavorazione razionale. Ma la cosa di cui è fiero è che Oliveti d’Italia vende un messaggio che è il seguente: “SIAMO LA GRANDE AZIENDA AGRICOLA D’ITALIA!”.
Per spiegare meglio prende ad esempio quello che è accaduto per il vino. Tutti quelli che vendono il vino hanno dietro l’azienda agricola. Ecco allora che il Dott. Nicola Ruggiero da ancora una volta il messaggio che lo vede incitare i presenti a un percorso comune in cui si fanno tutte le cose insieme per rappresentare la Grande Azienda Agricola che produce OLIO!
Precisa che il mercato dell’olio a euro 2,20 non è il mercato di Oliveti d’Italia. Ma la cosa che più mi ha impressionato è questo bellissimo modo che ha avuto il Dott. Nicola Ruggiero di spiegare cosa rappresenta oggi Oliveti d’Italia. Il Dott. Nicola Ruggiero è partito dall’affermazione che il Mondo è aperto e dà grandi opportunità. Poi ha affermato la grandezza del marchio Made in Italy, ma poi, e qui sta la bellezza comunicativa, ha parlato di sogni e di simboli, e per significare ha fatto l’esempio del made in italy delle automobili. Il Dott. Nicola Ruggiero ha detto che sono automobili made in italy sia la Fiat che la Ferrari e poi mirabilmente ha affermato che nessuno sogna la fiat tutti sognano la Ferrari! Se ti chiedi quale sia l’auto italiana dei tuoi sogni cosa rispondi? Insomma c’è olio e olio e il Dott. Nicola Ruggiero ritiene che la Puglia e specificamente Bari e Lecce siano in condizioni di produrre L’OLIO ITALIANO DEI TUOI SOGNI! L’olio Oliveti d’Italia!
Suggestivo e soprattutto efficiente e basato sulla realtà delle cose, una proposta quella del Dott. Nicola Ruggiero che si basa sui fatti e sulle prospettive che derivano da serie analisi di mercato.
Poi incalza ancora i presenti con la cruda realtà dell’olio di oggi e chiede se i presenti sono in grado di produrre vendendo a euro 2,60 con pagamento a 120 giorni. Gli industriali vendono la bottiglia di litro dell’olio a queste condizioni. (Brusio della sala N.d.R.).
Il Dott. Nicola Ruggiero afferma quasi profetizzando che in questo sistema non ci stiamo noi pugliesi e salentini! Soprattutto dice che bisogna cambiare, ma il Dott. Nicola Ruggiero è ancora più categorico dice che bisogna rifare tutto il percorso!
Si espone il Dott. Nicola Ruggiero , racconta la sua esperienza di Oliveti d’Italia. Dice che ha assunto tutte persone che non hanno mai fatto olio! Anzi, aggiunge, solo una aveva esperienza di olio e quando accade che ci sia un problema è creato proprio da questa persona!
Il Dott. Nicola Ruggiero è orgoglioso dell’Azienda che rappresenta è con enfasi che invita tutti ad Andria per andare a vedere che è tutto pulito, sembra una FARMACIA!
Niente a che vedere con i frantoi a cui siamo abituati! Quegli antri che ricordano paesaggi danteschi!
Bisogna che quando le grandi catene di distribuzione vengono a vedere cosa acquistano trovino un ambiente perfetto, pulito, funzionale e accattivante!
Oliveti d’Italia è questo! dice con soddisfazione il Dott. Nicola Ruggiero !
Poi si appella alla stampa e ai produttori per dire che deve considerarsi concluso il periodo degli SCANDALI GIORNALISTICI!
Fanno male a tutti, fanno male soprattutto a chi non fa il furbo!
I tedeschi che sentono di uno scandalo in Italia generalizzano, e a pagarne le conseguenze siamo tutti!
Bisogna dire a tutti che tutto è perfetto! Ma bisogna soprattutto agire in modo tale che tutto sia perfetto!
