giovedì 3 dicembre 2009

Pubblicato su Italia Oggi del 28 novembre 2009

Altra bufera sul Conaf, elezioni nulle.
Il Tar Lazio ha rimesso in discussione il risultato elettorale delle elezioni del consiglio nazionale degli agronomi e forestali (Conaf Con sentenza 11386 del 20 novembre scorso ha confermato la validità della delibera di autotutela del Conaf del 21 dicembre 2007 che annullava l'atto presidenziale di pubblicazione delle candidature, indispensabile per poter dar seguito alle elezioni. Non è la prima volta che il Tar si esprime sulla stessa materia. Due ricorsi simili (2064/2008 e 8222/2008) presentati l'uno da tutti i membri dell'attuale Consiglio nazionale, l'altro solo da Rosanna Zari, sono stati già respinti. Si ottiene, secondo lo stesso Collegio giudicante, che tale decisione travolga «anche gli atti conseguenti perché facenti parte di una sequenza procedimentale necessaria ed unica che li pone in rapporto di immediata derivazione dagli atti precedenti». Non vi potevano, dunque, essere le elezioni, lo spoglio e la proclamazione degli eletti da parte del ministero di giustizia. «Le sentenza del Tar non ha effetti immediati, anche perché il Consiglio di stato con sorprendente alacrità ne ha sospeso gli effetti il 25 novembre scorso», ha detto a Italia Oggi Andrea Sisti, attuale presidente del Conaf «e non verrà resa esecutiva dal ministero di giustizia fino a sentenza definitiva». Alcuni dei ricorrenti, attuali componenti del Conaf hanno infatti già presentato ricorso al Consiglio di stato. Il Conaf in carica, pur essendo nuovamente sub iudice, continuerà ad operare. Non è la prima volta che il Consiglio di stato si trova a giudicare sulle ultime elezioni degli agronomi e forestali. Già il 30 settembre 2008 e il 7 ottobre 2008, in via cautelare, il Cds si era pronunciato sul processo elettorale. A commentare la sentenza del Tar anche l'ex presidente Conaf Pantaleo Mercurio «i tribunali sì esprimano, ho sempre avuto desiderio di legalità. il Conaf è il primo interessato a che emergano i fatti in tutta la loro trasparenza come accertati dalla magistratura». Alberto Granelli
Pubblicato su Italia Oggi del 28 novembre 2009

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