Poi ancora una volta ,generosamente, il Dott. Nicola Ruggiero rivela la strategia dell’azienda Oliveti d’Italia. Racconta del viaggio fatto in Germania, racconta dei tavoli d’assaggio e della circostanza che ha visto i tedeschi preferire l’olio italiano di qualità all’indistinto olio spagnolo. Il Dott. Nicola Ruggiero ha detto che le cose saporite piacciono a tutti! Il consumatore una volta che ha gustato la flagranza, il gusto e il sapore del nostro olio torna da noi, acquista solo olio italiano! Ma deve essere accontentato nel trovare sempre l’olio (quantità) e sempre dello stessa flagranza gusto e sapore (qualità) ALTRIMENTI SI FALLISCE E SI DANNEGGIA L’IMMAGINE DEL PRODOTTO!
E invece che cosa offriamo alla distribuzione?
Il Dott. Nicola Ruggiero snocciola dati e afferma che a Brindisi non c’è un prezzo dell’olio, ci sono vari prezzi dell’olio, così a Foggia e c’è anche chi ha preso direttamente contatti con i distributori affermando che non c’era la necessità di passare da Oliveti d’Italia. Per quanto riguarda la provincia di Lecce il Dott. Nicola Ruggiero rinnova l’affermazione di sempre, dice che non c’è la qualità.
E poi va a fare una capatina sugli scaffali della distribuzione, ci guarda dentro per cercare l’olio di qualità e per quanto abbia cercato, l’olio di qualità non c’è! Sugli scaffali non c’è l’olio dei sogni degli italiani! Ma la Puglia ha l’olio a Denominazione di origine protetta DOP , l’olio di qualità.
Il Dott. Nicola Ruggiero dice che l’olio DOP è l’olio di Puglia e che bisogna imbottigliarlo in Puglia. Adesso chi compra l’olio, sono i mediatori, che sono sempre di meno e che vendono agli stessi gruppi. Il Dott. Nicola Ruggiero non si stanca di insistere, chiede ai presenti di incominciare insieme un percorso che non abbia la finalità di cambiare il mercato (nessuno ha la quantità di olio in mano tale da determinare un cambiamento) ma il Dott. Nicola Ruggiero suggerisce un percorso che serva a caratterizzarci.
Per spiegare meglio partecipa a tutti che la Tunisia è produttrice naturale di olio biologico, ce l’ha naturalmente e lo produce a costo zero, poi il Dott. Nicola Ruggiero parla dei lotti di un milione e duecentomila bottiglie di olio biologico proveniente da Creta e amaramente è costretto ad ammettere che nessuno dei presenti e nessuno in Puglia è in possesso di questa quantità di olio biologico.
Il Dott. Nicola Ruggiero continua affermando che c’è la necessità di passare da una cultura contadina ad una cultura industriale e ricorda ancora una volta che c’è bisogno di un Azienda Agricola alle spalle di una struttura che imbottiglia l’olio perché nessuno della grande distribuzione compra l’olio se non vede l’Azienda agricola da cui vengono le olive!
Poi quest’uomo pieno d’entusiasmo che contagia l’ascoltatore guarda dritto negli occhi i produttori dell’Aprol di Lecce dicendogli che il Salento è omogeneo, che è disposto a costruire insieme a loro un percorso per giocare la partita dell’olio di qualità!
Poi come se avesse ascoltato i pensieri delle persone presenti, si fa una domanda circa il servizio che lui, il Dott. Nicola Ruggiero di Oliveti d’Italia, è in grado di dare, e semplicemente afferma che lui costa il 3% del prezzo della bottiglia e che il resto va al socio di Oliveti d’Italia!
Il Dott. Nicola Ruggiero ricorda che Oliveti d’Italia ha 10 anni di esperienza alle spalle, che non ha debiti e che ha capito che deve aumentare la quantità di olio di qualità prodotto dalla Puglia. Il Dott. Nicola Ruggiero è venuto a Lecce perché aumentando la quantità la struttura aumenta i guadagni. Dice che Oliveti d’Italia adesso ha 65 soci ma che chiunque arriva dopo deve pagare di più per diventare socio e adesso chi ha intenzione di aderire deve pagare il doppio rispetto a quello che hanno pagato i 65 soci di adesso!
Il Dott. Nicola Ruggiero sempre continuando a guardare tutti negli occhi assicura che il percorso che suggerisce è serio e che in questo percorso si rischia insieme perché rischiando insieme si costruisce il mercato.
Il Dott. Nicola Ruggiero ha una grande attenzione per la qualità ma anche per il prezzo. Adesso nessuno produce se non ha firmato prima un contratto con un prezzo. Ricorda che i contratti firmati l’anno scorso prevedevano un prezzo di Euro 3,45 e chi ha firmato ha la garanzia di avere quell’introito, oggi il prezzo è euro 2,75 e chi non nessun contratto e si presenta a Oliveti d’Italia ha la garanzia del prezzo del mercato che è appunto di euro 2,75.
Con quel bell’accento barese il Dott. Nicola Ruggiero ha affermato “ O rischi e firmi o resti a terra!”, quindi o un percorso insieme o sei preda facile del mercato che viene con i suoi pochi, e sempre di meno, mediatori e ti fa lui il prezzo!
Il Dott. Nicola Ruggiero continua e parla della struttura che ha creato, della possibilità di definire l’olio a seconda della qualità attraverso il laboratorio chimico e l’ufficio qualità della struttura Oliveti d’Italia, ricorda i suoi inizi quando l’On.le Lattanzio e l’On.le Bellomo gli chiesero di prendere in gestione la struttura cooperativa del suo paese e del suo aver abbandonato l’impresa subito dopo perché non era assolutamente possibile perchè si andava alla cooperativa quando l’olio non si vendeva e quando invece il mercato c’era si vendeva per conto proprio.
Il Dott. Nicola Ruggiero è categorico quando afferma “ O ci mettiamo noi i soldi oppure se rimaniamo così siamo tanti piccoli donatori di sangue al sistema!”
Alza i toni, con gesti che sottolineano i contenuti afferma che Lecce e Bari insieme hanno la qualità dell’olio per il mondo, Lecce e Bari insieme hanno l’olio dei sogni per il mondo!
E siccome in Italia l’olio non c’è, non c’è nessuno che raccoglie la grande quantità, Lecce e Bari insieme hanno l’unico olio di qualità Italiano!
In Italia manca un soggetto che standardizza la qualità! Oliveti d’Italia ha le carte in regola per divenirlo perché paga 3 stipendi per 2 professionisti nel laboratorio e uno nell’ufficio di qualità, e quello che esce da questo processo è olio caratterizzato e tipizzato al 100%.
Racconta di Bertolli, della difficoltà di raccogliere i campioni in giro per l’Italia, e della conclusione di comprare l’olio da due cooperative della Spagna che garantiscono la stessa quantità e lo stesso prodotto dal 1 gennaio al 31 dicembre di ogni anno!
Poi analizza il mercato italiano, dice che l’olio non c’è. In toscana l’olio non c’è, perché ognuno raccoglie quelle pochissime olive e dopo aver tolto l’olio per casa il poco restante è per il mercato. Ma il Dott. Nicola Ruggiero va oltre dice delle Regioni Liguria, Toscana, Abruzzo e Molise che ha il 75% degli agricoltori con 75 anni d’età e fa una facile previsione quando il Dott. Nicola Ruggiero afferma che tra qualche anno quegli agricoltori non andranno più a raccogliere le olive in quelle regioni e che quindi quelle regioni non produrranno più olio.
Ma chi produce l’olio in Italia?
Il Dott. Nicola Ruggiero afferma che la partita è tra il Nord della Sicilia, la Calabria e la Puglia!
Cuffaro in Sicilia ha fatto una politica che ha favorito la produzione di olio di qualità.
Il Dott. Nicola Ruggiero immagina qualcosa di simile per la Puglia perché ha affermato che se portiamo il compratore in Puglia vedrà e fruirà del Mare, della Cultura del Sole e con tutto questo avrà anche l’Olio di Puglia: L’olio dei sogni!
Il Dott. Nicola Ruggiero ricorda a tutti che il problema pugliese lo risolvono i pugliesi! Ricorda a tutti che fra qualche anno l’integrazione la toglieranno! Ed infine il Dott. Nicola Ruggiero ricorda a tutti che o siamo capaci di prendere il cliente oppure si chiude! Richiama ancora al concetto di percorso nuovo da fare insieme per rischiare un pezzettino tutti e costruirsi il mercato!
Il Dott. Nicola Ruggiero con i numeri tenta di risvegliare una consapevolezza che sembra svanita: ricorda a tutti che in Toscana si producono 1.5 Kg di olio per pianta e che invece da noi si producono 18 Kg di olio per pianta.
Ma come sempre il problema è che l’olio dopo averlo prodotto bisogna venderlo, e bisogna venderlo a un prezzo giusto. Chiede a tutti se riescono a vendere a 10 euro (Brusio della sala N.d.R.) e il Dott. Nicola Ruggiero continua dicendo che se non si riesce a vendere a quel prezzo c’è la necessità di costruire un mercato.
Il Dott. Nicola Ruggiero afferma che Oliveti d’Italia ha già gli ordinativi di olio per il 2009! Cita una cooperativa che l’anno scorso ha trovato difficoltà nel firmare il contratto e che quest’anno , già da adesso chiede di firmare.
Poi il Dott. Nicola Ruggiero ricorda che lui oltre ad essere presidente di Oliveti d’Italia è un produttore e che appunto Oliveti d’Italia non fa come Carapelli che funziona con i listini prezzi del mercato. Oliveti d’Italia, afferma il Dott. Nicola Ruggiero , fa il gioco dell’Azienda nel rispetto dei fornitori e dei clienti.
Oliveti d’Italia vuole svuotare le cisterne a un prezzo centrato. Il Dott. Nicola Ruggiero ricorda che il mercato peggiorerà sempre di più, rinnova l’affermazione che in Emilia nessun agricoltore produce mele o pere senza aver prima un contratto. Invece cosa succede da noi? Da noi abbiamo i produttori che si comportano come i giocatori di Poker, che si tengono l’olio e pensano di essere più furbi degli altri!
Il Dott. Nicola Ruggiero invoca le regole, suggerisce di fare un nome del prodotto sul mercato per farsi conoscere. Che senso ha che ogni comune abbia una cooperativa? Sarebbe meglio razionalizzare le cooperative e specializzarle per avere fasi di lavorazione diverse o servizi ai soci. Quando il Dott. Nicola Ruggiero ha affermato queste cose a bari c’erano 52 cooperative, nessuno ha ascoltato i suggerimento e adesso ne sono rimaste 12 e le altre sono in mano ai curatori fallimentari.
Le cooperative in Spagna lavorano ognuna 350.000 quintali di olive. Questa quantità rappresenta la possibilità di competere!
Il Dott. Nicola Ruggiero dice che è inutile andare a chiedere le leggi, non c’è legge che possa battere il mercato. Sono finiti i tempi dell’integrazione con i modelli F e devono finire anche i tempi delle leggi.
Poi profetizza i prossimi incontri, quelli con i politici che verranno, ti daranno ragione ma dopo queste belle serate piene di tanti hai ragione le imprese sono destinate a fallire CON TUTTE LE LORO BUONE RAGIONI.
Aggiunge il Dott. Nicola Ruggiero che OLIO INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA I.G.P.(Reg.CEE 2081/92); OLIO OLIVA DENOMINAZIONE D'ORIGINE PROTETTA D.O.P.(Reg.CEE 2081/92 e 2078/92) e olio biologico (Reg.CEE 2092/91 e 2078/92) se tutti d’accordo si fa subito!
Il Dott. Nicola Ruggiero afferma che così si imbottiglia in Puglia e i soldi rimangono in Puglia. La Puglia è la DOP più grande del mondo, il DOP Italia è la Puglia!
Continua a regalare le sue esperienze il Dott. Nicola Ruggiero , dice di quando lo chiamarono a Verona, dice che in tre giorni a Verona ha costruito la filiera dell’olio Veneto e che per avere l’olio veneto il 30% doveva essere di Coratina. Dice delle catene di Bertolli che hanno bisogno di prodotto costante, dice delle Cooperative Spagnole che sono solo 3 e forniscono alla grande distribuzione prezzo e qualità costante.
Per stare nel mercato bisogna farsi delle domande e il Dott. Nicola Ruggiero afferma che l’olivicoltura è da 10 anni che non si fa più una domanda. Il Dott. Nicola Ruggiero racconta di quando si rese conto che il 50% di quanto guadagnava lo spendeva in potatura e raccolta delle olive e dopo questa consapevolezza ha trasformato la sua azienda.
Dice che le disfunzioni oggi non le paga più nessuno. Ma che quando è andato a chiedere alla pubblica amministrazione di trasformare il suolo di proprietà della cooperativa di Andria in Suolo edificatori racconta di averci guadagnato 4 milioni di euro in un caso e 7 milioni di euro in un altro. Si! Le cooperative sono proprietarie di zone che se trasformate in suolo edificatorio i proventi della vendita di quei suoli rappresentano il punto di partenza per il rilancio del settore. Perché non si fa la stessa cosa qui a Lecce?
Il Dott. Nicola Ruggiero racconta che siccome gli uffici hanno sbagliato a tradurre i regolamenti comunitari si pensava che l’olivicoltura non potesse essere finanziata con i POR, poi il Dott. Agr. Giuseppe Ferro è andato a Bruxelles e ora nei POR l’olivicoltura è finanziabile!
Generosamente il Dott. Nicola Ruggiero continua a regalare notizie, come quella dell’olio cuore che ha smontato uno stabilimento di produzione ed è andato a rimontarlo in Tunisia nei pressi di Tunisi. E questo perché hanno capito che per vendere in America si poteva andare direttamente dalla Tunisia senza bisogno di stare in Italia.
Detto questo il Dott. Nicola Ruggiero azzarda ancora una volta una previsione da qui a due anni, sinteticamente fra due anni, uno fallisce l’altro va in Tunisia e rimarrà solo Oliveti d’Italia. I primi 10 anni di esperienza sono andati bene e il Dott. Nicola Ruggiero incita a imitare quelli dell’Emilia che si sono comprati Cirio. Perché aggiunge il Dott. Nicola Ruggiero che per vendere c’è bisogno di un luogo fisico e quindi dice “facciamoci la casa” con sacrifici e quindi ancora il percorso da fare insieme.
Per far capire fa l’esempio delle bancarelle piene di oggetti imitati da Gucci, Louis Vuitton e afferma che si imita la qualità, si imitano le cose buone. Il Dott. Nicola Ruggiero afferma che noi abbiamo l’olio dei sogni degli italiani che è una cosa buona.
Ma le cose buone devono essere fatte con serietà. Il Dott. Nicola Ruggiero fa nomi e cognomi racconta di quando Gaetano Centonze gli ha chiesto un milione di bottiglie di olio, racconta del fatto che gliene ha date solo 500.000 perché solo quelle erano della qualità richiesta, solo quelle 500.000 bottiglie di olio che gli ha dato consentiranno a chi le acquista di chiederle ancora, perché sono una cosa buona perché sono l’olio dei sogni!
Il Dott. Nicola Ruggiero cita Minisci e Bruzio in Calabria, con i quali si discute, si immaginano percorsi comuni, dice ancora della necessità di un lotto minimo che consenta di fare la promozione. Il Dott. Nicola Ruggiero parla di tutto quanto è necessario per fare produzione e mercato e con orgoglio afferma che Oliveti d’Italia fa tutto e costa il 3%.
Con le economie di scala si fanno i risparmi, sulle bottiglie, sulle etichette e si sa che più risparmi e più guadagni!
Il Dott. Nicola Ruggiero ricorda che chi supera la selezione resta e comunica il tentativo degli Spagnoli di acquistare marchi e produzione a Brindisi.
Poi ricorda che siamo alla vigilia dei POR e che se si presentano 100 progetti per l’olivicoltura non si avranno nemmeno i mutui delle banche. Meglio fare come la Sicilia e investire tutto, o quasi, in un impresa per poi avere mercato assicurato.
E’ proprio sul finale che il Dott. Nicola Ruggiero ha dato la dritta per l’ultima occasione di rilancio del settore olivicolo.
Io posso dirvi quello che penso, ci sono uomini che riescono a vedere lontano perché sanno osservare il presente e intuirne le traiettorie e i percorsi. Io il 18 giugno ho avuto il grande onore di incontrare uno di questi uomini: il Dott. Nicola Ruggiero .
Meglio imitarlo e allearsi con lui e avere una speranza, che rimanere in questa palude che, prima o poi, porterà il settore olivicolo alla morte.
Diceva Albert Einstein: È meglio essere ottimisti ed avere torto piuttosto che pessimisti ed avere ragione. (1879 - 1955, scienziato)
Noi salentini abbiamo la fortuna di aver incontrato sulla nostra strada un uomo, il Dott. Nicola Ruggiero , che è ottimista e ha ragione!

*Dottore Agronomo (Esperto in diagnostica urbana e territoriale titolo Universitario International Master’s Degree IMD in Diagnostica Urbana e territoriale Urban and Territorial Diagnostics).

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